Frazione di maggioranza del Partito operaio socialdemocratico russo, costituitasi durante il secondo congresso (Londra 1903) e facente riferimento a Lenin. Ritenendo indispensabile la costruzione di un [...] approfondirono, fino alla scissione del 1912 e al conflitto aperto del 1917. Dopo la rivoluzione di febbraio i menscevichi rimasero legati a una prospettiva democratico-parlamentare, mentre i b. si convertirono alla prospettiva, indicata da Lenin, di ...
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Partito operaio socialdemocratico russo
(POSDR, Rossijskaja Social-Demokratičeskaja Rabočaja Partija) Partito politico russo, attivo tra il 1898 e il 1917. Dopo un periodo di gestazione che aveva visto [...] le divergenze si accentuarono: per i bolscevichi gli operai e i contadini poveri dovevano prenderne la direzione, mentre i menscevichi erano più favorevoli al consolidarsi di una fase democratico-borghese. Le linee di frattura all’interno del POSDR ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] il governo sovietico potesse sopravvivere. Ciò spiega la disinvoltura con cui si sbarazzò della classica argomentazione marxista, avanzata dai menscevichi, per la quale la Russia non era pronta per una rivoluzione socialista e la presa del potere da ...
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menscevico
(meno corretto menscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo men′ševik «minoritario», tratto da men′šistvo «minoranza»] (pl. m. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – Appartenente alla frazione moderata e di impostazione revisionista...
menscevismo
s. m. [dal russo men′ševizm; v. menscevico]. – La dottrina politica dei menscevichi (detta anche, meno comunem., minimalismo, per inesatta traduz. dal russo), che, all’interno della socialdemocrazia russa, si contrappose al bolscevismo...