Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La persecuzione della stregoneria si sviluppa in una società sottoposta a rapidi cambiamenti [...] , perché Dio con il suo santo Spirito ci governi: l’uomo o è tempio di Dio o è dimora di Satana.
F. Melantone, Scritti religiosi e politici, a cura di A. Agnoletto, Torino, Claudiana, 1981
Chi è la strega?
La persecuzione delle streghe viene attuata ...
Leggi Tutto
BRANCALEONE (Brancaleoni), Giovanni Francesco
Giuliano Gliozzi
Nato a Frasso (una località a 37 chilometri da Benevento) verso il 1500 da Alessandro e Lucrezia Guarina, fu medico e professore di sapienza [...] Lunardo era di un'altra donna, Julia Insegna. Quanto ai libri proibiti, egli sostenne di avere acquistato opere di Melantone, di Erasmo e di Luciano quando queste non erano ancora proibite, e di avere avuto in seguito intenzione di disfarsene ...
Leggi Tutto
Ultimo figlio del margravio Federico, della linea dei Brandenburgo-Ansbach. Nato il 16 maggio 1491, fu avviato alla carriera ecclesiastica. Ventenne appena, i cavalieri teutonici lo elessero a loro gran [...] , contro il cattolicesimo e nell'ambito del luteranesimo. E famosa è, al riguardo, l'aspra polemica tra Melantone e Andrea Osiander, professore all'Albertina e consigliere dello stesso Alberto. Politicamente ed economicamente, il nuovo stato ebbe ...
Leggi Tutto
GRATAROLI (Gratarolo), Guglielmo
Alessandro Pastore
Nacque a Bergamo il 16 maggio 1516 da Pellegrino, di una famiglia originaria di San Giovanni Bianco in Val Brembana e trasferitasi a Bergamo nel corso [...] raccolta a Bergamo sull'indirizzo romano ove si era rifugiato lo stesso libraio servì a rievocare la scoperta dei testi di Melantone e del G., che ormai era deceduto da più di due anni. Sorte paradossale dunque, quella del G., di essere classificato ...
Leggi Tutto
Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] l’esigenza di chiarire e ordinare la sua dottrina si espresse anche nei Loci communes rerum theologicarum (1521) di F. Melantone, umanista e grecista divenuto il suo più devoto amico e stretto collaboratore. Nei dieci mesi trascorsi alla Wartburg, L ...
Leggi Tutto
ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] fuori del suo ambito naturale e, senza nominarli, critica le posizioni di Lutero e approva gli sforzi conciliatori di Melantone.
Inizialmente l'opera doveva essere pubblicata in Germania. Nel 1538 il nunzio Giovanni Morone la consegnò a Bautzen al ...
Leggi Tutto
CRIVELLI, Melchiorre
Agostino Borromeo
Nacque nel 1486, probabilmente a Milano. In quale anno, e dove, abbia vestito l'abito domenicano, quali siano stati i suoi studi e i primi incarichi ricoperti [...] 46 voci, compaiono, oltre alle opere di autori più antichi, come Hus e Wycliffe e ai primi lavori conosciuti di Lutero, Melantone ed Ecolampadio, anche il Catechismus di Calvino - e cioè, più esattamente, la Instruction et confession de foy - la cui ...
Leggi Tutto
Worms
Città della Germania, nel Land di Renania-Palatinato, sul Reno. L’antica Borbetomagus fu centro celtico; occupata nel sec. 1° a.C. dai vangioni, i romani vi eressero un castellum. Nel sec. 4° vi [...] di ricomporre lo scisma religioso all’interno dell’impero. I teologi incaricati dell’esposizione delle rispettive tesi furono Eck e Melantone.
Concordato di Worms
Concluso nel sett. del 1122 tra l’imperatore Enrico V e papa Callisto II, pose termine ...
Leggi Tutto
peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] tra intelletto e volontà, della libera scelta umana e della predestinazione divina. I teologi della Riforma (Lutero, Melantone, Calvino, Zwingli) pongono a fondamento del p. la mancanza di fede, spostando l’accento dalle opere all’interiorità ...
Leggi Tutto
SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] le più ardite tesi degli zuingliani. Quando, nel 1551, lasciò Wittenberg, aveva con sé un favorevolissimo "Testimonium" del Melantone. Da Wittenberg per Breslavia e per Praga, Lelio si reca a Cracovia, dove frequenta F. Lismanini, mandando a Calvino ...
Leggi Tutto
criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).