Teologo, filosofo e storico tedesco (Aunstetten, Augusta, 1865 - Berlino 1923). Centrale nella riflessione di T. è il rapporto tra religione e storia: egli portò la speculazione teologica sul piano storicistico, [...] al tempo stesso il carattere profano dell'appello alla ragione proprio del pensiero dei due riformatori Gerhard e Melantone (Vernunft und Offenbarung bei Johann Gerhard und Melanchthon, 1891). Nei primi anni del Novecento T. si accostò alle ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] fissa dimora nella città degli Amerbach, ma si portò con continui spostamenti a Zurigo e a Worms, dove conobbe Melantone; non trascurava di arricchire la biblioteca, ottenendo dall'Amerbach alcuni autografi di Erasmo, e dal "praeceptor Germaniae" un ...
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SOZZINI (Socini), Lelio
Mario Biagioni
SOZZINI (Socini), Lelio. – Nacque a Siena nel 1525, sesto dei tredici figli del giureconsulto Mariano il Giovane e della fiorentina Camilla Salvetti.
All’età di [...] viaggio verso la Polonia. Tra il 1557 e il 1558 fu in Germania, a Tubinga e a Worms, dove incontrò Melantone. Tornato in Svizzera, Calvino gli fornì una commendatizia per il principe Nicolaj Radziwiłł di Lituania, forse nella speranza che Sozzini ...
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Collaboratore e discepolo di Calvino, nacque il 24 giugno 1519 a Vézelay (Borgogna). A dieci anni, prima ad Orléans e poi a Bourges, fu scolaro dell'umanista Wolmar (o Wolmer), con cui Calvino aveva grande [...] ) scrisse, a giustificare il fatto, il De haereticis a civili magistrato puniendis (1554), in cui si appellava anche a Lutero, Melantone, Butzer. Il suo modo di agire verso Castallio fu inspirato da astio personale: agli attacchi di costui contro la ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] gli agostiniani e in particolare Gerolamo Negri, fece la prima conoscenza con gli scritti dei riformatori, Lutero, Zwingli, Melantone: De captivitate Babylonica, De falsa et vera religione, Loci communes. Un progetto di recarsi con amici nelle terre ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] , già assai ampliata, dell'Institutio (1539) e la risposta alla lettera del Sadoleto ai Ginevrini; conobbe, a Francoforte, Melantone; partecipò ai colloquî di Hagenau, Worms, Ratisbona (1540-41). Intanto, a Ginevra, il partito favorevole a lui e ...
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. È il complesso delle raccolte di confessioni e leggi religiose protestanti, compiute tra il 1560 e il 1580, sino a che si venne nel 1577 a una formula di concordia tra i varî dissidenti e nel 1580 al [...] 1617); 12. Corpus hassiacum, 1626.
Nel sec. XIX, si pubblicarono sotto questo titolo le opere di calvino, Melantone, Zwingli.
Bibl.: H. Heppe, Die konfessionnelle Entwickelung der altprotest. Kirche, Marburgo 1854; id., Entstehung und Fortbildung des ...
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ROMANO, Lorenzo
Luca Addante
– Siciliano, a quanto pare di Messina (Scaramella, 1995, p. 94), se ne ignora la data di nascita.
Analoga incertezza avvolge tutta la sua vita, essendo rarissime le fonti [...] più volte riediti; e «la Chronica di Giovanni Carione» (ibid.), cioè la Chronica di Iohann Carion, edita dallo stesso Melantone nel 1532 e volta in italiano nel 1548. Circolava anche l’anonimo Sommario della Sacra scrittura (Scaramella, 1995, pp. 65 ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] 1540, un'esposizione del suo sistema, De libris revolutionum Narratio prima (subito ristampata nel 1541, l'anno in cui Melantone parlò della stravaganza di un "astronomo sarmatico che muove la Terra e immobilizza il Sole"), affidandogli poi copia del ...
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Nato il 13 novembre 1504, morto il 31 marzo 1567. Successe nel 1509 al padre Guglielmo II; tennero per lui la reggenza prima gli stati e poi l'energica madre Anna di Meclemburgo; e solo nel 1518 egli prese [...] Frankenhausen (1525).
Verso la Riforma dapprima egli tenne un contegno riservato. Solo nel 1524, dopo un incontro con Melantone, che conservò con lui continui rapporti, fu conquistato alla nuova dottrina, alla quale rimase fedele tutta la vita. Col ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).