LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] cambi.
Facendo leva sulla situazione ampiamente creditoria dell'Italia nei confronti degli altri paesi dell'Unione europea dei pagamenti (EPU), stabiliva la riduzione del 10% di tutti i dazi doganali e aboliva i contingentamenti sul 98% delle merci ...
Leggi Tutto
GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] statunitensi per l'acquisto all'estero di merci da rivendere sul mercato interno. Estendendo ulteriormente i suoi poteri, trattò alla svalutazione della lira e al controllo deicambi.
Il risultato della consultazione elettorale attribuì grande ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pompeo Neri
André Tiran
Dopo le guerre di successione della prima parte del secolo e la pace di Aquisgrana del 1748, prendono l’avvio negli Stati del Nord un dibattito e un movimento di riforma nei [...] e di oro dalle colonie spagnole in Sudamerica. Nelle tavole deicambi si vede che la lira scemava molti secoli prima della modo che questa misura unica serva «a prezzare tutti i generi delle merci e tutti i metalli e tutte le monete reali» (p. 227); ...
Leggi Tutto
LENTI, Libero
Simone Misiani
Nacque a Casalbagliano di Alessandria il 18 febbr. 1906, da Carlo e Maria Balbi, ma Milano fu la sua città d'adozione.
Nella Milano del primo dopoguerra maturò il suo orientamento [...] storici dei cicli bancari a Milano dal 1875 al 1933; sul problema dei vincoli al commercio deicambi; sulla "velocità dei depositi bancari all'ordine" della razionalità economica, consentendo al mercato di funzionare entro regole certe.
Il L. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Cotrugli
Daniela Parisi
Benedetto Cotrugli fu un uomo d’affari, un diplomatico, un personaggio dotato di alta cultura. L’abbinamento di queste caratteristiche gli fece avvertire naturale l’esigenza [...] fu il fratello Michele, che teneva il collegamento con il mercatodei grani di Puglia e Calabria. Quando nel 1469 Cotrugli morì, cui Cotrugli sottolinea l’importanza più dei suoi contemporanei è quello deicambi, attività indispensabile per chi vuole ...
Leggi Tutto
CABIATI, Attilio
Ernesto Galli della Loggia
Figlio di Aurelio e Clotilde Besca, nacque a Roma da una famiglia lombarda di origine ebraica il 18 ag. 1872. Compiuti gli studi secondari a Bergamo, concorse [...] . con l'aspirazione di Agnelli a più vasti mercati. Un'Europa federale, infatti, avrebbe significato, insieme dedicò in particolare la sua attenzione al problema deicambi, sostenendo che "i corsi deicambi esprimono il momento in cui comincia, e ...
Leggi Tutto
COPPOLA D'ANNA, francesco
Marco E. L. Guidi
Nacque a Calatafimi (Trapani) il 15 marzo 1889, primogenito di Alessio Coppola e di Crocifissa D'Anna, piccoli artigiani di condizioni economiche molto modeste. [...] con lo studio su La difesa della valuta e la disciplina del commercio deicambi, X [1920], pp. 394-402), e con maggiore intensità a troppo ridotta delle aziende, conseguenza diretta di un mercato interno molto debole.
Il 1926 è un anno importante ...
Leggi Tutto
BELMOSTO, Antonio
Giovanni Zarrilli
Nacque intorno al 1540, presumibilmente in Corsica, forse a Bastia, sebbene le fonti lo dicano genovese: era infatti figlio primogenito di Luigi, appartenente a una [...] Regno risale al 1569, allorché era impegnato nei mercato delle vettovaglie per la città di Napoli. Dovette diritti", cioè gli era consentito di speculare liberamente sulle differenze deicambi nelle varie piazze italiane.
In effetti, il B. ...
Leggi Tutto
DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] negativi esercitati tanto sulla spesa dei lavoratori - e quindi anche sulle opportunità di mercato per le aziende - La teoria moderna del valore economico, Mantova 1916; La crisi deicambi, Firenze 1925; La fase odierna del fenomeno emigratorio, ibid ...
Leggi Tutto
PICCAMIGLIO, Giovanni
Enrico Basso
PICCAMIGLIO, Giovanni. – Nacque a Genova in data imprecisata, presumibilmente tra il 1410 e il 1420. Come risulta da un atto del notaio Antonio Fazio (ASGe, Notai [...] in alcuni dei settori più dinamici dell’economia genovese: le assicurazioni, i prestiti a interesse, i cambi e la permettevano infatti di approfittare al meglio delle occasioni offerte dal mercatodei titoli di debito pubblico (ad esempio nel 1457 e ...
Leggi Tutto
cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., la permuta di una moneta con un’altra e...
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...