Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ).
Ciociola, Claudio (a cura di) (1997), «Visibile parlare». Le scritture esposte nei volgari italiani dal Medioevo al Rinascimento. Atti del Convegno internazionale di studi (Cassino - Montecassino, 26-28 ottobre 1992), Napoli, Edizioni Scientifiche ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] necessaria. La loro mobilità aveva aiutato il Rinascimento a divenire un movimento non solo ideale ma : chelner, chimie, gheişă, ghid; D’Achille 2008).
Nel medioevo le lingue straniere s’imparavano informalmente tramite viaggi e soggiorni nel ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] Francisco de Figueroa (Canonica 1996; ➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Tuttavia, quello della letteratura italiana prodotta radici in una pratica antica e consolidata fin dal medioevo, quella degli usi linguistici alternativi a seconda non ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] Germania) e da periodo a periodo nello stesso luogo (nell'Italia della Controriforma assai più severi che nel tardo Medioevo e nel Rinascimento). Come osserva bene Le Goff (v., 1983, p. 172) "la società cristiana sembra detestarli e ammirarli ad un ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] si stabilisce nel corso del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), quando l’italiano prende gran parte che lo avevano composto, tanto che si arriva già nell’alto medioevo a una miriade di varietà dette romanze (➔ latino e italiano). ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] tecnica di traduzione. Diffusione e tipologia nei volgarizzamenti italiani della Bibbia, in La Bibbia in italiano tra Medioevo e Rinascimento. Atti del Convegno internazionale (Firenze, Certosa del Galluzzo, 8-9 novembre 1996), a cura di L. Leonardi ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] di un vero e proprio filone culturale enigmatico per tutto il medioevo. Un filone in cui l’aspetto giocoso della sfida dell’enigma (Jolles 1930; trad. it. 1980).
A partire dal Rinascimento, l’enigma viene registrato come fenomeno di costume e a ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] .
Le università, che avevano avuto, fin dal medioevo, il compito di formare la nuova classe di ), Sistemi critici e strutture narrative. Ricerche sulla cultura fiorentina del Rinascimento, Napoli, Liguori.
De Caprio, Vincenzo (1982), I cenacoli ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 3º, pp. 791-824.
Giovanardi, Claudio (1994), Il bilinguismo italiano-latino del Medioevo e del Rinascimento, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 2º, pp. 435-467.
Librandi, Rita (1993), L’italiano nella ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] base di questa lingua comune, che Castiglione come Trissino chiama senza mezzi termini italiana (sui vari nomi della lingua tra medioevo e rinascimento cfr. Ghinassi 1988: XIX-XXI; Giovanardi 1998: 75-109), è costituita dal toscano e dalle sue regole ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...