TĀHART (secondo un'altra grafia Tīhart; nella pronuncia dialettale Tāhert, Tīhert)
Francesco Beguinot
Città medievale dell'Algeria, fondata nella 2a metà del sec. VIII d. C. da ‛Abd ar-Raḥmān ibn Rustam, [...] per dare un proprio centro al principato ibāḍita che si era formato, e che fu retto da lui e dai suoi discendenti, noti sotto il nome di Rustamidi. La città, situata sul fianco del Gebel Gezzūl, ebbe importanza ...
Leggi Tutto
David di Dinant
Filosofo (seconda metà del 12° sec.). Svolge temi della tradizione neoplatonica medievale, nel senso di una riduzione di materia e spirito a una radicale unità; conosce direttamente in [...] greco e in parte traduce scritti fisici di Aristotele. Viene condannato nel 1210 insieme a Amalrico di Bene. La sua opera Quaternuli, nota soprattutto attraverso citazioni di autori del sec. 13°, restituisce ...
Leggi Tutto
Giurista italiano (Firenze 1933 - ivi 2022); prof. univ. dal 1963, ha insegnato storia del diritto medievale e moderno a Firenze. Opere principali: Ricerche sulle obbligazioni pecuniarie nel diritto comune [...] fine secolo, 1893-1896 (1988); Assolutismo giuridico e proprietà collettive (1990); Il dominio e le cose: percezioni medievali e moderne dei diritti reali (1992); Scienza giuridica italiana: un profilo storico, 1860-1950 (2000); Mitologie giuridiche ...
Leggi Tutto
Palazzo monumentale situato in Milano. Il suo nome deriva dal latino medievale Braida (dal ted. Breite?) "fondo adiacente alla città". Il palazzo fu in origine un monastero che sorse nella tenuta di Guercio [...] da Baggio, probabilmente console tra il 1150 e il 1188, che ne cedette parte a un Vicimonte, il quale un po' prima del 1178 la vendette ai frati umiliati.
Periodo umiliato (fino al 1570). - Dapprima fu ...
Leggi Tutto
Si chiamava così dapprima colui che faceva da intermediario tra due persone le quali, stando lontane, dovevano trattar di affari (ἀπόκρισις nel senso di "affare, incombenza" è frequente nella bassa grecità); poi troviamo designata con questo nome una categoria di funzionarî imperiali. Sono dapprima coloro che recano nelle provincie i rescritti imperiali; Anastasio I (491-518) designò con questo nome ...
Leggi Tutto
catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] dopo il Mille, furono distrutti dalla crociata contro gli albigesi e dall’Inquisizione nel corso del Duecento e la prima metà del Trecento. Non riconoscevano l’autorità della Chiesa ufficiale e predicavano ...
Leggi Tutto
participare
É un verbo caratteristico del linguaggio filosofico, di tradizione platonico-neoplatonica (nel latino medievale participatio, participare). In esso si esprime la nozione del rapporto di ‛ [...] partecipazione ' che sussiste tra una realtà mutevole e inferiore e una immutabile e superiore (idea esemplare, essenza o natura divina, ecc.). In tal senso ogni essere fa derivare la sua essenza dalla ...
Leggi Tutto
. Setta cristiana apparsa fra gli Slavi della penisola balcanica sullo scorcio del sec. IX, il cui nome è fatto risalire alla voce bulgara bogu-mil "caro a Dio" (cfr. gr. ϑεόϕιλος); altri sostenne che [...] Ragusa specialmente.
I bogomili erano coscienti della loro superiorità culturale, e non v'è dubbio che essi influirono sulla letteratura medievale dei Bulgari e dei Serbi. Ma, quale sia la portata di questa influenza, non è possibile precisare. Molti ...
Leggi Tutto
FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] senso, in un metro irregolare per il succedersi a caso di versi di varia misura, e per la rima qua e là risonante senza ordine prestabilito. Tali furono le frottole più antiche che ebbero un carattere ...
Leggi Tutto
Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] contemporaneo. Diversamente che in altre aree disciplinari, essa non è di norma utilizzata per caratterizzare l'essenza né la funzione dominante del linguaggio (alla quale concorrono nozioni quali 'cognizione', ...
Leggi Tutto
medievale
(o medioevale) agg. [der. di medi(o)evo]. – 1. a. Del medioevo, che è proprio del medioevo: età, epoca m.; storia m.; civiltà, letteratura, arte m.; usi, costumi, leggi m.; il mondo m.; latino m., il latino usato come lingua letteraria,...
medievalismo
(o medioevalismo) s. m. [der. di medi(o)evale]. – 1. Tendenza a tornare a forme di vita che furono proprie del medioevo, o a vagheggiarne ed esaltarne gli ideali e le forme artistiche: il m. dei poeti romantici. Spesso, nell’uso...