Ceramista attico, il cui nome, anche sotto le forme Filzia, Finti, Fizia, ricorre, seguito dalla forma verbale ἔγραψεν, su cinque vasi, tutti a figure rosse di stile severo. La più antica delle opere a [...] la scena del lato principale con Dioniso e il suo tiaso, ove è freschezza di espressione nei Sileni e nelle Menadi. Tutto denota un progresso notevolissimo in questo ceramista, che, pur rimanendo ligio al passato, sa raggiungere varietà negli schemi ...
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CLEVELAND
Red.
Museum of art. -
Costruito dagli architetti Hubbell e Benes, aperto nel 1916 e continuamente accresciuto per mezzo di doni di privati e di istituzioni, contiene accanto a grandi raccolte [...] e una collezione di vasi corinzî e attici a figure nere e a figure rosse, fra cui una kylix di Douris con siteni e menadi, e vasi italioti. Qualche bronzo etrusco, alcuni ritratti romani, fra i quali uno di bronzo della fine della Repubblica e uno in ...
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Scultore. Nacque a Firenze nel 1418 da Antonio di Duccio e da Lorenza, ed ebbe due fratelli orefici, Cosimo e Ottaviano, questi anche scultore. Il Vasari credette erroneamente A. fratello di Luca della [...] di valori lineari. Palesemente ma esteriormente lo impressiona anche la scultura classica, e in particolare il noto rilievo delle Menadi cui egli talvolta s'ispira. La fantasia indipendente, il senso emotivo e lirico e la delicatezza tecnica rendono ...
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Vedi LUCANI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LUCANI, Vasi (v. vol. IV, p. 701)
A. Cambitoglou
Origine dello stile. - Delle cinque scuole ceramiche fiorite in Magna Grecia, attive nella tecnica a figure rosse [...] Creusa è più rigida di quella del Pittore di Dolone. Sono tipici dello stile di quest'ultimo anche il trattamento del seno della menade sul vaso di Sydney, che è più pronunciato, e il profilo del Dioniso seduto, in cui i dettagli sono resi con linee ...
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AMYKOS, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo protoitaliota. Assieme al Pittore di Pisticci, che iniziò la sua attività poco prima di lui, appartiene al gruppo A ("protolucano") delle officine italiote [...] manierismo e si allontana dai modelli originariamente attici.
In questa prima fase, frequenti sono i vasi con sileni e menadi, vicini a quelli del Pittore di Pisticci: caratteristico, invece, è il tipo del sileno panciuto. Nella fase di transizione ...
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MAKRON (Μάρκων)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante circa il primo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è noto solo attraverso lo skỳphos Boston 13.186 in cui la sua firma è associata a quella [...] , M. voglia affermare un'esuberanza di idee e di forme che bene si esprimono nel delirio orgiastico delle menadi che egli sembra riprendere con particolare predilezione.
Una delle caratteristiche essenziali di M. è la sua incapacità o insensibilità ...
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TIMPANO
Guido LIBERTINI
Alfredo CASELLA
Francesco VATIELLI
. Musica. - I timpani (fr. timbales; sp. timbales; ted. Pauken; ingl. kettle-drums) sono strumenti a percussione, dei quali l'orchestra possiede [...] Frigia in Grecia, dove figurava anche nella religione eleusinia. Nelle pitture vascolari, dove spesso è impugnato da Satiri o da Menadi, possiamo notare due generi di timpani: gli uni di grandi dimensioni e privi di decorazione, gli altri più piccoli ...
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MEMMIUS, Gaius (C. Memmius)
A. Stenico
Proprietario di una fabbrica di vasi aretini. Frammenti anche di matrice con la sua firma sono usciti dalla zona compresa fra la chiesa di Badia e quella di S. [...] e vegetali e con piccole figure, vi sono pezzi più impegnativi con sequenze di personaggi di grandi dimensioni; satiri e menadi, danzatrici con calatisco, sonatrici di cetra e di lyra, Nikai, ecc.
Alcune matrici che in origine avevano impressa la ...
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GLEYRE, Marc-Charles-Gabriel
Paul GANZ
Pittore, nato a Chevilly (Cantone di Vaud) il 2 maggio 1806, morto a Parigi il 5 maggio 1874. S'iniziò all'arte a Lione, nello studio di Cl. Bonnefond; poi, nel [...] dalla poesia e dalle leggende antiche: Ercole ai piedi di Onfale (Neuchâtel), L'incantatrice (Basilea), Penteo inseguito dalle Menadi (Basilea), Saffo. Occasionalmente il G. dipinse anche ritratti. Alla sua morte le sue opere passarono al Museo di ...
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VASTE (Βαῡστα, Basta)
F. D'Andria
Piccolo centro salentino, oggi frazione di Poggiardo (Lecce), nel cui territorio sono i resti di un antico insediamento messapico del quale conserva il nome. Citato [...] delle Cariatidi, per la presenza, all'ingresso delle camere sepolcrali, di figure ad altorilievo in calcare locale: raffigurano Menadi che sorreggono un architrave sul quale sono rappresentati eroti alla guida di carri trainati da leoni. Altri scavi ...
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menade1
mènade1 s. f. [da una voce algonchina, attrav. l’ingl. menhaden]. – Pesce dell’alto Atlantico della famiglia clupeidi (Brevoorthia thyrannus), da cui si estrae l’olio di menadi, liquido dal marcato odore di pesce, contenente circa...
menade2
mènade2 s. f. [dal lat. Maenas -ădis, gr. Μαινάς -άδος, propr. «forsennata, furente», dal tema di μαίνομαι «infuriare»]. – Seguace del culto orgiastico di Dioniso, sinon. di baccante: le danze, le orge delle m.; fig., essere, sembrare...