Alto funzionario menfita della V din., dato come autore di una "Istruzione" al figlio, che ebbe grande diffusione nell'Egitto antico. Il testo, quale ci è pervenuto, è probabile rappresenti una tarda rielaborazione [...] di un testo già classico, scritto in una lingua concettosa, che aspira al proverbiale ...
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Sokaris Nell’antico Egitto, divinità funeraria menfita, assimilata presto a Ptah e a Osiride. L’aspetto originario di falco o di falco ‘mummificato’ cambia allora in quello di mummia umana con testa di [...] falco ...
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ABUSIR
S. Donadoni
Località della necropoli menfita ove sorgono le piramidi dei re della V dinastia, oggi assai degradate e di mole assai minore di quelle di Gīzah. Presso A. S., ad Abu Gurob, era una [...] serie di templi solari eretti dagli stessi sovrani, particolarmente devoti al dio Rē῾. Fra questi, il meglio noto è quello di Ny-user-Rē῾, che concorda nello schema costruttivo con gli altri: probabilmente ...
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ZAWIYET el ARYAN
S. Donadoni
Località del Medio Egitto, subito a S della necropoli menfita, della quale in realtà forma ancora parte. Vi sono i resti assai enigmatici di due piramidi.
Una, assai degradata, [...] sembra sia una piramide a gradini, sul tipo di quella di Saqqārah (v.). Le camere funerarie, cui si accede per mezzo di corridoi sotterranei, sono distribuite in parte sotto la piramide, in parte attorno ...
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(o Fta; gr. Φϑά) Dio egizio di Menfi, patrono degli artisti. Ebbe particolare importanza durante l’età menfita, quando veniva considerato il creatore del cosmo. Con la XIX dinastia, di origine basso-egiziana, [...] riacquistò importanza e il suo culto fu impiantato anche a Tebe. Fu di nuovo oggetto della speculazione teologica tardiva, come dio protettore. Nell’iconografia è rappresentato spesso calvo, avvolto in ...
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ABU ROASH
S. Donadoni
Località a N di Gīzah, che segna il margine estremo settentrionale della necropoli regale menfita. Vi sono resti di tre piramidi, una delle quali - in terra cruda - ancora in piedi [...] ai tempi del Lepsius, è oggi anch'essa degradata. La più importante è quella di Dedefre (IV dinastia: certo posteriore a Cheope, e probabilmente anche a Micerino). Ne restano solo le sostrutture, scavate ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Egitto del Medio Regno
Emanuele Ciampini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo che segue l’Antico Regno costituisce una fase [...] , è elaborato in termini caotici e apocalittici da un filone letterario che dà voce a istanze prossime a quelle dell’antica tradizione menfita.
Ecco, è fatto ciò che non era mai accaduto prima: il [corpo del] re è stato portato via [dal sepolcro] da ...
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Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] . La più imponente di queste opere fu la bonifica del Fayyum, una regione situata nel deserto circa 70 km a sud-ovest di Menfi e collegata alla valle del Nilo per mezzo di un canale naturale, oggi denominato Bahr Yusuf, unica fonte di acqua dolce. La ...
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Nome di tre Faraoni della IX e X dinastia, di origine eracleopolitana. Al primo (circa 2200 a. C.) è ascritta l'unificazione del paese dopo il crollo del regno menfita: nella tarda leggenda ha fama di [...] grande crudeltà. All'ultimo si attribuisce un Insegnamento per il figlio Merikare, acuta disamina della situazione politica del tempo, ricca di profondi, e nuovi, insegnamenti morali ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.