PAGLIARDI, Giovanni Maria
Andrea Garavaglia
PAGLIARDI (Palliardi, Paliardi), Giovanni Maria (Gianmaria). – Nacque a Genova, nel 1637, da Giovanni Francesco, come si ricava dal registro dei morti della [...] la curiosità» degli spettatori, e il procedimento della «cavata», che consente al musicista di conferire un maggior risalto melodico a «qualche affetto nel recitativo» (Kirkendale, 1993, pp. 424-426; Rosand, 2013, pp. 699 s.).
Nel novembre 1680 ...
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EREDIA (d'Eredia, d'Heredia), Luigi
Rosario Contarino
Poeta e letterato palermitano, nacque nella seconda metà del sec. XVI da nobile famiglia.
Compì studi giuridici, grazie ai quali poté ricoprire [...] 387 s.).
Ma questi versi alludono soprattutto alla vocazione lirica dell'E., che fu poeta d'amore, con una forte inclinazione al melodico e al patetico. La sua produzione, tuttavia, è rimasta a lungo in gran parte inedita; e solo nel 1875 S. Salomone ...
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BARTOLOMEO il Giovane, santo
Salvatore Impellizzeri
Nacque nei primi anni del penultimo decennio del sec. X, probabilmente nel 981; nella regione calabrese, secondo la Vita più antica scritta da un [...] tardo encomio, sia il sinassario, come anche inni scritti in suo onore, sono concordi nel ricordare e celebrare l'attività melodico-innografica di Bartolomeo. L'edizíone degli inni sacri di B. dovuta al Giovanelli (1956) presenta 54 inni tra canoni ...
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PASQUINI, Ercole
Paul R. Kenyon
PASQUINI, Ercole. – Organista e compositore, nato presumibilmente a Ferrara, probabilmente nel quinto decennio del XVI secolo. Non sono noti i nomi dei genitori.
A detta [...] , e per l’altro prefigurano Frescobaldi. Tra le toccate, tre sono di «durezze»; e una di esse sfrutta l’intervallo melodico della seconda aumentata.
Le canzone esibiscono un’elevata maestria contrappuntistica. Il soggetto d’una di esse è un semplice ...
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NICOLA da Capua
Carla Vivarelli
NICOLA da Capua (Nicolaus de Capua). – Teorico e compositore, nacque a Capua presumibilmente intorno al 1390, considerando che nel 1415 aveva già compiuto il suo iter [...] esacordi; i tre tipi di esacordo (proprietà) e il passaggio dall'uno all'altro (mutazioni) nell'esecuzione di una melodia; gli intervalli; i modi – ricondotti dal teorico anche alla polifonia profana («nota quod omnis cantus tam ecclesiasticus quam ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Django Reinhardt, chitarrista zigano attivo tra gli anni Trenta e i primi anni Cinquanta, [...] , a sua volta anche buon pianista, è altrettanto spregiudicato. Il fraseggio è acrobatico, ritmicamente più continuo, l’invenzione melodica più astratta, meno lirica, l’articolazione delle note più regolare. Non a caso nelle ballad – di regola prese ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] di un canto attraverso l'aggiunta di nuove parole o note; una sequenza è l'aggiunta di parole ai lunghi melismi, cioè alle lunghe melodie dell'Alleluya.
Ma nel Medioevo non vi era solo musica sacra: sorse infatti tra l'11° e il 13° secolo un canto ...
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Nuovo Cinema Paradiso
Andrea Maioli
(Italia/Francia 1988, colore, 123m); regia: Giuseppe Tornatore; produzione: Franco Cristaldi per Cristaldifilm/ Les Films Ariane; sceneggiatura: Giuseppe Tornatore; [...] Gullotta a Enzo Cannavale, da Nino Terzo a Leopoldo Trieste fino a Tano Cimarosa), e che approda in crescendo melodico e melodrammatico a un finale emotivamente irresistibile: Salvatore adulto, uomo di successo ma sconfitto dai ricordi del passato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto daStoria della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
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Agli albori della musicologia italiana uno dei primi e più sensibili studiosi del [...] è la libera invenzione a ispirare Palestrina, quando, senza attingere a modelli precedenti, egli si avvale di un soggetto melodico totalmente originale (sempre posto nel tenor) e vi elabora l’intera composizione. È il caso della celebre Missa Papae ...
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FERRO, Pietro
Carla Di Lena
Nacque a Messina il 29 giugno 1903 da Giuseppe e Matilde Zirilli. Iniziò gli studi musicali al conservatorio "V. Bellini" di Palermo con A. Favara e si trasferì in seguito [...] stagioni e l'atmosfera favolistica del mito vengono espressi attraverso un linguaggio musicale arcaizzante che fa largo uso di melodie modali e di procedimenti armonici pluritonali. Ancora legati al mito di Persefone sono la Danza di offerta a Cerere ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).