Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell'univ. di Padova. Dal suo maestro, l'abate G. Toaldo, egli aveva avuto le prime indicazioni ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] una rinunzia "alla pretesa purezza della lingua italiana", e con maggiore temperanza d'idee e d'intenti da MelchiorreCesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue; ma quelli e questo imbevuti di razionalismo e contrattualismo francese, e quindi ...
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Foscolo, Ugo
Silvia Zoppi Garampi
L'eroe romantico "bello di fama e di sventura"
Fin dalla giovinezza, Foscolo è poeta e scrittore pienamente calato nelle vicende storiche del suo tempo. Ai primi entusiasmi [...] a frequentare i salotti delle nobildonne veneziane, dove incontra alcuni letterati dell'epoca come Ippolito Pindemonte e MelchiorreCesarotti. Soprattutto predilige il salotto di Isabella Teotochi Albrizzi, che sarà la sua prima musa ispiratrice. A ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] nel 1825 (ancora da Bettoni).
Sulla base di versioni italiane e latine, soprattutto di quelle letterali in prosa italiana di MelchiorreCesarotti e in prosa latina di Samuel Clarke, Monti si avvalse non passivamente, per la prima e soprattutto per la ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] restava dell’antico milieu culturale della Serenissima (ne facevano parte Bartolomeo Bevilacqua, Ubaldo Bregolini, MelchiorreCesarotti, Matteo Dandolo, Carlo Gozzi, Carlo Antonio Marin, Jacopo Morelli, Ippolito Pindemonte); milieu già bastantemente ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] si ritrova nelle relazioni e negli studi dei missionari, e ve n’è un cenno persino in un filosofo razionalista come ➔ MelchiorreCesarotti, che fa riferimento alla lingua degli indiani d’America, divisa in modo tale da non costituire la lingua di un ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] un'altra nel 1785 a Firenze) per i tipi di Carlo Giorgi. Tra queste risaltano l'Umanità, dedicata a MelchiorreCesarotti, e il Fanatismo, dedicata a Vittorio Alfieri, che affettuosamente aveva definito il F. l'"Orazio etrusco". Tradusse nel frattempo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] si concentrano su riflessioni linguistico-filosofiche più che pratiche (il Saggio sulla filosofia delle lingue di ➔ MelchiorreCesarotti è la massima espressione di questa tendenza). In un simile contesto, l’ortografia è raramente considerata ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] erano basate sul gusto (in tali casi «non si può […] val quanto: non mi piace»). Alla fine del Settecento ➔ MelchiorreCesarotti distinse gli errori contro le parti logico-grammaticali della lingua, che vanno assolutamente evitati, e gli errori «di ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] nella questione della lingua, estranea al radicalismo un po’ superficiale di Verri, è senz’altro quella di ➔ MelchiorreCesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue, che si conclude con la proposta di un Consiglio nazionale della lingua da ...
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