Scultore e architetto (Trens, Vipiteno, 1755 - Maia, Merano, 1824), allievo di J. Gratl, suo cugino, a Innsbruck, poi, dal 1775, dell'Accademia di Vienna; lavorò specialmente a Bressanone, dove al duomo [...] ricostruito in forme barocche da G. Delaia (1754-55) aggiunse l'atrio e la facciata, d'accento neoclassico (1785-90). Tra le sue sculture, notevoli quelle del Ferdinandeum di Innsbruck ...
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Giornalista inglese (n. presso Cambridge 1888 - m. Merano 1946). Entrato (1913) nella redazione parigina del Times, rimase sempre al servizio di questo giornale, quale corrispondente di guerra durante [...] i due conflitti mondiali e, nell'intervallo, dirigendone per varî periodi gli uffici di Varsavia, Parigi, Berlino, Praga e Roma. Durante la seconda guerra mondiale accompagnò l'8a armata inglese nella ...
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Pianista e compositore di jazz italiano (n. Merano 1941). Docente di jazz presso il Conservatorio di Trento (dal 1993), è artista prolifico: nella sua attività ha all’attivo più di duecento dischi, pubblicati [...] anche all’estero; tra di essi si ricordano gli 8 volumi della serie Solo, (2001-02) e i lavori intestati al Franco D’Andrea New Quartet (Jobim, 1997; Ballads and rituals, 1997). Nel 2010 gli è stato conferito ...
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Famiglia di scultori. Johann Baptist (Galler in Aschau, Zillertal, 1791 - Merano 1851) si perfezionò a Dresda e a Vienna, lavorò (dal 1815) in Trentino, soprattutto come intagliatore, più tardi anche come [...] ; sue opere sono in varie chiese trentine. Il figlio, Franz Xaver (Merano 1817 - Maia Bassa, Merano, 1896), fu anch'esso scultore (Pietà, chiesa dei Cappuccini, Monaco); il nipote Emanuel (Merano 1845 - Vienna 1926) studiò anche a Venezia e a Vienna ...
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Città dell’Austria (118.362 ab. nel 2008), capitale del Tirolo, situata a 574 m s.l.m. in una larga ansa del fiume Inn, alla confluenza con la Sill; è dominata a N dalla cima del Solstein (2641 m). Posta [...] prima volta nel 1028, I. fu dapprima feudo dei monaci di Wilten, nel 12° e 13° sec. appartenne ai conti di Andechs-Merano, che nel 1232 la innalzarono a città; per oltre tre secoli, 1363-1665, fu capoluogo e residenza degli Asburgo duchi del Tirolo ...
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ROSSI, Luigi (XXX, p. 144)
Giurista e uomo politico, morto a Merano il 29 ottobre 1941.
Bibl.: In memoria di L. Rossi, nel trigesimo, Roma 1941; A. Origone, in Arch. giur. F. Serafini, CXXVIII, 1942, [...] pp. 96-99; G. Perticone, Il pensiero politico di L. R., in Riv. intern. di filosofia del dir., 1943, pp. 214-21; G. Zanobini, in Ann. dell'università di Roma, 1944-45, pp. 277-80 ...
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Scrittore austriaco (Lienz 1798 - Francoforte s. M. 1858); benedettino (1821), prof. a Merano (1826), deputato di Merano all'assemblea di Francoforte (1848), fu poi parroco di quella città. La sua opera [...] più importante è di carattere storiografico, Das Land Tirol (3 voll., 1838), cui seguirono, a testimonianza dell'amore per la sua terra: Oswald von Wolkenstein und Friedrich mit der leeren Tasche (1850); ...
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(ted. Vintschgau) Valle del Trentino-Alto Adige, compresa tra il Passo di Resia e Merano, in cui scorre il tratto iniziale dell’Adige. Di modellamento glaciale con fondo molto ampio, ostruito a tratti [...] dalla popolazione che vi risiedeva al momento della conquista romana (15 a. C.), i Venosti, che si estendevano fino circa a Lagundo di Merano e a O fino a Nodrio (Nanders), di là dal passo di Resia; furono vinti da Cesare con le guerre retiche. Nel ...
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FLARER, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 27 nov. 1791 a Tirolo, presso Merano, da Giacomo e Maria Laiterin. La famiglia, agiata e contadina, desiderando per il figlio la carriera ecclesiastica, [...] alla sua terra natia; era solito trascorrere i periodi di riposo nella dimora di Castel Ramez a Maia Alta presso Merano, dove aveva impiantato magnifici vigneti e dato avvio alla bachicoltura. Uomo colto e poliglotta, collezionò nella casa di Pavia ...
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LUMBY, Christopher
Cecil SPRIGGE
Giomalista, nato a Granchester (Cambridge) nel 1888, morto a Merano il 29 ottobre 1946.
Laureatosi a Cambridge, si diede dapprima all'insegnamento. Nel 1913 venne assunto [...] dal Times, alla redazione parigina e rimase sempre al servizio di questo giornale, quale corrispondente di guerra in ambedue i conflitti mondiali e, nell'intervallo, dirigendone per periodi più o meno ...
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merenda
merènda s. f. [lat. merĕnda, gerundivo neutro pl. di merere «meritare»: propr. «cose da meritarsi»]. – 1. Breve e leggero pasto che si fa tra il pranzo e la cena, generalmente con cibi non cucinati, soprattutto da parte di ragazzi,...
merendone
merendóne s. m. (f. -a) [der. di merenda], non com. – Persona dappoco, scansafatiche (quasi a dire che non pensa ad altro che a fare merenda).