minus habens /'minus 'abens/ locuz. lat. (propr. "che ha meno"), usata in ital. come s. m. e f. - [espressione eufem. usata per indicare persona intellettualmente poco dotata] ≈ deficiente, idiota, incapace, [...] sciocco ...
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punto¹ s. m. [lat. punctum, lat. tardo punctus, der. di pungĕre "pungere"; propr. "puntura, forellino"]. - 1. (geom.) [ente fondamentale minimo, privo di dimensioni, rappresentabile nello spazio cartesiano [...] ci si può ispirare] ≈ esempio, modello, paradigma, referente. □ punto debole [aspetto di una persona o di una situazione meno resistente e più vulnerabile: il suo p. debole è la presunzione] ≈ debolezza, difetto, neo, tallone d'Achille, ventre molle ...
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mio (ant. meo) [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) "me" e a mihi "a me"] (pl. masch. miei, femm. sing. e pl. rispettivam. mia e mie). - ■ agg. poss. 1. [che appartiene a me: la m. casa; i m. pensieri]. [...] 2. (estens.) [in relazione più o meno intima col soggetto: i m. clienti; il m. medico] ≈ ‖ abituale, consueto, solito. ■ s. m. 1. (solo al sing.) [ciò che appartiene a me o mi spetta: chiedo soltanto il m.; non voglio rimetterci del m.] ▲ Locuz. prep ...
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soliloquio /soli'lɔkwjo/ s. m. [dal lat. tardo soliloquium, propr. "il parlare a sé, tra sé stesso"]. - [atto di esprimere a voce più o meno alta i propri pensieri pur sapendo che non vi è nessun interlocutore [...] o ascoltatore: fare un s.] ≈ Ⓣ (med.) endofasia, monologo ...
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solluchero /so'l:ukero/ (meno corretto, ma più com., sollucchero) s. m. [der. di sollucherare], fam., scherz. - [sensazione e stato di grande soddisfazione, compiacimento e godimento] ● Espressioni: fam., [...] andare in solluchero → □; fam., mandare in solluchero → □. □ andare in solluchero [provare una sensazione di soddisfazione e compiacimento: va in s. quando gli chiedono un parere sui computer] ≈ (fam.) ...
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annacquare (o innacquare) v. tr. [lat. tardo inaquare, der. di aqua "acqua"] (io annàcquo, ecc.). - 1. [mettere acqua in un altro liquido: a. il vino] ≈ allungare, diluire. ‖ tagliare. 2. (fig.) [rendere [...] meno incisivo, grave e sim.: a. una notizia] ≈ alleggerire, attenuare, mitigare, moderare, stemperare, temperare. ↑ snaturare. ↔ accentuare, acuire, appesantire, inasprire, rafforzare. ...
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giù (ant. giuso) avv. [lat. tardo iūsum, deosum, dal class. deorsum]. - 1. [verso il basso, con verbi di stato e di moto: essere, andare, scendere, cadere g.; così discesi del cerchio primaio g. nel secondo [...] , lì vicino, nei pressi. 2. [con approssimazione: avrà cinquant'anni o g. di lì] ≈ all'incirca, approssimativamente, circa, più o meno, pressappoco, suppergiù; fig., giù di morale (o di tono o di corda) [in stato di demoralizzazione: è molto g. di ...
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contraddire (meno com. contradire) [lat. contradīcĕre, comp. di contra "contro" e dicere "dire"] (coniug. come dire; imperat. contraddici). - ■ v. tr. 1. [opporre alle affermazioni di una persona affermazioni [...] diverse o contrarie, anche assol.] ≈ confutare, contestare, contrariare, contrastare, obiettare (a), ribattere (a). 2. (fig.) [riferito a situazioni, avvenimenti e sim., essere in contrasto: le azioni ...
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contraddittore /kontrad:i't:ore/ (meno com. contradittore) s. m. [dal lat. tardo contradictor -oris] (f. -trice), non com. - [chi contraddice in una disputa verbale] ≈ avversario, confutatore, obiettore, [...] oppositore. ↔ fautore, sostenitore ...
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contraddittorietà (meno com. contradittorietà) s. f. [der. di contraddittorio]. - [il fatto di essere contraddittorio, contrastante] ≈ discordanza, incoerenza, incongruenza. ↔ coerenza, concordanza. ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...