Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] per l'opposizione, reiterata e durissima, della censura. Non troppo diverso è il caso di Vsevolod E. Mejerchol′d, uno dei massimi interpreti della sperimentazione teatrale, il quale prima della rivoluzione aveva manifestato interesse per le autonome ...
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Losey, Joseph (propr. Joseph Walton)
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore statunitense, nato a La Crosse (Wisconsin) il 14 gennaio 1909 e morto a Londra il 22 giugno 1984. Il mondo cinematografico di [...] nel ruolo dell'investigatore Poirot. Nel 1935 si recò in Unione Sovietica, dove assorbì la lezione scenica di V.E. Mejerchol′d e quella cinematografica di Sergej M. Ejzenštejn. Fu questa temperie culturale che spinse L. a inventare forme di teatro ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] anni Dieci, il suo metodo assorbì negli anni Venti suggestioni provenienti dal campo teatrale: la biomeccanica di Vsevolod E. Mejerchol′d e gli esperimenti metroritmici di Boris A. Ferdinandov. Insieme agli allievi del Laboratorio, K., in mancanza di ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] , partecipò all'attività del Theatre of Action, del Group Theatre e del Federal Theatre, compagnie d'avanguardia agit-prop ispirate all'Ottobre teatrale di V.E. Mejerchol′d e ai metodi di K.S. Stanislavski. È un teatro che tenta di liberarsi dalla ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] questo gruppo che, prima di giungere a un metodo proprio era passato attraverso esperienze diverse, da Stanislavskij a Mejerchol'd, da Brecht ad Artaud, fu largamente influenzata dal lavoro psico-fisico di Grotowski e dalle tecniche orientali dello ...
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OCHLOPKOV, Nikolaj Pavlovič
Attore e regista russo, nato nel 1900. Esordiente col Molodoj teatr, che diresse con P. V. Cetnerovič, dopo aver presentato varî spettacoli a Irkutsk, passò a Mosca allievo [...] di Mejerchol′d. Nel 1924-30 si dedicò al cinema interpretando varie pellicole, ma nel 1930 tornò al teatro e al Realističeskij teatr di Mosca iniziò una serie di esperimenti teatrali, per ottenere una maggiore estensione della piattaforma e una ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] regista fa il cinema. Il teatro è fatto in primo luogo dall'attore" (S.M. Ejzenštejn, Appunti su Mejerchol′d e sul suo teatro, in V.E. Mejerchol′d, L'attore biomeccanico, 1993, p. 100).
Una premessa paradossale e densa di sottintesi, se si pensa che ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] , nel febbraio del 1917, alla messa in scena di Maskarad di M.J. Lermontov per la regia di V.E. Mejerchol′d: un incontro determinante sul cui significato sarebbe in seguito tornato molte volte nell'immenso corpus dei suoi Memuary (Memorie). Nel 1918 ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] il più grande uomo di teatro dell'intero Novecento, il regista Vsevolod E. Mejerchol´d. Il grottesco, così come lo definisce e lo usa Mejerchol´d, è il rapido accostamento tra situazioni opposte, comiche, sublimi, sentimentali, tragiche, ironiche. A ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] e i primi anni Cinquanta. Nel suo editoriale d'apertura Aristarco citò Cesare Zavattini e Antonio Gramsci particolare rilievo la pubblicazione di un importante articolo di Vsevolod E. Mejerchol′d (Le possibilità del cinema e i difetti del passato, nr ...
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