Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] vi erano viali tra cui s’innalzavano edifici e portici.
Nel Medioevo i g., a parte quelli dei conventi, erano privi di interesse per il g. impostato su criteri geometrici.
Nel Rinascimento al g. rivolgono l’attenzione, sulla scorta di Plinio, ...
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Arte
Rappresentazione grafica di oggetti della realtà o dell’immaginazione, di persone, di luoghi, di figure geometriche. Momento ideativo o preparatorio di un’opera eseguita con altre tecniche (pittura, [...] specialmente dai disegnatori cinesi e giapponesi. Dagli artisti del Rinascimento fu anche usata, per ottenere sottilissimi contorni, la delle loro opere. Verosimilmente si ritiene che nel Medioevo il d. non avrebbe conosciuto alcuna forma autonoma ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, [...] giustizia: l’influenza del p. arabo è stata vivissima nel tardo Medioevo, oltre che a Bisanzio, in Spagna e nell’Italia meridionale (la piani. Nelle varie regioni, l’architettura italiana del Rinascimento dà luogo a diverse soluzioni, sia in pianta ...
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Prodotti destinati a essere applicati sul corpo allo scopo di igiene, profumazione, protezione, modificazione dell’aspetto estetico. La normativa stabilisce che i c., non essendo medicamenti, non possono [...] dai centri in cui fioriva l’industria del piombo.
Dal Medioevo all’Età moderna. - L’uso dei c. fu subito fave, a limone, aceto e chiara d’uovo per polveri e creme.
Il Rinascimento, con la sua opulenza di vita e la sua ammirazione per la bellezza ...
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Matematico e fisico siracusano (Siracusa 287 - ivi 212 a. C.). È stato uno dei più grandi matematici dell'antichità. Probabilmente allievo di Euclide, compì forse un viaggio in Egitto, studiando ad Alessandria; [...] in un corpo unico; varie di esse scomparvero fin dai tempi antichi; alcune furono tradotte in latino nel Medioevo; nel Rinascimento, ricercate attivamente, furono pubblicate sia in versioni (F. Commandino, 1558) sia nel testo greco (Basilea 1544) e ...
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Termine con cui ci si riferisce all'ambiente della casa, di una comunità, di un ristorante, di una nave, ecc., in cui si preparano e cuociono i cibi, fornito degli impianti necessari a questo fine, e quindi [...] caldaie bronzee sono poggiate su fornelli particolari. Vari esemp di focolari sono conservati a Pompei, Ercolano, Ostia.
Medioevo e Rinascimento
Nel Medioevo la cucina seguì due schemi ben distinti a seconda che si trattava di comuni case o di grandi ...
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Editoria
legaturaL. del libro Operazione finale della lavorazione editoriale, mediante la quale i fogli stampati sono pareggiati, piegati in pagine, cuciti, rifilati, e protetti da un rivestimento (coperta [...] oreficeria, spesso per codici liturgici, sono diffuse in tutto il Medioevo: si ebbero l. con piatti lignei ricoperti di placche d soprattutto a Venezia e a Roma. Il tipo italiano del Rinascimento, introdotto in Francia da J. Grolier, vi ebbe sviluppo ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] specie ad alcuni arcangeli, come s. Michele) crebbe nel Medioevo, soprattutto per opera di s. Bernardo. Poi l’accettazione iconografia tradizionale brandisce la spada infuocata. Dal Rinascimento la rappresentazione degli a. diviene estremamente ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] concepito come apatica assenza di dolore. Nel Medioevo, la tendenza ascetica e la rinuncia ai beni terreni conducono a una concezione negativa del p., che sarà rivalutato nell’Umanesimo e nel Rinascimento con la riscoperta dell’epicureismo (➔ Epicuro ...
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Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] Nel Rinascimento l’a. è colui che studia e raccoglie, per sé o per il principe o il signore, reperti antichi, sculture, gemme, cammei. Tali collezioni hanno spesso costituito il nucleo di moderni musei, mentre i repertori e le ricerche sulle opere ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...