BONTEMPELLI, Gerolamo
Ugo Tucci
Mercanteveneziano, vissuto nella seconda metà del Cinquecento. Dimorò per due anni ad Hormuz, come "giovane" del suo concittadino Michele Stropeni, il quale nel 1582, [...] Altan. Nel viaggio fino ad Aleppo gli fu compagno il veneziano Marco di Bortolo Molin e guida Cogia Anna Charut, mercantedi Siria. Nel marzo 1585 lo troviamo di nuovo ad Aleppo, in procinto di partire per Hormuz, come agente degli Altan; arrivato a ...
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Disciplina che studia ed enuncia principi e norme generali di controllo economico sulla gestione delle aziende e che rappresenta lo strumento necessario per raccogliere, mediante l’osservazione quantitativa, [...] , nella forma più completa, nella Venezia del Quattrocento, e ‘veneziano’ fu detto universalmente, alla fine del Quattrocento, tale metodo contabile. A questo periodo risalgono Della mercatura et del mercante perfetto di B. Cotrugli (1458, pubbl. nel ...
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TERRITORIO
Corrado Beguinot
(App. IV, III, p. 625)
Il termine t. denota una porzione definita della Terra, di dimensioni più o meno vaste, con caratteristiche di tipo morfologico, ambientale, politico, [...] AA.VV., Storia della tecnologia, Torino 1962; P. Jeannin, I mercanti del '500, Milano 1962; P. Rossi, I filosofi e le futuro complesso urbano, in Città e spazio, a cura di L. Wingo Jr., Venezia 1966; J.C. Davies, Neighbourhood groups and urban ...
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Laura Biagiotti
Made in Italy
Qualità Italia
Un'esperienza professionale
e umana
di Laura Biagiotti
4 dicembre 2003
Al Quirinale, nel corso della cerimonia di consegna dei premi Leonardo, attribuiti [...] città. I mercanti furono i principali attori del processo di apertura culturale e a loro si deve l'introduzione di innovazioni nel campo impresariale come quella della commenda (una sorta di 'società per azioni' inventata a Venezia), della partita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] di connettere economisti e uomini di affari di Firenze, Venezia, Genova, Parigi, Oxford, Montpellier, Barcellona, e di molti altri centri di cultura e di scambi. La penetrazione di cura di B. Molina, G. Scarcia, Asti 2001.
G. Todeschini, I mercanti e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1500-1750)
Cosimo Perrotta
La decadenza dell’economia italiana
Nel periodo che va dal 16° alla metà del 18° sec. in Italia si assiste a una forte decadenza dell’economia, e anche [...] alterate e con le stampe migliori, sono quelle della Spagna, di Napoli, Venezia, Genova e Firenze (Notizia de’ cambj).Dunque, alla fine proprio lavoro; proteggere i produttori, i contadini e i mercanti; e far sì che chi ha successo nel proprio campo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercatura
Giacomo Todeschini
La trasformazione di una parola
Mercatura, con il variabile significato di ‘commercio’, ‘merce trafficata’, ‘professione mercantile’, è termine già proprio del diritto romano, [...] di cassa, il Quaderno di spese di mercanzie, il Quaderno di ricevute e mandate di balla, il Quaderno di spese di casa dal libro Della mercatura et del mercante perfetto (1458) del raguseo e cioè ‘veneziano’ Benedetto Cotrugli (o Kotruljević), nonché ...
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BUONVISI, Benedetto
Michele Luzzati
Nato a Lucca da Lorenzo prima della metà del secolo XV, fu il capostipite ("Benedetto Buonvisi il Vecchio") del ramo principale della famiglia. Sotto la sua guida, [...] ; già abbiamo accennato all'importazione di lana dall'Inghilterra e di ferro dall'isola d'Elba; un acquisto di seta grezza per 1.000 ducati venne effettuato nel 1503 dal mercante lucchese residente a Venezia Bastiano di Poggio; seta per 196 ducati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] frutti. Quindi se il mercante – diranno sul tramonto del Medioevo francescani come Pietro di Giovanni Olivi o laici sia della filosofia del giusto e dell’onesto, 3 tt., Napoli 1766, Venezia 1795.
A. Smith, An inquiry into the nature and causes of the ...
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MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] (turco bedesten), che ospitavano i mercantidi gioielli o di stoffe preziose. Altri insediamenti potevano Bedesten" dans l'architecture turque, "Atti del secondo Congresso internazionale di arte turca, Venezia 1963", Napoli 1965, pp. 35-39; T. Fahd, ...
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fóndaco s. m. [dall’arabo funduq, che è dal gr. πάνδοκος, πανδοκεῖον «albergo»] (pl. -chi, -ci). – 1. Edificio o complesso di edifici dove, nel medioevo e nei secoli successivi, i mercanti forestieri per concessione dell’autorità del luogo depositavano...
pantalone1
pantalóne1 (più spesso con iniziale maiuscola, Pantalóne) s. m. [nome proprio di persona, corrispondente all’ital. Pantaleone, diffuso, in passato, a Venezia]. – 1. Maschera veneziana della commedia dell’arte e poi della commedia...