BUONOMO, Ambrogio
Ada Zapperi
Attore napoletano, nacque in data imprecisata nella seconda metà del sec. XVI. Secondo un documento citato dal Croce, era già attivo sulle scene napoletane verso il 1589, [...] in altro teatro napoletano, la Stanza di San Giovanni dei Fiorentini, dove lo chiamò il comico portoghese Antonio de Melo. Negli anni 1620 e 1621 restò ancora nel teatro dei Fiorentini, tenuto successivamente da due compagnie spagnole dirette, la ...
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Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] est finie (1966); Providence (1977); Mon oncle d'Amérique (1980; Gran premio speciale a Cannes); L'amour à mort (1984); Mélo (1986); Smoking/No smoking (1993); On connaît la chanson (Parole, parole, parole..., 1997); Pas sur la bouche (2003); Coeurs ...
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ATENOLFO
Tommaso Leccisotti
Figlio di Pandolfo II, principe di Benevento, nella sua infanzia era stato preso da Ottone II quale ostaggio e custodito in un monastero trgnsalpino. Ne fuggì travestito [...] giugno del 1021 la donazione ai Cassinesi dei beni di un Maraldo ribelle in Trani. Dopo la vittoria bizantina su Melo, A. sfruttò la situazione assoldando parte dei mercenari normanni ormai liberi da impegno, e servendosene per combattere ì conti di ...
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Regista e sceneggiatore cinematografico spagnolo (n. Calzada de Calatrava, Mancia, 1949, secondo altre fonti 1951). Al gusto per la provocazione e la trasgressione che ha caratterizzato le sue prime opere [...] di A. si è cominciata ad avvertire in modo sensibile nella ricostruzione sempre più personalizzata delle forme del genere mélo che si mescolano con quelle del giallo erotico (Átame, 1990), del comico-grottesco (Tacones lejanos, Tacchi a spillo, 1991 ...
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DURAZZO, Giovanni Battista
Carlo Bitossi
Nacque a Genova verso il 1565 da Vincenzo di Giovanni (uno dei fratelli di Giacomo, il primo doge della famiglia, 1573-75; Pietro Durazzo, il secondo doge, 1619-21, [...] sfondo agli sforzi del Pallavicino e del partito dei "giovani". Il D. era stato qualificato alcuni anni prima dal de Melo in un elenco come "repubblichista", cioè sostenitore degli interessi della Repubblica, e in un altro elenco come "bien afecto a ...
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CANTELMO, Andrea
Agostino Lauro
Nacque in Pettorano (Aquila), feudo di famiglia, il 2 agosto del 1598 (o 1599, Mss. L. Serra) da Fabrizio, duca di Popoli, e da Laura d'Evoli. Compiuti gli studi nel [...] seguenti il C. fu in costante disaccordo con la conduzione della guerra sostenuta dal nuovo governatore delle Fiandre, Francisco de Melo, che del resto esprimeva le direttive dello stesso conte-duca de Olivares. Così nel 1643 una sua offensiva sul ...
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GUGLIELMO Appulo
Francesco Panarelli
Le notizie biografiche riguardanti G. sono di una scarsità disarmante: i rari e non sempre chiari accenni provengono dalla sua unica opera nota: Gesta Roberti Wiscardi.
Per [...] e 1018, sino alla disfatta di Canne, la cui responsabilità viene di fatto scaricata da G. sulle spalle di Melo. Privi di una guida i cavalieri superstiti si ritirano in Campania, dove trovano terreno propizio inserendosi come mercenari-alleati dei ...
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O'Neal, Ryan (propr. Patrick Ryan)
Lulli Bertini
Attore statunitense, nato a Los Angeles il 20 aprile 1941. Con un viso da bravo ragazzo, capelli biondi e ricci, e un fisico atletico, ha quasi sempre [...] Edwards, iniziò la sua collaborazione con Peter Bogdanovich che lo notò nel film di Hiller e, pur non essendogli piaciuto il mélo, apprezzò molto le doti attoriali di O'N., dandogli modo di manifestarle pienamente in What's up, Doc? (1972; Ma papà ...
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Whale, James
Marco Pistoia
Regista teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Dudley il 22 luglio 1889 e morto a Hollywood il 29 maggio 1957. Fu un regista colto e raffinato, [...] il quale stabilì rapidamente uno stretto e fecondo sodalizio professionale. Girò Waterloo bridge (1931; La donna che non si deve amare), mélo tratto dal dramma di R.E. Sherwood, ma a metterlo in luce fu Frankenstein, la più celebre e la migliore fra ...
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Shamroy, Leon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, di origine russa, nato a New York il 16 luglio 1901 e morto a Los Angeles il 7 luglio 1974. Nel bianco e nero contese a Lee Garmes [...] (1935; Mondi privati), usò per la prima volta uno zoom, all'epoca quasi sconosciuto. Nel 1936 collaborò alla regia di un mélo 'politico' di Ben Hecht e Charles MacArthur, Soak the rich, senza essere accreditato. Nel 1938 illuminò Janet Gaynor in The ...
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melo-1
mèlo-1 [dal gr. μέλος (v. melos), in composizione μελο-]. – Primo elemento di composti dotti derivati dal greco (come melopea), o formati modernamente (come melodramma), col sign. di «canto, musica, melodia»; è presente anche nella...
melo-2
mèlo-2 e -melo [dal gr. μέλος «membro»]. – Primo e secondo elemento di parole composte della terminologia medica (come meloreostosi, melagra, cefalomelo, ecc.), col sign. di «membro, arto». Come secondo elemento, è atono (per es., macròmelo).