THIENE, Giulio
Giorgio Caravale
– Nacque a Vicenza il 4 novembre 1502 da Antonio. Nulla è noto per quanto riguarda la madre.
Nel 1530 compare come figura di spicco di una delle molte «congregazioni» [...] rampolli delle migliori famiglie, distribuendo riassunti di scritti di Erasmo da Rotterdam, Martino Lutero, Huldreich Zwingli, Filippo Melantone. Allievi di Morato furono, oltre a Giulio Thiene e a suo fratello Brunoro, anche Alessandro e Giulio ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] politico, umanistico e religioso, dei quali diede incisivi ritratti, da quelli dei principi sassoni a quelli di Lutero e Melantone, del card. Alberto di Brandeburgo, dell'astronomo J. Carion ecc. Il suo stile appare più composto e misurato, piegato ...
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Riformatore, nato nel 1482 a Weinsberg, allora nel Palatinato. Il nome umanistico, Oecolampadius (gr. οἷκος "casa" e λαμπάς "lampada", con probabile ricordo di Matteo, V, 15), può essere dovuto a falsa [...] . in Augusta; ivi E. passa dall'influenza prevalente di Erasmo a quella di Lutero, attraverso gli scritti e il contatto con Melantone; ma la conversione fu lenta: il 23 aprile 1520 E., con grande scandalo dei circoli luterani, entrava nel convento di ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] a credere "che non habiamo libero volere et arbitrio" e "le imagine essere soverchie della Giesia". Lesse opere di Lutero, Melantone e Calvino procurategli da due amici, anch'essi medici, e altri libri, quali le Prediche di Bernardino Ochino e Giulio ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] , a Gianfrancesco Scottoni, Giuseppe Maria Pujati ed Ugo Foscolo.
Appena venticinquenne, scrisse un commento alle opere di Melantone, Beza, ed Erasmo, autori non graditi ai superiori vallombrosani, i quali dovettero letteralmente sobbalzare vedendo l ...
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Termine filosofico usato da Aristotele per designare la realtà che ha raggiunto il più pieno grado del suo possibile sviluppo, avendo attuato totalmente la sua potenza. L'ἐντελέχεια si contrappone perciò [...] della forma, contaminando così in realtà il concetto dell'εντελέχεια con quello dell'ἐνέργεια (si rammenti la polemica di Melantone, in difesa della lezione ἐνδελέχεια, contro l'Amerbach). Nell-età moderna il concetto di entelechia rivisse per opera ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] e fu occasione di un contrasto fra Gaurico da una parte, Erasmus Reinhold (1511-1553) e Johannes Carion (1449-1537), collaboratori di Melantone, dall’altra.
La genitura di Lutero, la cui data di nascita non era certa (si sapeva che il giorno era l’11 ...
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RAVIZZA, Giovita, latinamente Rapicius
Fausto Ghisalberti
Grammatico e stilista latino del Rinascimento, nato a Chiari (Brescia) il 15 febbraio 1476, morto a Venezia il 16 agosto 1553. Fu pedagogo dapprima [...] . Ma l'opera capitale del R. sono i cinque libri De numero oratorio (Venezia 1554), nei quali, opponendosi alla sentenza negativa di Melantone, dello Strebeo e di altri circa l'utilità d'una precettistica del ritmo oratorio, il R. detta le norme per ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] si dedicò non soltanto allo studio della filosofia aristotelica, ma anche all’approfondimento degli scritti di Erasmo, di Melantone e di Lutero. Sollecitato dall’elezione di Alessandro Farnese al soglio pontificio e dalla ventilata convocazione del ...
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SADOLETO, Iacopo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Modena il 12 luglio 1477 da Giovanni, professore di diritto civile a Ferrara, e da Francesca Machiavelli; morto a Roma il 18 ottobre 1847. Avviato agli [...] 'epistola al senato e popolo di Ginevra, nell'Exhortatio ai principi e popoli di Germania, nelle lettere ai novatori, quali F. Melantone e G. Sturm, e infine nella sua attività al Concilio di Trento, dove le sue parole furono di pace e di moderazione ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).