Münsterberg, Hugo
Lorenzo Dorelli
Psicologo e filosofo tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Danzica il 1° giugno 1863 e morto a Cambridge (Massachusssetts) il 16 dicembre 1916. Scrisse un solo [...] del cinema, come il flashback, il flashforward e, soprattutto, il primo piano, che oggettivano importanti funzioni mentali, quali la memoria, l'immaginazione e l'attenzione, spingendo lo spettatore in un universo a sé stante, in cui il corso degli ...
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Grazzini, Giovanni
Simone Emiliani
Critico letterario e cinematografico, nato a Firenze il 6 gennaio 1925 e morto a Roma il 18 agosto 2001. Figura rappresentativa del giornalismo italiano (sia cinematografico [...] ).
Tra le sue numerose altre pubblicazioni sono da ricordare: Dolci pestiferi perversi: i bambini del cinema (1995), La memoria negli occhi: Boleslaw Matuszewski, un pioniere del cinema (1999), Gli ultimi divi (2001) e Scrittori al cinema (pubblicato ...
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Mekas, Jonas
Carlo Chatrian
Regista e critico cinematografico lituano, nato a Semeniskiai il 23 dicembre 1922. Costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare negli Stati Uniti, nel 1949 fu tra gli [...] diaristica. Il continuo lavorio tra presente e passato e l'ombra di un passato indelebile che ossessiona il presente (la memoria del triplice esilio patito, quello fisico, quello linguistico e quello geografico) hanno fatto di M. una delle figure che ...
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Arbuckle, Roscoe (detto Fatty)
Riccardo Martelli
Regista, sceneggiatore e attore statunitense, nato a Smith Center (Kansas) il 24 marzo 1887 e morto a New York il 29 giugno 1933. Fu uno degli esponenti [...] momento poté girare, sotto pseudonimo, soltanto documentari educativi. Il ricordo della sua tragica vicenda rimase a lungo nella memoria collettiva di Hollywood, fino a riemergere, a partire dagli anni Sessanta, in diversi saggi biografici e in un ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] il passato e con la famiglia d'origine. L'esempio più articolato è Yandym (1995, L'anima bruciata), storia di memorie e di rimpianti che si distendono in un lungo flashback: il vecchio Sadyk, sentendosi ormai vicino alla morte, ripercorre l'intera ...
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Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] degli anni Sessanta ‒ venne messo in liquidazione nel 1947, in quanto lo si identificava come il più rappresentativo detentore della memoria del regime e del consenso degli italiani, di cui si voleva con tutti i mezzi rimuovere il ricordo. Di fatto ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] la rete dei c. che si andava costituendo. Tra i film che devono la loro esistenza (e anche la permanenza nella memoria collettiva) ai c. sono generalmente citati Entr'acte (1924) di René Clair, Ménilmontant (1926) di Dimitri Kirsanoff, La coquille et ...
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Rebel without a Cause
Roy Menarini
(USA 1955, Gioventù bruciata, colore, 111m); regia: Nicholas Ray; produzione: David Weisbart per Warner Bros.; soggetto: Nicholas Ray, Irving Schulman; sceneggiatura: [...] , copre il corpo dell'amico con il suo giubbotto rosso fiammante.
Il fortunato titolo italiano ha imposto alla memoria collettiva il capolavoro di Nicholas Ray come una riflessione generazionale sull'America anni Cinquanta. Se questo non è del ...
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Titanic
Roy Menarini
(USA 1995-97, 1997, colore, 194m); regia: James Cameron; produzione: James Cameron, Jon Landau per Lightstorm/20th Century-Fox/Paramount; sceneggiatura: James Cameron; fotografia: [...] indossava al momento della tragedia. Mentre Brock e gli assistenti dormono, Rose lo getta nel mare, assicurandolo alla memoria dei flutti.
Kolossal di lunga e difficile gestazione, il film rappresenta l'apice della carriera di James Cameron, regista ...
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Carradine, John (propr. Richmond Reed)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 5 febbraio 1906 e morto a Milano il 27 novembre 1988. Figura di riferimento del cinema horror [...] mohawk (1939; La più grande avventura) di Ford sono entrati con maggiore evidenza in un universo immaginativo consegnato alla memoria collettiva, pure il versatile C. non si concesse mai particolari forzature, né si smarrì in inutili svolazzi. Grazie ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
memorabile
memoràbile agg. [dal lat. memorabĭlis, der. di memorare «ricordare»]. – Degno d’essere ricordato; si dice in genere di fatti, avvenimenti, periodi di tempo, o anche di parole, che abbiano in sé qualche cosa di grande, di glorioso,...