ODINGTON, Walter (anche Odjnton, Gualterius Eveshamensis)
Giusto Zampieri
Monaco del convento dei benedettini di Evesham, nella contea di Worcester in Inghilterra, che scrisse di musica. S'ignora la [...] che trattarono di musica non avessero considerato quali consonanze le terze. Si vagliavano gl'intervalli nel senso "orizzontale" (melodico, non armonico) e in relazione, anzitutto, con il canto gregoriano. L'O. riprese la valutazione delle terze ...
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house music
<hàus mi̯ùusik> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Genere musicale nato negli Stati Uniti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso; particolarmente [...] come il nu jazz (esempio di crossover tra jazz, funky e h. m.) e la eurodance (specifica sintesi tra h. m., cantato melodico e musica rap nata negli anni Novanta e particolarmente diffusa in Europa). La h. m. è dunque tra i principali generi musicali ...
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GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] parte terza si trovano gagliarde, forma di danza in cui a detta del Fano si manifesta una uniformità nell'andamento melodico e armonico e "tale uniformità diventa, a lungo andare monotona […]" (La camerata fiorentina, pp. LXI s.). La seconda edizione ...
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Crosby, Bing (propr. Harry Lillis)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, nato a Tacoma (Washington) il 3 maggio 1903 e morto a Madrid il 14 ottobre 1977. Fu tra i primi popular [...] Trenta come cantante di nightclub e radiofonico. Dopo iniziali contatti con il jazz si convertì ben presto al genere melodico, raggiungendo una larga popolarità: il suo stile rilassato rappresentò infatti sotto molti aspetti la proposta giusta per un ...
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Pittore (Firenze 1444 o 1445 - ivi 1510). Scolaro di Filippo Lippi, non fu insensibile al gusto della modellazione caro al Pollaiolo, come si può notare dalla sua prima opera datata: la Fortezza (1470) [...] Castigo del fuoco celeste. Ivi il B. collega più rapidamente gli episodî, dà slancio alle forme, ora con ritmo melodico d'incomparabile grazia, ora con drammatico ritmo di vorticose curve. Al periodo 1480-90 appartengono altre importanti opere del B ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Quattrocento la musica compie un’importante trasformazione, [...] è investito da un’aria nuova, tanto nel mottetto, grazie all’impiego di un fraseggio più scorrevole e melodico, anche se ancora prevalentemente fondato sulla tecnica dell’isoritmia, quanto nelle messe polifoniche, per l’affermarsi del principio ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] cui erano state in un primo tempo concepite; in secondo luogo, perché l'apertura verso una nuova maniera d'intendere la melodia risente qui di un certo sforzo, e appare più intuita che chiaramente espressa.
Tornato a Milano da Venezia, il B., come ...
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DE BARBERI D'AMICO, Carmelo
Teresa Maria Gialdroni
Nacque a Palermo il 7 nov. 1863 da Francesco Paolo e da Anna Chilardi. Studiò dapprima privatamente contrabbasso (con il padre, docente presso il conservatorio [...] di "mantenere vive le relazioni" fra gli intellettuali aderenti all'ordine, c'era anche la difesa di uno stile melodico italiano basato su una pretesa naturalezza del canto. A tale fine l'associazione bandì annuali concorsi per canzoni siciliane.
Nel ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] dal solo Canzoniere R (Parigi, Bibl. Nat. franç. 22543) a f. 6v; nel medesimo codice, a f. 40r, si trova la stessa melodia adattata al celebre ‛ enueg ' del Monaco di Montaudon, Fort m'enoja, so auzes dire (Pillet 305, 10). È il caso di avvertire che ...
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PESENTI, Martino
Paolo Cecchi
PESENTI, Martino. – Figlio di Giacomo, nacque presumibilmente attorno al 1595 a Venezia.
Nel ritratto calcografico che correda i Capricci Stravaganti del 1647, inciso da [...] pervenuti (II, 1633; III, 1636) Pesenti sfrutta un vasto spettro di soluzioni retorico-espressive e formali, dal ductus melodico scorrevole e versatile delle più semplici arie strofiche (spesso bipartite, con una prima sezione di stile recitativo e ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).