ASELLI, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Cremona nel 1581. Studiò medicina a Pavia e, addottoratosi, si trasferì a Milano, dove si affermò come ottimo anatomico e chirurgo, anche militare. Nel 1624 ottenne [...] la cattedra di anatomia nell'Ateneo pavese. Morì a Milano il 9 sett. 1625.
L'A. è lo scopritore dei vasi chiliferi, dato che anche i più recenti anatomisti, come l'Eustacchi e il Falloppia, pur avendoli ...
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Medico (Auburn, Alabama, 1916 - Cleveland, Ohio, 2003), professore della Scuola di medicina della Western Reserve di Cleveland, Ohio dove diresse il reparto di pediatria e malattie infettive dell'ospedale [...] ; nel 1954 gli venne conferito, insieme con J. F. Enders e Th. H. Weller, il premio Nobel per la medicina, per ricerche sulla coltivazione in vitro del virus della poliomielite. Altri lavori scientifici riguardarono, oltre alle malattie virali, le ...
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BONAFEDE, Francesco
Valerio Giacomini
Nacque a Padova l'anno 1474; studiò medicina all'università locale e divenne medico assai apprezzato per la sua capacità professionale e per la sua erudizione. [...] ; E. Chiovenda, Note sulla fondazione degli orti botanici di Padova e di Pisa, in Atti dell'VIII Congr. int. di storia della medicina. Roma 22-27 sett. 1930, Pisa 1931, p. 11; G. Gola, L'Orto Botanico..., Padova 1947, pp. 10-12; C. Cappelletti, Sulle ...
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Biologo belga (Thames Ditton, Londra, 1917 - Grez-Doiceau 2013); laureatosi in medicina all'università di Lovanio (1941), lavorò prima all'Istituto medico Nobel di Stoccolma (1946-47), poi alla Washington [...] sede a Bruxelles. Si è dedicato soprattutto a ricerche di biochimica sui costituenti cellulari; a lui si deve la scoperta dei lisosomi. Per queste ricerche ha avuto nel 1974 il premio Nobel per la fisiologia o medicina, con A. Claude e G. E. Palade. ...
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Naturalista (Trassilico, Garfagnana, 1661 - Padova 1730), allievo di M. Malpighi, prof. di medicina pratica (1700) e poi di medicina teorica (1710) all'univ. di Padova, membro della Royal Society di Londra. [...] Fu uno dei più insigni naturalisti del Settecento, autore di molte ricerche su varî argomenti di biologia, di medicina e di geologia. V. portò contributi fondamentali in elmintologia e entomologia, dimostrò l'inconsistenza della generazione spontanea ...
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Medico (Firenze tra il 1215 e il 1223 - Bologna 1295). Insegnò medicina teorica a Bologna (dal 1260 circa), dove acquistò vasta fama come interprete dei testi classici della medicina greca e araba (quasi [...] certamente a lui allude Dante in Par., XII, 83) e come medico pratico, sì da esser chiamato a Roma per curare papa Onorio IV nella sua ultima malattia. Si hanno di lui a stampa varî commenti (Super Tegni ...
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Medico statunitense (New York 1925 - Mountain View, California, 2011), professore di medicina e di genetica medica a Filadelfia nell'univ. di Pennsylvania; direttore associato nell'Istituto per ricerche [...] 'epatite B o da siero. Nel 1976 gli è stato assegnato, assieme a D. C. Gajdusek, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per le scoperte concernenti il virus B dell'epatite e per i contributi portati alla conoscenza del processo patogenetico ...
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BIONDI, Cesare
Egisto Taccari
Nacque a Barga (Lucca) il 12 ag. 1867. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia presso l'università di Firenze, fu allievo dei medici legali A. Filippi e L. Borri. [...] , L (1936), pp. 223-262; V. M. Palmieri, C. B., in La riforma medica, LII (1936), p. 561; A. Pazzini,Storia della medicina, II, Milano 1947, p. 475; F. Nicoletti, C. B., in Riv. sanit. sicil., XXIV (1936), p. 448; I. Fisher,Biographisches Lexicon der ...
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Batteriologo (Chamberley 1877 - ivi 1950). Nel 1900, dopo la laurea in medicina, fu nominato assistente del laboratorio clinico del St. Thomas' Hospital di Londra; lavorò poi al London Hospital e alla [...] eletto membro della Royal Society. In un periodo in cui la batteriologia si affermava come disciplina separata dalla medicina, T. contribuì notevolmente alle conoscenze sui microrganismi, sperimentando le loro modalità di crescita in vitro mediante l ...
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BADIA, Giuseppe Antonio
Mario Crespi
Nato ad Ancona nel 1695, esercitò la medicina a Torino, e della capitale piemontese ebbe la cittadinanza. Con regie patenti dell'8 nov. 1729 fu chiamato a leggere [...] . B, Osimo 1791, pp. 13 s.; G. G. Bonino, Biografia medica piemontese,II, Torino 1834, pp. 120-122; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia,IV,Napoli 1846, p. 136; V, ibid. 1848, p. 441; L. Caetani, Saggio di un Diz. bio-bibl. ital.,Roma 1924 ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
caro-medicine
(caro medicine), s. m. inv. Aumento del prezzo delle medicine. ◆ [tit.] Caro medicine. La spesa sanitaria nei bilanci regionali 1999 (Sole 24 Ore, 25 settembre 2000, p. 27, Enti locali) • Caro-medicine addio. Per chi ne ha gli...