(ted. Meran) Comune della prov. di Bolzano (26,3 km2 con 36.795 ab. nel 2008). Situata alla confluenza del Passirio nell’Adige, M. è costituita dal vecchio centro ai piedi del Monte Benedetto (517 m) [...] ai duchi d’Austria (1363) e lo spostamento della residenza comitale a Innsbruck segnarono l’inizio della decadenza di Merano. Nel 1525 fu uno dei centri della rivolta dei contadini. Incorporata alla Baviera (1806-14), M. passò poi all’Austria ...
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Pittore e acquafortista (n. Genova 1632 - m. 1698 circa). Allievo di G. A. Ferrari e di V. Castello, soggiornò molte volte a Parma, dove risentì dell'influenza del Correggio (1687, affreschi in S. Giovanni Evangelista), a Piacenza e a Sanremo (Gloria di s. Ignazio, in S. Stefano). Tra le opere eseguite a Genova: Strage degli Innocenti (S. Ambrogio), Gloria di s. Agostino (chiesa della Consolazione), ...
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Pittore (Amburgo 1805 - Merano 1886), studiò prima con H. W. Soltau ad Amburgo, poi all'accademia di Dresda con il nazareno G. H. Naeke. Dopo brevi soggiorni a Monaco di Baviera (1829-30) e nel Tirolo [...] fu vicino specialmente a J. F. Overbeck e si convertì alla religione cattolica. Nel 1849 si stabilì definitivamente a Merano. Acuto osservatore del vero, fu abile ritrattista, mentre il realismo dei suoi paesaggi è attenuato da un'interpretazione ...
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Collezionista d'arte (Praga 1836 - Merano 1909). Imprenditore di lavori idraulici, amatore d'arte di vaste cognizioni e di sicuro giudizio, raccolse a Praga collezioni preziose di stampe, di disegni e [...] di oggetti artistici; ebbe anche larga parte nella fondazione del Museo di arti industriali ...
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Scultore e architetto (Trens, Vipiteno, 1755 - Maia, Merano, 1824), allievo di J. Gratl, suo cugino, a Innsbruck, poi, dal 1775, dell'Accademia di Vienna; lavorò specialmente a Bressanone, dove al duomo [...] ricostruito in forme barocche da G. Delaia (1754-55) aggiunse l'atrio e la facciata, d'accento neoclassico (1785-90). Tra le sue sculture, notevoli quelle del Ferdinandeum di Innsbruck ...
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Famiglia di scultori. Johann Baptist (Galler in Aschau, Zillertal, 1791 - Merano 1851) si perfezionò a Dresda e a Vienna, lavorò (dal 1815) in Trentino, soprattutto come intagliatore, più tardi anche come [...] ; sue opere sono in varie chiese trentine. Il figlio, Franz Xaver (Merano 1817 - Maia Bassa, Merano, 1896), fu anch'esso scultore (Pietà, chiesa dei Cappuccini, Monaco); il nipote Emanuel (Merano 1845 - Vienna 1926) studiò anche a Venezia e a Vienna ...
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WASMANN, Rudolf Friedrich
Fritz Baumgart
Pittore, nato l'8 agosto 1805 in Amburgo, morto il 10 maggio 1886 a Merano. Scolaro di H. W. Soltau in Amburgo, studiò poi nell'Accademia di Dresda, nel 1829-1830 [...] a J. F. Overbeck e a J. A. Koch. Dopo aver lavorato a Monaco, Bolzano e Amburgo, si stabilì nel 1846 a Merano. I suoi paesaggi anticipano sotto molti riguardi l'ulteriore sviluppo pittorico e appartengono ai prodotti più importanti della pittura di ...
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Architetto, nato il 14 febbraio 1869 a Den Helder, morto a Merano il 28 novembre 1923. Cominciò a lavorare indipendentemente nel 1900. Costruì molte ville e villini assai lodati, già in quello stile che [...] poi fu detto razionale. Nelle imprese di maggior mole, i lavori eseguiti vengono superati di gran lunga dai suoi progetti: citiamo quello per il nuovo palazzo municipale di Rotterdam, che fu messo da parte ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] siamo già a 1200 m. e più. La media del mese più freddo non scende sotto zero sul Garda e neppure a Bolzano e a Merano; è di pochi decimi sotto zero nella media Val d'Adige (Trento -1°) e nella conca di Bressanone, mentre nell'alta Pusteria scende a ...
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merenda
merènda s. f. [lat. merĕnda, gerundivo neutro pl. di merere «meritare»: propr. «cose da meritarsi»]. – 1. Breve e leggero pasto che si fa tra il pranzo e la cena, generalmente con cibi non cucinati, soprattutto da parte di ragazzi,...
merendone
merendóne s. m. (f. -a) [der. di merenda], non com. – Persona dappoco, scansafatiche (quasi a dire che non pensa ad altro che a fare merenda).