. Con questo nome, che è la forma moderna dell'antico persiano artašaäa (i tre re di questo nome della dinastia achemenide si conoscono invece sotto la forma grecizzata di Artaserse) e del medio-persiano [...] and Inscription of the early History of the Sasanian Empire, Berlino 1924, p. 35 segg.; A. Pagliaro, Epica e romanzo nel Medioevopersiano, Firenze 1928.
Ardashīr II. - Fratello del re Shāpūr II, fu da lui posto al governo di Adiabene e in tale ...
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. Forma neopersiana del nome avestico Vurthraghna (V. è nell'Avestā la divinità della vittoria da ricollegare con Indra Vṛtrahan, cioè "Indra uccisore di Vrtra", del pantheon indiano) che nell'età sāsānidica [...] (medio-persiano Vahrām) è portato da numerosi personaggi, fra i quali alcuni di notevole importanza nella storia della Persia.
Bahrām I. - Successe al fratello Ormazd I sul trono di Persia nel 273 e regnò per tre anni. Durante il suo regno avvenne la ...
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. Vocabolo arabo, che, tra i varî significati, ha quello di "religione", assunto già nell'età preislamica verosimilmente per influsso del mediopersiano o pahlawī dēn, dīn (avestico dāenā). A cominciare [...] e omettendo ad-Dīn; per es., al-Fakhr per Fakhr ad-Dīn, al-Kamāl per Kamāl ad-Dīn, ecc.
Questo ad-Dīn (in Persia, Turchia, India, ud-Dīn) può ricorrere in nomi di località le quali siano denominate da qualche santo personaggio colà vissuto o sepolto ...
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. Il nome è la continuazione in persiano moderno del medio-persiano dast-war e indica un'alta autorità sia nel dominio dell'organizzazione statale, sia nel dominio religioso. Ha da una parte il senso di [...] conservato presso i Pārsi dell'India.
Nei testi giuridici medio-persiani, conformemente alla sua etimologia (dast "manus"), dast conto del re. Da quest'ultimo significato si è certamente sviluppato il significato che la parola ha in persiano moderno. ...
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lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] della lingua persiana (per la quale venne adottata una scrittura a base araba) venne sentita come diversa dal medio-persiano del periodo preislamico (il pahlavico): quest'ultimo continuò a vivere come lingua di cultura e liturgica solo nelle ...
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Ardāy Vīrāz Nāmag Opera in prosa («Libro del giusto Vīrāz»), scritta in medio-persiano, la cui ultima redazione, l’unica giunta fino a noi, risale ai sec. 9°-10° d.C. Appartiene al genere di visioni del [...] nelle letterature antiche e medievali, orientali e occidentali. La sua fortuna è testimoniata dalle traduzioni complete in persiano, in sanscrito e da quelle parziali in lingue europee. Attraverso l’influsso esercitato sulla tradizione islamica ...
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zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] regie dirette a scopi di propaganda politica e i testi pahlavici, redatti in lingua medio-persiana dopo l’islamizzazione della Persia, costituiscono una letteratura tutta particolare, con forti caratteristiche arcaizzanti, in cui si riflettono ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] ad A. e scrisse...".
Nell'ambito della fase medievale sono da distinguere due periodi: uno più arcaico a cui appartengono il medio-persiano delle iscrizioni in pārsīk e il pahlavī dei libri, l'altro meno arcaico, che è quello dei testi meridionali di ...
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LINGUISTICA (fr. linguistique; sp. linguística; ted. Sprachwissenschaft; ingl. comparative philology, linguistic science)
Carlo Tagliavini
La linguistica o glottologia è la scienza che ha per oggetto [...] grammatica per tutto l'evo antico, e in gran parte, medio e moderno, provocando vantaggi e danni alle nostre conoscenze linguistiche ( con le lingue classiche, con le germaniche e col persiano. È vero che questa parentela era già stata intravista ...
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ZINDĪQ
Francesco Gabrieli
. Con questo vocabolo i musulmani fino dal sec. II dell'ègira (sec. VIII-IX d. C.) indicarono l'"eretico", dapprima applicandolo in un senso più specifico ai seguaci delle [...] dal siriaco zaddīq (puro, sincero) con riferimento a un titolo della gerarchia manichea, altri forse più probabilmente dal mediopersiano zandīk, usato in ambiente iranico (e già colà applicato al manicheismo) nel senso di "esegeta" (da zand "esegesi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
tappeto
tappéto s. m. [dal lat. tapete e tapetum, e questo dal gr. τάπης -ητος, voce di origine iranica]. – 1. a. Porzione, quadrangolare o di forma varia, di tessuto di lana, o anche di seta, cotone e altre fibre vegetali e artificiali, prodotto...