GARDI, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia intorno al 1760; sconosciuta è la sua formazione musicale, avvenuta presumibilmente nella sua città, ove fu attivo come insegnante di coro presso l'Ospizio [...] oltre che ai personaggi, è affidato agli strumenti in cui i personaggi stessi si identificano. Sotto il profilo melodico vanno segnalate alcune arie d'intonazione elegiaca affidate in particolare al personaggio di donna Isabella, in cui si ritrovano ...
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DENZA, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) il 23 febbr. 1846 da Giuseppe e da Giuseppa Savora.
Appena sedicenne, entrò quale allievo interno nel conservatorio "S. Pietro [...] (Napoli s. d.).
La fama del D. è legata soprattutto a Funiculì funiculà, che per la sua gaia e orecchiabilissima struttura melodico-ritmica fu destinata ad una popolarità senza limiti di spazio e di tempo e, intesa tra l'altro quale genuino canto ...
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LA ROTELLA, Pasquale
Alberto Fassone
Nato il 26 febbr. 1880 a Bitonto da Vito e da Bibiana Ambrosi, fu ammesso all'età di otto anni al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove studiò flauto [...] echi pucciniani, evidente nel linguaggio armonico, che costituisce il limite estetico dell'opera. Nell'opera prevale un declamato melodico continuo che rievoca ancora una volta il "recitativo lirico" pucciniano, un mezzo espressivo che il L. pone al ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] a Wittenberg; citiamo Ein feste Burg ist unser Gott, Aus tiefer Not schrei ich zu Dir, Vom Himmel hoch da komm ich her, melodie senza le quali non sarebbero potute nascere le cantate, le Passioni né le fantasie per organo di Bach. Lutero, il quale a ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] pianistici trova un po' a tastoni aggregazioni di note che diventeranno ben presto d'uso corrente; infine Debussy scrive le sue mirabili melodie su poesie di Verlaine, il suo quartetto, il Prélude à l'Après-midi d'un Faune, e rinnova il genere della ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] sfibra in certi capitoli per culminare negli ultimi, dove l'umanità del protagonista si rivela in tutta la sua ricchezza, e la melodia triste dei momenti più ispirati del V. si fonde con un realismo maschio. L'oscillazione fra i due toni e la leggera ...
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. È la più grave delle voci umane e si distingue in due gradazioni: quella di basso-cantante e quella di basso-profondo, rispettivamente con le estensioni seguenti:
Questa voce ha in tutta l'estensione [...] Albertino: v. alberti, domenico.
Basso ostinato (fr. basse contrainte). - È il ripetersi d'una stessa frase o periodo melodico nella parte più grave d'un pezzo, mentre al disopra si svolgono contrappunti, o comunque elaborazioni sempre diverse. Il ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] 1981), mentre in inglese è l’altezza tonale. In quest’ultimo caso si parla di accento tonale o musicale (➔ accento melodico), per l’italiano di accento dinamico o intensivo.
La posizione dell’accento sulla parola può essere libera o fissa. La ...
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RASI, Francesco
Andrea Garavaglia
RASI (Raso, Rasio, Rassi, Rasius), Francesco. – Nacque ad Arezzo il 14 maggio 1574 da genitori di nobile discendenza, Anna Ricoveri e Ascanio Rasi, e fu battezzato [...] e l’altra sillabica, attestino rispettivamente i ‘passaggi’ effettivamente eseguiti da Rasi nelle recite mantovane e lo ‘scheletro’ melodico che ciascun cantante avrebbe poi potuto fiorire a suo modo (l’ipotesi, formulata da Lorenzo Bianconi, è ...
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LOTTI, Antonio
Carlida Steffan
Figlio di Matteo e di Marina Gasparin, nacque a Venezia il 5 genn. 1667, nella parrocchia di S. Marina, dove fu battezzato venti giorni più tardi con il nome di Antonio [...] dimostra lavoro più ambizioso e di maggiori proporzioni, con generoso impiego di arie con il da capo e momenti di forte pregnanza melodica, come il duetto tra Ester e Assuero nella seconda parte (cfr. D. Arnold - E. Arnold, pp. 28 s.).
Nei primi due ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).