transfer botanica Cellule t. Le cellule parenchimatiche specializzate per il trasporto di sostanze, che viene favorito dalle pieghe laminari della parete cellulare; sono frequenti nel floema, ma anche [...] in strutture ghiandolari, come, per es., negli ascidi delle piante carnivore utricularie. medicina In immunologia, t. factor, il fattore in grado di trasmettere da un soggetto all’altro la sensibilità acquisita nei confronti di un determinato ...
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PIROTTA, Pietro Romualdo
Alessandro Ottaviani
PIROTTA, Pietro Romualdo. – Nacque il 7 febbraio del 1853 a Pavia da Angelo, proprietario terriero, e da Ottilia Robinetti.
Fu allievo del Collegio Ghislieri; [...] si iscrisse in un primo momento alla facoltà di medicina di Pavia, per passare poi a quella di scienze naturali. Rimasto orfano di entrambi i genitori e dovendo provvedere al sostentamento dei fratelli minori, ancor prima che si laureasse i docenti ...
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Botanica
Stato di sofferenza delle radici di una pianta che cresce in terreno asfittico, nel quale cioè la circolazio;ne dell’aria nei pori del terreno difetta o manca per eccessiva quantità di acqua [...] Se prolungata, l’a. risulta dannosa all’intera pianta.
Medicina
Impedimento più o meno grave, talora mortale, della respirazione. riflessi ecc.
L’asfissiologia forense è una branca della medicina legale che si occupa dello studio dei fenomeni, delle ...
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DE NOTARIS, Giuseppe
Fabio Garbari
Nacque a Milano il 18 apr. 1805, da Antonio e Teresa Tarello, in una nobile famiglia oriunda della Valle Intrasca.
Compiuti i primi studi a Milano, frequentò l'università [...] di Pavia, dove si laureò in medicina e chirurgia il 16 giugno 1830- 1 suoi interessi verso la botanica erano fin da allora ben delineati; la stessa tesi di laurea, dal titolo De quibusdam Chenopodii speciebus (Pavia 1830), si volgeva infatti ...
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GASPARRINI, Guglielmo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Castelgrande in Basilicata il 13 genn. 1804 da Angelo Maria e Isabella Federici. Compì gli studi elementari a Castelgrande e poi, quindicenne, [...] fu inviato a Napoli, a spese della provincia natale, nel collegio di medicina veterinaria. Questo però, nel 1821 fu chiuso per ragioni politiche e il G., già molto interessato alla botanica, fu nel frattempo ospitato da M. Tenore presso l'Orto ...
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Botanica
Malattia (detta anche putrefazione, marciume) dovuta a batteri o a funghi che fanno degenerare i tessuti di una pianta. Si distingue una c. umida, quando i tessuti diventano molli e trasudano [...] liquidi fetidi, e una c. secca, quando le parti malate diventano dure.
Medicina
Particolare varietà di necrosi a carico di parti di un tessuto o di un organo. La sede più comune è rappresentata dagli arti, dal naso, dalle orecchie e da alcuni organi ...
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Medico e botanico (Vaudoy, Seine-et-Marne, 1784 - Parigi 1866). Servì come chirurgo nell'esercito francese, passando la massima parte del servizio nel regno di Napoli. Tornato a Parigi, si dedicò in partic. [...] alla botanica crittogamica, e divenne membro dell'Accademia delle scienze e dell'Accademia di medicina. Fondò un premio per i migliori lavori di crittogamia. ...
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GUIDONI, Girolamo
Nicoletta Morello
Nacque a Vernazza, una delle Cinque Terre, il 19 febbr. 1794, figlio unico di Lodovico e Barbera Salvioni di Massa. Divise gli studi primari e secondari fra Vernazza, [...] Genova e Massa, e poi si iscrisse alla facoltà di medicina dell'ateneo genovese. Non compì un corso regolare di studi, apparentemente a causa della scarsa propensione per l'anatomia. Dal 1817 frequentò, invece, con assiduità, le lezioni di chimica, ...
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Genere di piante della famiglia Combretacee, con più di 150 specie dei paesi tropicali. Sono alberi con foglie intere, fiori disposti in spighe, frutto a drupa uniseminata. Molte specie, soprattutto quelle [...] dell’India, sono importanti per i frutti che vengono usati come materiale tannante, come alimento o in medicina; le mandorle di varie specie sono mangerecce e forniscono olio commestibile. Alcune T. sono coltivate nelle alberate dei paesi caldi. ...
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BELLI, Saverio
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Domodossola il 25 maggio 1852 da Carlo e da Giuditta Silvetti. Studiò a Domodossola nel collegio dei rosminiani sotto la guida del filosofo G. Calza e [...] del naturalista G. Gagliardi. Nel 1869 si iscrisse alla facoltà di medicina a Torino; per tre anni fu assistente volontario nell'Istituto di anatomia normale. Nel 1881 conobbe O. Mattirolo che lo orientò verso la botanica e iniziò escursioni per ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
caro-medicine
(caro medicine), s. m. inv. Aumento del prezzo delle medicine. ◆ [tit.] Caro medicine. La spesa sanitaria nei bilanci regionali 1999 (Sole 24 Ore, 25 settembre 2000, p. 27, Enti locali) • Caro-medicine addio. Per chi ne ha gli...