HAMILTON, Alexander
Insigne uomo di stato americano, nato l'11 gennaio 1757 nell'isola inglese di Nevis (Antille), da James H., scozzese, e da Rachel Faucette, discendente di calvinisti francesi, morto [...] singoli stati, da lui effettuato, era di grande importanza ai fini di assicurare all'Unione la fiducia dei mercatifinanziarî, era non meno importante in quanto precisamente conglobava gl'interessi dei singoli stati nell'interesse generale, e dava ...
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Il s. a. è stato efficacemente definito da Jean-Louis Rastoin e Gérard Ghersi (Rastoin-Ghersi 2010, pp. 19-20) come un sistema finalizzato alla soddisfazione del consumo alimentare, biologico, aperto, [...] complesso, parzialmente determinato (perché dipendente dalla variabilità dei fattori agroclimatici e dei mercatifinanziari) e caratterizzato da centri di comando multipli e da regolamentazione mista. Includendo tutte le funzioni di produzione e ...
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Il concetto di complessità è differentemente definito e utilizzato in discipline anche assai diverse fra loro. Il fisico S. Loyd ha contato ben 45 possibili definizioni di complessità, ma le definizioni [...] , come, solo per fare qualche esempio, il relativamente improvviso collasso del sistema sovietico e il crollo di numerosi mercatifinanziari.
Il fatto che elementi di c. e. siano presenti in molti sistemi economici rende ardua l'applicazione delle ...
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COMPETITIVITÀ. – La competitività dei sistemi produttivi italiani. Le politiche per la competitività
Il dibattito sui fattori che determinano la c. delle imprese e sulla conseguente definizione delle politiche [...] al progresso delle nuove tecnologie e all’accelerazione dei processi di integrazione economica a livello globale. L’apertura dei mercatifinanziari, la rapida espansione degli investimenti diretti esteri (la cui crescita tra il 1995 e il 2013 è stata ...
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L’istituzione a. di inizio secolo si caratterizza per una minore virulenza nei dibattiti dottrinali e nel contempo per una marcata intensificazione dell’enforcement (azione volta ad assicurare il rispetto [...] (Farrel, Shapiro 2010; Kaplow 2010).
L’a. si è trovata a fronteggiare i problemi della crisi dei mercatifinanziari del 2008 e di sostenibilità del debito pubblico che ne sono derivati. Sono stati sostanzialmente assecondati inevitabili processi di ...
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(VII, p. 4; App. II, I, p. 402; III, I, p. 236; IV, I, p. 273)
La bilancia dei pagamenti in Italia. − Nel corso degli anni Settanta e Ottanta, la b. dei pagamenti di parte corrente dell'Italia è andata [...] dalla presenza di un elevato debito con l'estero e dall'affievolimento del merito di credito dell'Italia sui mercatifinanziari in ternazionali − fu realizzato nel triennio 1977-79. Esso valse a determinare ampi avanzi correnti, con il concorso della ...
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Economista statunitense, nato a Boston il 16 giugno 1934. Ha svolto interamente i suoi studi presso l'università della California a Los Angeles, dove ha conseguito la laurea (1955), il M.A. (1956) e infine [...] contributo di S. è consistito nell'integrare le teorie dell'equilibrio dei mercatifinanziari caratterizzati da incertezza con gli approcci normativi alle decisioni finanziarie in presenza di incertezza.
L'analisi di S. parte dall'ipotesi che ...
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Disintermediazione bancaria. − Con il termine d. bancaria si fa riferimento alla riduzione del peso quantitativo degli intermediari bancari nel sistema finanziario.
In generale può affermarsi che il grado [...] il grado d'intermediazione bancaria con riferimento al complesso dei finanziamenti concessi dalla totalità degli intermediari e dei mercatifinanziari. I valori assunti da questi rapporti dal 1979 in poi nel nostro paese evidenziano il processo di d ...
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L'attività della Banca (BIRS), che si è iniziata il 25 giugno 1946 ed inizialmente è rimasta limitata al lavoro di organizzazione interna e di studio della situazione economica postbellica, ha portato [...] moneta nazionale. Data la continua espansione del volume dei crediti accordati e la susseguente necessità di rivolgersi ai mercatifinanziarî, nel corso del 1959 le quote di sottoscrizione sono state raddoppiate, senza alcun obbligo di versamento da ...
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(IV, p. 253; App. I, p. 147; II, I, p. 248; III, I, p. 130; IV, I, p. 159)
La tendenza a una progressiva divaricazione fra domanda e offerta di a., già delineatasi agli inizi degli anni Settanta, ha trovato [...] delle altre fonti energetiche, il crollo della produzione industriale, la stagnazione o il regresso dei mercatifinanziari, le forti oscillazioni nel mercato dei cambi, che non hanno risparmiato le monete guida quali il dollaro statunitense, il marco ...
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finanziario
finanziàrio agg. [der. di finanza2]. – 1. Relativo alla finanza, alle finanze, sia pubbliche sia private: attività f., mezzi f., questioni f.; resoconto f., relazione f.; anno f., esercizio f.; una situazione f. solida, pericolante;...
mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...