Neuroimaging dei processi cognitivi
Adina L. Roskies
Storicamente, lo studio della mente e lo studio del cervello sono stati a lungo separati. La psicologia si avvicinava alla mente come se fosse una [...] scatola nera, un'entità il cui lavorio interno risultava nascosto, ma il cui funzionamento poteva essere esplorato esaminando le trasformazioni tra i dati in entrata e i dati in uscita e misurando i parametri ...
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manicòmio Istituto destinato in passato al ricovero e alla segregazione dei malati di mente. Il primo m. fu fondato dal medico francese P. Pinel (1745-1826) nel 1793, liberando i folli dalle prigioni in [...] base al principio che il malato di mente non può essere equiparato al delinquente. Tuttavia per lungo tempo il m. rimase un luogo di internamento coatto anziché un centro di terapia e di riabilitazione attiva. Solo a partire dagli anni Cinquanta del ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia della mente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] di rappresentazione proposizionale, ma anche l’elaborazione di sofisticati modelli computazionali.
Le pretese eccessive del modello computazionale della mente sono state evidenziate in particolare dai filosofi H.L. Dreyfus e J. R. Searle. Il primo ha ...
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OLIGOFRENIA
Alberto GIORDANO
Il termine oligofrenia (dal greco ὀλίγος "poco" e ϕρήν ϕρενός, "mente"), o deficienza mentale, è usato per indicare uno sviluppo mentale inferiore alla norma, presente alla [...] ora positivo, ora negativo. È stato però notato che se la tendenza a delinquere è relativamente frequente in deboli di mente non educati, essa diminuisce assai in coloro che han fruito di una azione ortopedagogica. Anche in questo caso dunque la ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] la trance, gli stati indotti da droghe e altri meno noti. In tutti questi stati, infatti, compresa l'estasi, mente (consapevolezza, attenzione, memoria) e cervello funzionano in un modo diverso da quello della coscienza abituale dello stato di veglia ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] contrassegna in psichiatria un grave processo di deterioramento delle facoltà intellettive, che in quanto tale si distingue nettamente dalle altre condizioni di debilità mentale, quali, per es., l'oligofrenia, ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] it. Milano 1997).
R. Penrose, Shadows of the mind, Oxford-New York 1994 (trad. it. Milano 1996).
E. Boncinelli, Il cervello, la mente e l'anima, Verona 1999.
Frontiere della vita, vol. 3°, 1ª parte: Il cervello di Homo sapiens, a cura di E. Bizzi, P ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] e in uscita: la m. di lavoro è al servizio dei processi cognitivi che via via si attualizzano nella mente, e deve perciò prelevare informazioni dalla conoscenza specifica o generale che le persone possiedono e integrarle con le nuove informazioni ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Psichiatria e istituzioni
Elaine Murphy
Psichiatria e istituzioni
Il termine 'psichiatria' è entrato nell'uso comune soltanto verso l'inizio del XX sec., ma la nascita [...] serenità. I Tuke erano importatori di tè e caffè e pensavano che la medicina avesse ben poco da offrire ai malati di mente; proponevano pertanto un metodo molto più interessante e umano per la cura dei folli. Le loro idee attirarono l'attenzione del ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] le varie attività mentali allo scopo di essere, per così dire, visionate, controllate e corrette, anche se vari filosofi della mente, come G. Ryle e poi D.C. Dennett, hanno aspramente criticato questa concezione. Il problema della ‘sede’ della c. è ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...