FERRO
J. Geddes
I manufatti in f. prodotti durante il Medioevo erano nella loro totalità oggetti in f. battuto, giacché le alte temperature necessarie alla fusione poterono essere ottenute in buona [...] chiesa costituisce infatti tanto un ingresso metaforico al Regno dei cieli, quanto una difesa contro il male. Guglielmo Durando, vescovo di Mende, scrisse nel sec. 13° che la porta di chiesa è simbolo di Cristo, che nel Vangelo afferma: "Io sono la ...
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NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] fregio accanto a Hera e Zeus: E. Simon, Opfernde Götter, 63. In generale: G. Lippold, op. cit., p. 142 ss. N. di Paionios di Mende: G. Lippold, op. cit., p. 205, tavv. 71, 2. Le Nikai dorate dell'acropoli di Atene: I. G., xii, n. 369 ss.; G. Lippold ...
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Vedi OLIMPIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1973 - 1996
OLIMPIA (᾿Ολυμπία, Olympia)
U. Jantzen
Antico santuario ed oracolo di Zeus, situato sul lato occidentale del Peloponneso, nella parte meridionale dell'Elide, [...] di Messene e di Naupatto dedicarono, alla fine del V sec., la Nike marmorea (molto ben conservata), firmata da Paionios di Mende. Poco purtroppo ci è rimasto delle opere del IV sec.: una testa di pugile, in bronzo, attribuita al bronzista Silanion (v ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] transenne e le porte bronzee della Cappella Palatina di Aquisgrana, eretta tra il 790 e l'805 (Braunfels, 1976; Mende, 1983; Wamers, 1983). Il deliberato recupero del mondo classico tuttavia avvenne sulla base di nuove e pressanti esigenze espressive ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] Vasco Rocca (Dizionari terminologici, 4), I, Firenze 1988, pp. 47-49, 52-53, 55, 58, 60-62, 308; U. Mende, Minden oder Helmarshausen. Bronzeleuchter aus der Werkstatt Rogers von Helmarshausen, JBerlM 31, 1989, pp. 61-85; A.C. Quintavalle, Wiligelmo e ...
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TABERNACOLO
C. Pisoni
Edicola chiusa che contiene la pisside (v.), con le Sacre Specie consacrate e non consumate.Il termine t., riferito a uno specifico oggetto atto a conservare il SS. Sacramento, [...] luogo custodito, chiuso da cancelli di ferro (Boyle, 1978, p. 37); alla fine del medesimo secolo, il vescovo di Mende Guglielmo Durando (1230 ca.-1296) sostenne che il t. doveva essere posto sopra la parte posteriore dell'altare (Rationale divinorum ...
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ODERISIO da Benevento
P. Belli D'elia
Scultore e fonditore, attivo in Italia meridionale nel sec. 12° e documentato negli anni 1119-1151.Il nome di O. e la sua origine beneventana si apprendono dalle [...] ; A. Thiery, in L'art dans l'Italie méridionale. Aggiornamento dell'opera di Emile Bertaux, Roma 1978, V, pp. 632-633; U. Mende, Die Bronzetüren des Mittelalters. 800-1200, München 1983, pp. 48-52, 141-155; H. Bloch, Monte Cassino in the Middle Ages ...
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MAESTRO del REGISTRUM GREGORII
F. Ronig
Il M. del Registrum Gregorii deve la sua denominazione (Sauerland, Haseloff, 1901) a un foglio isolato, conservato a Treviri (Stadtbibl., 171a), proveniente dalla [...] . R. 1979, pp. 347-365; Das Goldene Evangelienbuch von Echternach. Codex Aureus Epternacensis, a cura di R. Kahsnitz, V. Mende, E. Rücker, cat. (Nürnberg 1982), Frankfurt a. M. 1982; C. Nordenfalk, Archbishop Egbert's 'Registrum Gregorii', in Studien ...
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Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] a testa di Gorgone, ricordo, forse voluto, dell'antica decorazione acroteriale; il maestro di questi a. era Paionios da Mende, secondo l'iscrizione della Nike marmorea eseguita dal medesimo ed eretta davanti al tempio.
Già al principio del sec. V ...
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GABRIELI (Gabriele, Gabrielli, Gabriello), Onofrio
Gioacchino Barbera
Nacque il 2 apr. 1619 nel villaggio di Gesso, nei dintorni di Messina, da Giovanni, giurista e medico, e da Francesca Sardo.
A detta [...] , p. 468 n. 2; G. Grosso Cacopardo, Memorie de' pittori messinesi…, Messina 1821, pp. 136-138; C. La Farina, Si corregge da talune mende la biografia di O. G. pittore da Messina, in Il Faro, I (1836), pp. 37-49; V. Raciti Romeo, Randazzo. Origine e ...
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menda1
mènda1 s. f. [lat. mĕnda, forma parallela a mĕndum (dello stesso sign.: v. mendo), di etimo ignoto], letter. – Difetto non grave, soprattutto in opere d’arte o di letteratura, o anche in prodotti del lavoro e della tecnica: rilevare,...