No, è una costruzione italianissima. Stare + gerundio esprime in italiano lo svolgimento di un'azione, segnala l'aspetto progressivo dell'azione indicata dal verbo (in questo caso: uscire). Se il caffè è quasi pronto, vuol dire che la sua uscita non ...
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Meno di è locuzione avverbiale che, davanti a un numero, ne modifica in qualche misura il valore; partecipa al complemento di età come modificatore di ventisette anni. In tu hai iniziato a sei anni, io [...] a meno è sempre chiaramente presente, se pur imp ...
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Possiamo dire che la virgola tende a ricorrere più spesso, rispetto all'assenza di virgola, nel caso del vocativo assoluto, non preceduto, cioè, da interiezione (ah, ehi, ecc.). Ciao, più che un'interiezione, è, pragmaticamente, una formula di salut ...
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Oggi il verbo notiziare è in uso in àmbito burocratico (il linguista Massimo Arcangeli consiglia di ricorrere a informare) e in tutte quelle prose e occasioni anche non di ambito burocratico in cui chi scrive e si esprime applica, senza pensarci e, ...
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Le regole tramandate dalla scuola ci dicono che, al singolare, esso ed essa si usano come pronomi personali soggetto di terza persona soltanto quando si riferiscano ad animale o cosa; essi ed esse, al plurale, indifferentemente quando si abbia a che ...
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Senz'altro la sua sensibilità linguistica l'ha condotta nei paraggi del punto cruciale: l'accordo tra l'articolo e il nome, gruppo nominale (qui rappresentato dall'aggettivo discreta) o pronome cui si riferisce. Poiché chi scrive si presenta in modo ...
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Sotto il profilo etimologico, l'aggettivo impertinente richiama a una neutra 'non pertinenza' (latino impertinens, che viene dal participio presente pertinens 'pertinente' del verbo pertinere). Nella lingua comune d'oggi impertinente vale 'insolente ...
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"Rovigo in confronto a Bologna o a Padova" è frase corretta. L'uso dell'indeterminativo è però possibile, quando serva a dare particolare rilievo a un sostantivo, specialmente in paragoni espliciti o impliciti – come nel caso in questione –. Senz'al ...
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Miriam RapaioliIl passato remoto del verbo cadere è così coniugato: caddi, cadesti, cadde; cademmo, cadeste, caddero. Nell'uso antico e letterario si aveva, in alcune forme, il tema cagg- (congiuntivo presente caggia; gerundio caggendo) ...
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Claudio RambaldiIl plurale dei sostantivi espresso e cappuccino è, giusta la norma grammaticale, rispettivamente espressi e cappuccini. Nel caso del primo sostantivo, capiamo che un certo imbarazzo può essere derivato dall'uso di espresso come agget ...
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meno-
mèno- (davanti a voc. mèn-) [dal gr. μήν μηνός «mese»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia medica, formate modernamente, nelle quali significa «mestruazione».
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....
Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...