BORRI, Pasquale
Daniela Ricci Albani
Nato a Milano nel 1820, fu tra i migliori allievi di C. Blasis, di cui seguì i corsi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, secondo la testimonianza del Regli [...] negli elenchi quinquennali degli iscritti alla scuola di danza milanese. Esordì nel teatro scaligero il 29 maggio 1838 nel ballo Meleagro,ossia la vendetta di Diana di A. Monticini e sulle stesse scene danzò come solista fino al 1842, interpretando ...
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GRATAROLO (Grattarolo), Bongianni
Paola Cosentino
Nacque a Salò intorno al 1530, stando all'ipotesi formulata dallo Zaniboni. Con il titolo di socio protettore, fece parte della locale accademia letteraria, [...] endecasillabi sciolti. Agli anni giovanili risale l'Altea (Venezia, F. Marcolini, 1556), in versi sdruccioli, sul mito di Meleagro tratto dalle Metamorfosi di Ovidio.
L'opera è incentrata sulla figura di Altea, che, rispetto agli altri personaggi del ...
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Pittore greco (480 a. C. circa) della scuola ionica. Usò colori semplici, cioè pur sempre le quattro antiche tinte (nera, rossa, bianca e gialla); ma gli si ascrivono effetti nuovi. In lui si lodava soprattutto [...] suoi disegni su tavole e su pergamena e quadri, alcuni dei quali a Roma (uno di piccole dimensioni, con Atalanta e Meleagro, era presso l'imperatore Tiberio). Riflessi del suo Filottete si sono visti nella coppa di Hoby, a Copenaghen, e gli influssi ...
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Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] per ancora circa 1600 versi. Il più bello tra gli epinici è forse il 5º, A Ierone, in cui B. canta il mito di Meleagro che nell'Ade narra a Eracle la sua triste sorte. Il ditirambo Teseo, unico esempio del genere, è un dialogo lirico fra il coro e ...
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FUSCONI, Francesco
Dagmar Von Wille
Oriundo di Norcia, nacque probabilmente negli ultimi decenni del XV secolo; non abbiamo notizie relative agli anni e al luogo dei suoi studi. In quanto scrittore [...] rimase a palazzo Pichini fino al 1772, quando Clemente XIV la acquistò per il Vaticano. La statua oggi è nota come Meleagro del Belvedere.
Nella movimentata vita del F. sono degni di menzione ben due attentati alla sua persona: il primo (del quale ...
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ANGELINI, Giuseppe
Mario Pepe
Nato a Roma nel 1742, secondo documenti degli archivi della Royal Academy di Londra, citati da R. Gunnis, mentre comunemente è detto nato il 15 febbr. 1735. Dopo avere [...] , al quale inviò numerose opere, tra le quali Apollo con la Musa Erato, Plutone trascina Proserpina, Mercurio, la Favola di Meleagro. Fu anche a Parigi e a Napoli, ma la sua successiva attività si svolse prevalentemente a Roma dove, più tardi, da ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] incavate, dalla struttura quadrata del volto, e da numerose altre notazioni patetiche. Questo stesso stile si riscontra in una figura di Meleagro fusa in bronzo da S. tra il 345 e il 340, di cui possediamo varie repliche, tra le quali le migliori ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] ,10 apr. 1705; La morte vinta sul Calvario, 2 apr. 1706; La Flora, serenata con arie di Giuseppe I, 21 apr. 1706; Il Meleagro,16 ag. 1706, con ouverture di Fux; rappresentato ancora a Brescia nel Teatro dell'Accademia nel 1710 e nel carnevale 1718 a ...
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PEPOLI, Alessandro Ercole
Sabrina Minuzzi
PEPOLI, Alessandro Ercole. – Nacque a Venezia, in contrà San Vidal, il 1° ottobre 1757 dal conte e senatore bolognese Cornelio e dalla nobile veneziana Marina [...] e Clori) e poi una fitta produzione di drammi. Sperimentò il ballo pantomimico (Ati e Cibele, 1789), la tragedia per musica (Il Meleagro, 1789; La morte di Ercole, 1790; La Virginia, di cui curò la messa in scena nel 1793), il dramma giocoso (Il ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] Girolamo da Castello (Var., III), al quale inviava da rivedere i primi due libri del poema sulla morte di Meleagro, mentre attendeva alla composizione del terzo, e quella al Pisanello ("ad Pisanum pictorem ingeniosum et optimum", Var., VIII), che ...
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calidonio
calidònio agg. [dal lat. Calydonius, gr. Καλυδώνιος]. – Di Calidóne, antica città greca nell’Etolia, che dominava l’accesso al golfo di Corinto. Cinghiale c., il cinghiale mandato da Artemide a infestare le terre di Eneo signore...
invadere
invàdere v. tr. [dal lat. invadĕre, comp. di in-1 e vadĕre «andare»] (pass. rem. invaṡi, invadésti, ecc.; part. pass. invaṡo). – 1. Entrare con impeto, con violenza, con la forza delle armi in un territorio, per occupare, depredare,...