Regista cinematografico italiano (n. Bologna 1938). Esordì nel 1968 con Balsamus, l'uomo di Satana. Raggiunta la notorietà con alcuni sceneggiati televisivi (Jazz band, 1978; Cinema!!!, 1979), si è imposto [...] 1991); Fratelli e sorelle (1992). L'ambientazione provinciale, in un intreccio di realtà e fantasia, il tema della memoria, visto spesso in chiave nostalgica, e una personale rilettura dell'horror e del genere avventuroso hanno caratterizzato inoltre ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento [...] sotto il mento e la borsetta creata da Hermès, poi ribattezzata 'Kelly' in onore della diva. Altrettanto sensuale e memorabile è l'abito bianco dal corpetto riccamente drappeggiato e incrociato sul davanti che la costumista della Metro Goldwyn Mayer ...
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Algeria
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Il cinema in A., fatta eccezione per le immagini realizzate ad Algeri alla fine del 19° sec. da Félix Mesguich per conto dei fratelli Lumière, nacque negli anni [...] rende ardua l'integrazione.Il regista che più di tutti ha saputo rendere lo spaesamento, le contraddizioni, il rapporto tra memoria e modernità con una dose di humour dissacrante è Mahmoud Zemmouri, autore di pochi film che hanno segnato tuttavia ...
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Bassani, Giorgio
Raffaele Manica
Narratore, poeta e saggista, nato a Bologna il 4 marzo 1916 e morto a Roma il 13 aprile 2000. L'origine ebraica di B. e l'amata Ferrara, città di famiglia, furono sempre [...] di cimentarsi con i particolari codici della scrittura cinematografica in cui trasferì il suo rigore espressivo, sorretto da una memoria che a un tempo evoca e giudica. L'andamento dei suoi scritti, di tipo analitico, sia nella ricostruzione degli ...
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INCOM
Marco Scollo Lavizzari
Acronimo di Industria CortiMetraggi, società di produzione cinematografica italiana fondata a Roma nel 1938 da Sandro Pallavicini, con Teresio Guglielmone come primo amministratore.
Dopo [...] . Dalla nascita e per dieci anni il redattore unico dei testi fu Giacomo Debenedetti (P. Frandini, Il teatro della memoria, 2001, pp. 225-40). Sfruttando la neonata libertà concessa per decreto al mondo cinematografico a partire dall'ottobre 1945 ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] storico-politico (Romanzo criminale, 2005) sia a livello di ispirazione letterararia (Un viaggio chiamato amore, 2002). E sono la memoria e il confronto tra culture diverse a caratterizzare l'opera di F. Ozpetek (La finestra di fronte, 2003; Cuore ...
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Cronaca di un amore
Rinaldo Censi
(Italia 1950, bianco e nero, 110m); regia: Michelangelo Antonioni; produzione: Franco Villani per Fincine; soggetto: Michelangelo Antonioni; sceneggiatura: Michelangelo [...] per conoscere il passato della moglie. Il detective si reca nella città natale di Paola, Ferrara: riaffiora nella memoria di amici e conoscenti un'unica relazione seria della donna. Carloni scopre che Paola ha lasciato improvvisamente Ferrara dopo ...
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Attrice statunitense (n. Cloquet, Minnesota, 1949). Ha interpretato i primi ruoli cinematografici in King Kong (1976) e All the jazz (All the jazz. Lo spettacolo continua, 1979). Ha raggiunto il successo [...] Sybil (2007), Grey gardens (2009) e American horror story (2011-12), è tornata sul set cinematografico con la pellicola western The big valley (2011), cui hanno fatto seguito The wow (La memoria del cuore, 2012), In secret (2013) e Wild Oats (2015). ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] David, che in Ha-Lo gara kan af Pa᾽am (1998, noto anche come The South: Alice never lived here) rintraccia la memoria dell'esilio della sua famiglia di origine sefardita; Michal Aviad, che con l'intenso Lev Ha-᾽Aretz (2001, noto anche con il titolo ...
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Regista cinematografico francese (n. Lione 1941 - Sainte-Maxime dans le Var 2021 ). Critico presso le più importanti riviste di cinema e coautore del volume Trente ans de cinéma américain, ha esordito [...] sociale e generazionale, la vena intimista dei drammi storici e dei polizieschi ispirati ai fatti di cronaca, i temi della memoria e del dolore hanno continuato a caratterizzare il suo cinema in L'appât (1995), Capitaine Conan (1996), Ça commence ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
memorabile
memoràbile agg. [dal lat. memorabĭlis, der. di memorare «ricordare»]. – Degno d’essere ricordato; si dice in genere di fatti, avvenimenti, periodi di tempo, o anche di parole, che abbiano in sé qualche cosa di grande, di glorioso,...