È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] sensuale delle parole prese in sé e per sé, amate e cantate per la loro rarità storica e per la loro melodia. Più fonda è l'ispirazione poetica nella Figlia di Iorio, in cui ritorna l'Abruzzo mistico, lussurioso, superstizioso, cupo, delle novelle ...
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STUDIO
Gastone ROSSI-DORIA
Musica. - Questa voce corrisponde non già a una forma (quale, p. es., la Sonata e il Rondò, ecc.) ma a un genere: il didattico. Vi potrebbe così trovar luogo qualsiasi pagina [...] di figurazionì è l'ampio studio:
Tra i secondi si veda, p. es., lo studio in re maggiore:
Questa pagina, la cui nobile sostenutezza melodica (costruita ad Aria: A-B-A′ con coda) può far pensare oltre che al Clementi, anche al Gluck o allo Spontini, è ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] Piccinni, piovuto a Parigi dietro chiamata di un gruppo capeggiato dal C., sostenitore del dramma metastasiano, eminentemente melodico e cantabile, contro la tradizione del Lulli e del Rameau. Accanto all'ambasciatore napoletano erano schierati il d ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] ), due lavori del tutto differenti sia per ispirazione sia per carattere.
Il primo si ricollega alla grande tradizione vocale-melodica del Pergolesi. Nel canto accorato si riversa il dolore della Vergine: non vi è grandiosità, ma umana mestizia, e ...
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CAROSONE, Renato
Giorgio Ruberti
Nacque a Napoli il 3 gennaio 1920, primogenito di Antonio Carusone (il cognome della famiglia variava per errori anagrafici) e Carolina Daino. Il padre, impiegato al [...] usato da Carosone per la moglie.
Se Maruzzella rientrava nel solco della canzone napoletana classica, in particolare per lo stile melodico, più innovative furono le canzoni scritte di lì a poco sui testi del concittadino Nisa, nome d’arte di ...
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CIFRA, Antonio
Giancarlo Rostirolla
Nacque probabilmente a Roma nel 1584 circa, da Costanzo e da una certa Claudia (non si conosce l'atto di battesimo, ma nei frontespizi delle sue opere a stampa egli [...] voci, costruito su un basso continuo, che impiegava nelle voci superiori, ma specialmente al basso, temi tratti da note melodie popolaresche, come L'aria di Ruggero, L'aria di romanesca, Gazella, Fra' Iacopino, ecc. utilizzati spesso sotto forma di ...
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FUMAGALLI
Bianca Maria Antolini
Famiglia di pianisti e compositori, attivi nel sec. XIX.
Disma. - Nato a Inzago, nel Milanese, da Carlo e da Carolina Consonni l'8 sett. 1826, studiò nella città natale [...] di poeti e letterati francesi (A. de Lamartine, V. Hugo, J. Méry), i brani dell'Op. 100 spaziano dal genere melodico (Souvenir, Berceuse, A une fleur!) al fantastico (Danse des fantômes, La roche du diable), dal sentimentale (Solitude, Pourquoi-je ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] già presente in Condillac, per il quale il linguaggio, prima di diventare parola istituita, era essenzialmente gestuale, melodico, cantato. Una volta che si è stabilito il linguaggio verbale convenzionale, questi sistemi espressivi si sono conservati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Italia, come la Francia, conosce all’inizio del Trecento una straordinaria fioritura [...] destinate alla danza, di carattere lirico e con una melodia molto articolata
Le testimonianze manoscritte rivelano che la ballata distaccarsi da quanto precede sia per l’estensione più acuta della melodia sia per il cambio di tempo.
Nove sono le cacce ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] dalle voci degli angeli e dalle preghiere dei penitenti; in questi episodi il verbo u. serve da trama a unire il tessuto melodico dei canti: ‛ Te Deum laudamus ' mi parea / udire in voce mista al dolce suono (IX 141); Ed ecco piangere e cantar s ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).