Trotzendorf, Valentin
Pedagogista (Troitschendorf, presso Görlitz, 1490 - Liegnitz, Slesia, 1556). Nel 1518 mutò il suo cognome Friedland in quello di T., con riferimento al luogo di nascita. Fu tra [...] (protestante). Insegnante dapprima a Görlitz, si recò in seguito (1518) a Wittenberg a studiare sotto Lutero e Melantone; nel 1523 fu chiamato a dirigere la scuola di Goldberg (oggi Złotoryja, nella Slesia occid.). L’ordinamento didattico ...
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ORZECHOWSKI, Stanisław (latinamente Orichovius)
Giovanni Maver
Umanista e uomo politico "gente ruthenus, natione polonus", nato da nobile casata l'11 novembre 1513 nella regione di Przemyśl, morto verso [...] ottenne il canonicato di Przemyśl e già nel 1528 si recò all'estero: a Vienna, a Wittenberg - ove fu allievo di Melantone -, a Padova, Venezia e Roma. Qui depose le sue simpatie per il protestantesimo e divenne fervido difensore del cattolicesimo. Il ...
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MOSCOPULO, Manuele (Μανουὴλ ὁ Μοσχόπουλος)
Silvio Giuseppe Mercati
Filologo bizantino, fiorito al principio del secolo XIV. Nipote del metropolita di Creta e di Sparta Niceforo, discepolo ed amico di [...] ), che esercitò notevole influenza sulle grammatiche greche del Crisolora, del Calcondila e del Gaza sino a quella di Melantone, ed è inoltre autore di un lessico scolastico (Συλλογὴ ὀνομάτων ἀττικῶν).
Scrisse anche numerosi commentarî ad autori ...
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Incisore, orafo, pittore (Paderborn 1502 - Soest tra il 1555 e il 1561). Si distinse specialmente come raffinatissimo incisore in rame, e in particolar modo si dedicò al genere ornamentale. Seguì le forme [...] G. Pencz), risentendo anche l'influsso degli incisori italiani Marcantonio e Zoan Andrea. Tra le sue opere più note sono i ritratti di Melantone e di Lutero, dipinti dal Cranach, e una serie di incisioni (1541) ispirate alla Danza macabra di Holbein. ...
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LATIMER, Hugh
Florence M. G. Higham
Vescovo di Worcester. Nacque forse nel 1485, da un agricoltore del Leicestershire. Addottoratosi in lettere e filosofia nel 1514, prese gli ordini sacri a Lincoln [...] autorizzati a predicare in qualunque parte del paese. Nel 1524 divenne baccelliere in teologia, con una orazione diretta contro Melantone. Pur tuttavia le sue prediche erano soprattutto di argomento morale più che teologico. Nel 1525 il vescovo West ...
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GOLDSCHMID
. Andreas (1514-1559), Johannes (Breslavia 30 gennaio 1517-ivi 19 ottobre 1568), fratello del primo, e un altro Johannes (Weimar 1519-Erfurt 18 novembre 1575), più conosciuti col cognome latinizzato [...] due come seguaci di Andrea Osiandro (v., XXV, p. 662), del quale Andreas era genero, il terzo come avversario di Melantone e, soprattutto, come direttore della edizione di Jena delle opere di Lutero (1555-58), come editore di due volumi di scritti ...
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Termine usato dai cinici e dagli stoici per indicare ciò che lascia l'animo assolutamente indiffereme. Risponde all'ideale del saggio chi considera tali tutte le cose, all'infuori dell'unico bene, che [...] è opera della fede, ponendo l'aggettivo sola (caratteristico del luteranesimo) tra gli adiaphora. Nei Loci theologici Melantone giunse ad asserire che le opere, dovendo di necessità seguire la conciliazione, sono indispensabili per la salvezza ...
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Flacio, Mattia (Mattija Frankovic o Vlacic)
Flacio, Mattia
(Mattija Franković o Vlačić) Nome umanistico del riformatore e storico croato (Albona 1520-Francoforte 1575). Francescano, fu inviato a studiare [...] alla dottrina strettamente luterana della giustificazione e a quella del servo arbitrio. Per l’avversione mostratagli da F. Melantone e per le continue dispute suscitate, fu più volte espulso dalle città dove insegnava. Dalla sua passione apologetica ...
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FLACIO, Mattia, o Flacio Illirico
Alberto Pincherle
Mattia Vlacich o Francovich nacque in Albona (onde il soprannome di Illyricus aggiunto al nome latinizzato) il 3 marzo 1520. Ebbe educazione umanistica [...] 1575.
Oltre che contro gli Interim di Augusta e di Lipsia e contro quelle che gli parevano le debolezze di Melantone, egli combatté con numerosi scritti, sostenuto da una ristretta cerchia di amici, molte altre polemiche: contro gli "adiaforisti" (v ...
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Rosello, Lucio Paolo
Floriana Calitti
Nato a Padova intorno al 1485, si formò con l’umanista Niccolò Leonico Tomeo nello Studio patavino dove ebbe compagni di studio Pier Paolo Vergerio e Girolamo Muzio [...] friulana dal 1532 al 1548, aderì presto alle idee riformate; già dal 1530 manteneva scambi epistolari con Filippo Melantone. Stabilitosi a Venezia, frequentò i circoli erasmiani e fu protagonista di un’intensa attività editoriale come curatore di ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).