Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] cielo stellato per la sua sola utilità pratica e non come modo di elevarsi dal sensibile all'intelligibile, Socrate replica che la mente può guardare in basso anche se lo sguardo è rivolto in alto, se essa si accontenta di osservare senza cercare di ...
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L'Ottocento: matematica. Analisi complessa
Jeremy Gray
Analisi complessa
Lo sviluppo dell'analisi complessa è una delle caratteristiche salienti della matematica del XIX secolo. Lo studio di funzioni [...] sec. che il dibattito sui numeri complessi si fa più acceso. Si potrebbe supporre che tale dibattito sia scaturito dalle menti più acute e abbia impegnato i più grandi matematici dell'epoca. Tale supposizione non è affatto corretta, e non è difficile ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] , geometria, astronomia) ma soltanto la dialettica distacca la mente dai sensi e la eleva all’intuizione delle idee: un Occidente dalla scolastica, giovò a tenere distinto il sapere della mente dall’opera della mano e fissò una gerarchia tra i ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] realtà. Poiché questo non è possibile all'uomo, la sfera privilegiata delle sue conoscenze sarà quella in cui la sua mente riesce a "fare le cose", come nella matematica, quasi eguagliando il creatore. Di qui, e la matrice neoplatonica è evidente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] con attenzione questo mobile universo. Che cosa cogliamo di tutte queste entità, le cui specie per mezzo dei sensi arrivano alla mente? Che cosa percepiamo al di fuori dei movimenti, dei colori, dei numeri e delle figure? Certamente nulla. Se dunque ...
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Matematico e fisico britannico (n. Colchester 1931). P. ha dato importanti contributi nella teoria della relatività generale, formulando l'ipotesi secondo la quale la singolarità centrale di un buco nero [...] . Si è occupato anche di intelligenza artificiale, e ha definito una teoria basata su un'analogia tra le attività della mente e una macchina di Turing, accomunate dalla capacità di operare per algoritmi. Ha inoltre proposto e studiato la nozione di ...
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PROBABILITÀ
Italo Scardovi
Giorgio Dall'Aglio
Misura della probabilità
di Italo Scardovi
La probabilità come numero reale
Nel parlar comune, 'probabilità' è parola che esprime incertezza, ora per [...] una variabile sulla quale è ripartita la probabilità dell'evento certo. Prima e più che di insufficienza della mente, tale pluralità è espressione di indeterminatezza della realtà. Cambiano, in questi contesti non deterministici, anche i canoni della ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] quelle delle cipolle è meno nocivo del mito europeo in base al quale l'uomo è costituito da un corpo e da una mente perché il numero cinque è meno limitato del numero due; naturalmente, la realtà è più complessa di quella descritta da entrambi i miti ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] la materia, i suoi moti e le loro combinazioni; le proprietà sensoriali e le qualità delle cose furono relegate alla mente umana. La riflessione epistemologica sempre più autonoma di filosofi inglesi come John Locke (1632-1704), George Berkeley (1685 ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo geometrico
Paolo Freguglia
Gert Schubring
Calcolo geometrico
Uno degli aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo della matematica nell'Ottocento è rappresentato [...] de position Carnot aveva sostenuto che i numeri immaginari, così come i numeri negativi, erano utili creazioni della nostra mente che non avevano un'esistenza naturale. Le convinzioni di Carnot aiutano a comprendere l'atteggiamento di quei matematici ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...