(gr. Μελικήρτης) Mitico figlio di Atamante, re dei Mini in Orcomeno, e di Ino. Secondo la versione del mito più comune, fu gettato nell’acqua bollente dal padre o dalla madre impazziti. Poi Ino, rinsavita lo trasse fuori e si gettò con lui in mare; fu trasformata nella divinità marina Ino-Leucotea, mentre M. divenne Palemone (Portunus per i Romani), dio propizio ai naviganti ...
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(gr. Λευκοϑέα) Nome («la dea bianca») di Ino dopo che fu assunta con il figlio Melicerte fra le divinità marine. Nell’Odissea offre a Ulisse, sbattuto dalla tempesta, il suo cinto, grazie al quale l’eroe [...] può approdare alla terra dei Feaci. Il suo culto, fiorente a Corinto e nella zona dell’Istmo, si diffuse ovunque e anche in Italia: qui L. si sovrappose alla Mater Matuta latina ed ebbe un tempio nel Foro ...
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(gr. ᾿Αϑάμας) Eroe della mitologia greca, localizzato in Tessaglia e in Beozia. Figlio di Eolo, re di Orcomeno in Beozia, generò Frisso ed Elle con Nefele, che poi ripudiò. Quindi ebbe Learco e Melicerte [...] Colchide, mentre Elle cadde nel mare, da lei detto Ellesponto. Reso demente da Era, gelosa perché Ino aveva allevato Dioniso, A. uccise il proprio figlio Learco, credendolo una fiera, e perseguitò Ino e Melicerte costringendoli a gettarsi in mare. ...
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Poeta e drammaturgo (Périgueux 1677 - castello d'Antoniat, Dordogne, 1758). Fra le sue tragedie sono da ricordare Adherbal (1694) il cui titolo l'autore cambiò in seguito con quello di Iugurtha; Oreste [...] et Pylade (1697); Méléagre (1699); Alceste (1703); Ino et Mélicerte (1709); Sofonisbe (1716). Entrato a corte come "maître d'hôtel" della duchessa d'Orléans poi coinvolto in un complotto e caduto in disgrazia, lanciò contro il reggente, duca d' ...
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(gr. ᾽Ινώ) Mitica figlia di Cadmo e di Armonia e moglie del re tebano Atamante; perseguitò i figli che questi aveva avuto da Nefele: Elle e Frisso. Per vendetta di Era, adirata per l’ospitalità concessa [...] scambiò il figlio Learco per un cervo e l’uccise. Presa dalla stessa follia, I. si gettò con l’altro figlio Melicerte in mare, dove furono trasformati lei nella dea Leucotea e il figlio nel dio Palemone (con cui i Romani identificavano Portuno). ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] e la comédie-ballet, che riuscivano assai gradite al re, e nelle quali sembrava egli stesso cercare una distrazione: Mélicerte, comédie pastorale héroïque e Le Sicilien ou l'amour peintre (1666-67), l'elegante e spiritoso Amphitryon (1668). George ...
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