Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] .A.V. Riccoboni, P. Rémond de Sainte-Albine, G.E. Lessing, D. Diderot, J.-J. Rousseau), che nell’Ottocento lasciarono il posto alla trionfante (Stanislavskij). Da rilevare che altre scuole (V.E. Mejerchol′d, A.J. Tairov) hanno negato la necessità di ...
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Regista e attore russo (Irkutsk 1900 - Mosca 1967). Dopo l'esordio nella sua città, si trasferì a Mosca (1923) per perfezionarsi con Mejerchol´d. Dal 1924 inizia la sua attività nel cinema, culminata con [...] una serie di spettacoli (tra cui Aristokraty, 1935, dal romanzo di N. F. Pogodin) che coniugavano le teorie innovatrici di Mejerchol´d sullo spazio teatrale con l'idea di un teatro di massa, consono all'ideologia dello stato sovietico. Dal 1938 al ...
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("Il bagno a vapore") Commedia (1929) del poeta e autore drammatico russo V.V. Majakovskij (1893-1930), messa in scena (1930) dal regista e teorico del teatro russo V.E. Mejerchol´d (1874-1940).
Dal testo [...] sono stati tratti il film con disegni animati Banja (1962; "Il bagno") del regista russo S.I. Jutkevič e il cortometraggio Il bagno (1973) del regista italiano U. Gregoretti ...
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Regista cinematografico sovietico (Riga 1902 - Mosca 1976); attore e regista al Teatro sperimentale di stato con V. E. Mejerchol´d, entrò nel cinema come tecnico nel 1928. Tra i suoi film: Putëvka v žizn´ [...] ("Verso la vita", 1931); Grunja Kornakova (1936), primo film sovietico a colori, Soročinskaja jarmarka ("La fiera di Soročinskij", 1939 ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] questo gruppo che, prima di giungere a un metodo proprio era passato attraverso esperienze diverse, da Stanislavskij a Mejerchol'd, da Brecht ad Artaud, fu largamente influenzata dal lavoro psico-fisico di Grotowski e dalle tecniche orientali dello ...
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OCHLOPKOV, Nikolaj Pavlovič
Attore e regista russo, nato nel 1900. Esordiente col Molodoj teatr, che diresse con P. V. Cetnerovič, dopo aver presentato varî spettacoli a Irkutsk, passò a Mosca allievo [...] di Mejerchol′d. Nel 1924-30 si dedicò al cinema interpretando varie pellicole, ma nel 1930 tornò al teatro e al Realističeskij teatr di Mosca iniziò una serie di esperimenti teatrali, per ottenere una maggiore estensione della piattaforma e una ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] regista fa il cinema. Il teatro è fatto in primo luogo dall'attore" (S.M. Ejzenštejn, Appunti su Mejerchol′d e sul suo teatro, in V.E. Mejerchol′d, L'attore biomeccanico, 1993, p. 100).
Una premessa paradossale e densa di sottintesi, se si pensa che ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] , nel febbraio del 1917, alla messa in scena di Maskarad di M.J. Lermontov per la regia di V.E. Mejerchol′d: un incontro determinante sul cui significato sarebbe in seguito tornato molte volte nell'immenso corpus dei suoi Memuary (Memorie). Nel 1918 ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] il più grande uomo di teatro dell'intero Novecento, il regista Vsevolod E. Mejerchol´d. Il grottesco, così come lo definisce e lo usa Mejerchol´d, è il rapido accostamento tra situazioni opposte, comiche, sublimi, sentimentali, tragiche, ironiche. A ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] e i primi anni Cinquanta. Nel suo editoriale d'apertura Aristarco citò Cesare Zavattini e Antonio Gramsci particolare rilievo la pubblicazione di un importante articolo di Vsevolod E. Mejerchol′d (Le possibilità del cinema e i difetti del passato, nr ...
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