Pensatore cinese (Zou, Shandong, 372 - ivi 289 a. C.). Il suo vero nome era K'o. Vissuto durante l'epoca di decadenza del regime feudale cinese, e perciò sensibile al problema dell'unità della Cina e della sua civiltà, nel Libro di M. egli espone la dottrina confuciana, in particolare nei suoi aspetti etici e politici, introducendovi il concetto della fondamentale bontà della natura umana. Secondo ...
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Shun
Ultimo dei «cinque imperatori» predinastici (Huangdi, Zhuanxu, Ku, Yao e Shun), il cui regno tradizionalmente è datato 2255-2195 a.C. Nato in una famiglia contadina, viene considerato esempio di [...] virtù filiale da Confucio e Mencio. Infatti, sebbene il padre e il fratellastro tentassero di ucciderlo più volte, egli mai mostrò rancore. Grazie alle sue qualità venne scelto dal precedente sovrano Yao come suo successore a scapito dei suoi stessi ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] indurre l'uomo alla malvagità. Per ritrovare questa bontà innata, l'uomo deve guardare nel centro del suo essere: il cuore. Per Mencio il cuore non è solo un organo corporeo, è anche la sede di quei principi ideali che sono il fondamento della virtù ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] vale propriamente «grinzoso o avvizzito», ma «dice il passaggio da sodo a mencio» e non si addice necessariamente alla vecchiaia («molte giovani donne di città appajono mencie al pur vederle»); i daddoli, voce chiosata come «fiorentina», sono propri ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] è legato il secondo dei suoi amori platonici, per una donna che nelle rime viene designata col nome di Mencia (come abitante sulle rive del Mencio o Mincio).
A Milano, abbandonata dai Francesi nel novembre del 1521, rientrò il B. nel 1522; ma se ne ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] (l’altre, d’un ciottolo, tener, han, vengon, de’). Come nella narrativa, nei saggi si trovano molti toscanismi (mencio «debole», ciuco «asino», doventare, codesto, mancanza del dittongo in movono gli omini), arcaismi come fusse per «fosse», latinismi ...
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MAGRINI, Luciano
Corrado Scibilia
Nacque a Trieste il 2 genn. 1885 da Enrico, noto musicista, e Livia Marini.
Giovanissimo, fondò nella sua città natale, con alcuni studenti triestini che frequentavano [...] , La questione sociale e le imprese economiche, Torino [1945]; Lao Tzu, Tao-te-King, Milano 1956; Meng-tzu, Il libro di Mencio, ibid. 1959.
Fonti e Bibl.: Necr., in Quaderni di civiltà cinese, IV (1958), pp. 131-137; Roma, Arch. centrale dello Stato ...
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mencio
méncio agg. [etimo incerto] (pl. f. -ce), tosc. – Floscio, vizzo, cascante; si dice per lo più della carne o della pelle che abbiano perso la normale consistenza e sodezza, o anche della persona: un corpo che si sentiva che era già...
ammencire
v. tr. e intr. [der. di mencio] (io ammencisco, tu ammencisci, ecc.), tosc. o letter. – 1. tr. Rendere mencio. 2. intr. (aus. essere) Diventare mencio, avvizzire, appassire: la freschezza della donna presto ammencisce (Tommaseo).