LATOMUS, Iacobus
Joseph Engert
È il nome grecizzato sotto cui è più conosciuto Jacques Masson, teologo nato verso il 1475 a Cambron, presso Ath (Hainaut), morto a Lovanio il 29 maggio 1544. Professore [...] più forte scritto d'opposizione. Contro Erasmo difese la filosofia scolastica, contro Ecolampadio la confessione auricolare, contro Melantone il concetto cattolico della Chiesa. Fu uno dei più importanti controversisti dei tempi della Riforma.
I suoi ...
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INTERIM
Si dice, con parola latina, interim (frattanto") o ad interim l'esercizio, da parte di un sostituto temporaneo, in assenza del titolare, di una funzione specialmente di carattere pubblico.
Durante [...] famoso di Augusta nel 1548 (v. augusta). Nello stesso anno si ebbe a Lipsia il cosiddetto piccolo interim, redatto, come quello di Augusta, da Melantone, e reso obbligatorio nella Sassonia. Ma una sollevazione generale ne impedì poi l'effettuazione. ...
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Nome umanistico (lat. Matthias Flacius; detto anche Matthias Flacius Illiricus) del riformatore e storico croato Mattija Franković o Vlačić (Albona 1520 - Francoforte 1575). Francescano, fu inviato a studiare [...] del servo arbitrio (contro G. Major, contro Osiandro, contro i sinergisti). Così, per l'avversione mostratagli da Melantone e per le continue dispute intollerantemente suscitate, fu continuamente espulso dalle città dove insegnava. Dalla sua passione ...
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PREGHIERE COMUNI, Libro delle (Book of Common Prayer)
Alberto Pincherle
È il libro liturgico ufficiale della Chiesa anglicana, che corrisponde al Messale, al Breviario, al Rituale e al Pontificale cattolici, [...] del secondo Prayer Hook, del 1552, redatto per opera di una commissione presieduta dal Cranmer e in corrispondenza con Bucer, Melantone, Calvino e P. M. Vermigli. Omesse l'epiclesi, le preghiere per i morti e la comunione ai funerali, la riserva ...
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Umanista tedesco, nato a Chemnitz il 23 aprile 1516, morto a Meissen il 17 luglio 1571. Docente a Lipsia, a Chemnitz, a Freiberg, a Strasburgo; poi, dal 1546, rettore della Fürstenschule di Meissen; editore [...] , continuatore del Chronicon Saracenum et Turcicum di W. Drechsler; poeta (Poematum sacrorum libri XXV, Basilea 1567); amico di Melantone, di Johann Sturm, del Lotichius, del Rivius, di Georg Agricola, ecc. (v. G. Fabricii Epistolae, Lipsia 1845), il ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] con molti riformati e, pur non rompendo subito col cattolicesimo, si avviò lentamente alla Riforma; entrò in rapporti con Melantone, e infine (1538) partì per Francoforte sul Meno, Lovanio ed Emden, e qui riorganizzò la Chiesa riformata, secondo i ...
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SERVETO (Servet), Miguel
Delio Cantimori
Conosciuto anche sotto i nomi di Miguel de Vilanova, e Michel de Villeneuve, nacque (data più probabile) il 29 settembre 1511 a Vilanova de Sixena (Lérida); [...] venne in contatto col protestantesimo attraverso la traduzione spagnola della Bibbia dell'ebreo Cipriano de Valera e i Loci del Melantone. Da allora in poi il suo interesse per la teologia rimase sempre vivo, anche fra altri studî. A Tolosa rimase ...
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Teologo, polemista e riformatore religioso (Mantova 1501 circa - Stobnice, Polonia, 1574); fu uno dei più radicali esponenti del pensiero teologico cinquecentesco volto alla critica del dogma trinitario. [...] sostenne che Cristo era stato salvatore secondo la sua natura umana. Dovette così lasciare, anche per la polemica contro Melantone, la Germania e continuò sempre in una vita raminga, mai stanco di polemiche teologiche, nelle quali affrontò anche ...
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MAGDEBURGO Sotto il nome di Centurie di Magdeburgo è conosciuta una collezione di scritti (13 volumi in tutto), opera di protestanti tedeschi, sulla storia della chiesa, trattata per secoli; donde il nome [...] Flacius, il famoso sostenitore della tendenza rigida, entro il luteranesimo (v. flacio). Venuto a stridente contrasto con Melantone in seguito all'interimn di Augusta, il Flacius pensò, come a necessario mezzo di propaganda, anche alla ricostruzione ...
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MANELFI, Pietro (noto anche come Pietro della Marca, Pietro d'Ancona, Pietro di Monte Albotto, Pietro da San Vito, Pietro del Monte di S. Marcello)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque nel 1519 circa da [...] con fra Girolamo da Melfi). In questo frangente il M., in seguito alla meditazione sulla Sacra Scrittura, oltre che sulle annotazioni di Melantone sopra s. Matteo e su alcune opere di Lutero, tra cui il commento all'Epistola ai Galati di s. Paolo, si ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).