Poeta tedesco (secc. 12º-13º), di nobile famiglia; dapprima "ministeriale" di Federico Barbarossa, fu poi alla corte del margravio Dietrich di Meissen. In un documento, verosimilmente nel 1217, è detto [...] miles emeritus. Aperto agli influssi dei trovatori provenzali è, dopo Walther von der Vogelweide, il più originale rappresentante dei Minnesänger. La stilizzazione dell'amore cortese non è per lui pura ...
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Disegnatore e incisore (Dresda 1768 - ivi 1837). Eseguì soprattutto vedute e paesaggi, illustrazioni per libri di viaggi, disegni per le porcellane di Meissen. n Suo figlio Moritz (Dresda 1818 - ivi 1866) [...] fu anch'egli disegnatore e litografo, e operò sempre a Dresda ...
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SCHLEGEL, Johann Adolf
Maryla Falk
Scrittore tedesco, padre di August Wilhelm (v.) e Friedrich (v.). Nato il 18 settembre 1721 a Meissen, morto a Hannover il 16 settembre 1793. Studiò a Pforta, poi [...] alla facoltà teologica di Lipsia.
Già allora collaborò con Fabeln e Erzählungen ai Bremische Beiträge. Si affermò anche come critico: soprattutto con la traduzione dello studio di Batteux, Les beaux arts ...
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WECHSELBURG
N.M. Zchomelidse
(Monasterium Cillense, Zschillen nei docc. medievali)
Cittadina della Germania, in Sassonia, a N di Chemnitz.Un documento del vescovo Gerung di Meissen risalente al 12 novembre [...] esempio di un tale impianto in ambito sassone. Un termine di confronto può essere offerto soltanto dal duomo romanico di Meissen, il cui atrio non ha tuttavia aperture laterali. L'elegante zoccolo, gli agili fusti ornati delle colonne e la varietà ...
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WEIGEL, Valentin
Delio CANTIMORI
Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio [...] di pastore a Zschopau, non se ne allontanò più. La dottrina mistica ("teofisica") che è rimasta legata al suo nome non fu conosciuta che da pochissimi iniziati, lui vivente; solo dal 1609 in poi i suoi ...
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(ted. Dresden) Città della Germania orientale (506.000 ab. nel 2007), capitale del Land della Sassonia, posta a circa 110 m s.l.m. sull’Elba. Il fiume divide il nucleo antico (Altstadt) dalla parte più [...] pescatori slavi sulla destra dell’Elba, è ricordata quale città nel 1216, sottoposta al margravio Dietrich di Meissen (m. 1221). Ai margravi di Meissen della casa di Wettin di Sassonia rimase dal 1319 al 1485, quando fu assegnata alla linea albertina ...
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MITTERWURZER, Friedrich
Attore tedesco, nato a Dresda il 16 ottobre 1844, morto a Vienna il 13 febbraio 1897. Figlio del noto cantante Anton M., debuttò a 18 anni a Meissen, donde passò, nel 1866, a [...] Graz, per stabilirsi poi negli anni 1869-1871 a Lipsia e infine a Vienna, ove, con poche interruzioni, rimase sino alla morte, recitando soprattutto nel Burgtheater.
Figure tragiche e comiche; celebri ...
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BENNO
Cosimo Damiano Fonseca
Si ignora la data di nascita di questo vescovo comense.
Per quanto riguarda il luogo, il Ballerini e l'Ughelli sostennero la sua origine tedesca attribuendogli come patria [...] . Egli ritenne che il Ballerini e l'Ughelli avessero confuso tra B., vescovo di Como, e Benno vescovo di Meìssen, morto nel 1106.
B. successe, per designazione imperiale, nella sede comense a Litigerio, molto probabilmente nel 1049. Scarsi sono ...
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FLUGEL, Gustav
Giorgio Levi Della Vida
Arabista, nato a Bautzen il 18 febbraio 1802, morto a Dresda il 5 luglio 1870. Fu dal 1832 al 1850 professore di scuola media a Meissen, poi si ritirò a vita privata. [...] Provetto filologo, si segnalò per edizioni di importanti testi arabi.
Di queste edizioni, la maggiore, di fondamentale importanza per la storia letteraria araba, è quella del grande indice di titoli di ...
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Antica moneta tedesca analoga al grosso; i primi G. furono coniati a Praga (grossus pragensis, Pragergroschen) verso il 1300 per ordine di Venceslao II re di Boemia; furono poi emessi in Sassonia dai margravi [...] di Meissen (Meissnergroschen) nel 1307 e quindi si diffusero nel Brandeburgo e negli Stati della Germania centrale e meridionale. Con il tempo subirono diminuzioni d’intrinseco e di valore. In Austria si chiamava G. la moneta divisionale del valore ...
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