Trombettista di jazz statunitense (Parsons, Kansas, 1911 - New York 1991). Dal 1936 al 1943 fece parte dell'orchestra di C. Basie di cui fu uno dei solisti più apprezzati. Dopo la seconda guerra mondiale [...] è stato attivo soprattutto come artista ospite in gruppi di stile swing. Influenzato da L. Armstrong, C. è stato sempre apprezzato per la bellezza della sonorità strumentale e per il raffinato senso melodico delle sue improvvisazioni. ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] , 16, 32, fino anche a 64 (Hood 1989). Si crea così un particolare tessuto sonoro con strati di densità differente. La melodia di riferimento può essere implicita, vale a dire non eseguita in quanto tale da alcuno strumento, come nel caso del Sud-Est ...
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Compositore, pianista e direttore d'orchestra statunitense (Brooklyn 1898 - Beverly Hills 1937). Figlio d'immigrati russi, iniziò l'attività professionale nel 1915 come song plugger ("pianista dimostratore") [...] e Ira Gershwin, tra i massimi capolavori del teatro musicale del secolo. Musicista di genio, dotato di inventiva melodica originalissima e inesauribile, G. sintetizza, in un linguaggio di rara forza comunicativa, umori e fermenti presenti nella ...
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L’ufficiatura, che nella Chiesa antica si teneva di notte e constava di 9 salmi e 9 lezioni; oggi viene denominato ufficio delle letture e consta di 3 salmi e 2 letture.
Composizione strumentale che nel [...] e alla cassazione. Dal 19° sec. indica un pezzo unico, specialmente per pianoforte, in forma libera o di canzone ternaria, in stile melodico e caratterizzato da intimità di sentimento. Esempi celebri del genere sono i n. di J. Field e di F. Chopin. ...
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Musicista (Londra 1842 - ivi 1900); studiò alla Royal Academy of music di Londra e al conservatorio di Lipsia; a Londra (dal 1861) fu prof. di composizione e direttore di un'importante scuola di musica. [...] di operette (14 in tutto, di cui 13 dette Savoy operas in quanto rappresentate al teatro Savoy di Londra) dotate di gusto melodico e vivacità, ancor oggi amate nel mondo anglosassone (tra le più celebri The pirates of Penzance, rappr. New York, 1879 ...
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SERVENTESE
Salvatore Battaglia
. Componimento poetico, sorto nella Provenza trovatorica, in seno all'ambiente feudale e cortigiano (sirventes o servantes, e anche sirventese, sirventesca; in italiano [...] suo signore per celebrarne le gesta; essa assunse, con il lussureggiante fiorire della lirica amorosa, il quadro strofico e melodico delle canzoni, tanto che presto gli stessi trovatori e i trattatisti d'arte poetica spiegarono l'origine del termine ...
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Poeta italiano (Napoli 1879 - ivi 1927). La sua poesia, realista, sensuale e dialettale di fondo, è come sollecitata da un'aspirazione all'assoluto, a un ideale che trascenda i sensi: e però i suoi ritratti [...] , dal mero erotismo, e al quale ben corrisponde quel suo stile e linguaggio insieme aulico e popolaresco, tortuoso e melodico (Sonetti voluttuosi ed altre poesie, 1906; Poesie d'amore, 1920; ecc.). Pubblicò uno studio critico su Salvatore Di Giacomo ...
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FRASEGGIO, FRASEGGIARE
Guido Pannain
. Termini musicali più comunemente usati dagli esecutori per indicare la messa in particolare rilievo degli elementi espressivi del discorso musicale i quali costituiscono [...] , il flettersi dei suoni nel gioco delle varie intensità, il senso espressivo; insomma la formazione dell'arco melodico nel volgere della parabola espressiva. Elementi molteplici concorrono, in musica, allo sviluppo della frase; elementi talvolta ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] -tipo, cioè quella diatonica, nella musica modale la finale di una scala di sette suoni, e quindi la conclusione di una melodia, può cadere su ciascuno dei sette gradi della scala diatonica; ed era questo punto d'arrivo finale che distingueva un modo ...
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Diplomatico e poeta svedese (Anjala 1731 - Stoccolma 1785). Rappresentante di Gustavo III a Parigi (1766-83), fu poi suo ministro degli Esteri. A Parigi conobbe Marmontel, Voltaire e d'Alembert. La sua [...] Se nel Sommarkväde ("Canto d'estate", 1756) si mostra ancora epigono del Pope e del Thompson, nell'idillio pastorale Atis och Camilla (1761) e nel classicistico "conte" Daphne (1762) riesce a dare più persuasiva espressione al suo melodico edonismo. ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).