MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] sa della morte del M. che - visto il totale silenzio che lo riguarda dopo questo suo ultimo lavoro - deve essere 231 s.; E. Bottasso, [Postfazione], in Iohannes de Ketham, Fasciculo de medicina, Torino 1967, p. 108; Bollani, Domenico, in Diz. biogr. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Sali) e la poesia popolare: canti di amore, di lavoro e militari, lodi funebri. Notevole importanza nella letteratura delle origini era già famosa scuola di medicina; Bologna diveniva rapidamente la grande e dotta madre del diritto. Nel suo complesso ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] 1954), spietata radiografia del degrado urbano, proseguita con la serie dell’87° distretto.
Diverso il lavoro di D.E crime story in cui la soluzione dei casi è legata ad analisi di medicina legale (Postmortem, 1990; Point of origin, 1998; Book of the ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] sua ricca biblioteca. Nell'estate del 1762 si trasferì a Königsberg per studiarvi medicina; ma subito si rivolse alla riflette una superiore unitarietà. Così, in cinque anni di intenso lavoro, H. operava su tutta la scacchiera dei suoi interessi, ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] Banquet, la rivista fondata (1892) da un gruppo di amici del Condorcet, alla Revue blanche e ad altri periodici e quotidiani tra cui . France, P. redasse il primo abbozzo della Recherche. Il lavoro lo occupò dal 1895 al 1899; ne venne fuori un grosso ...
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Scrittore e critico francese (Boulogne-sur-Mer 1804 - Parigi 1869). Iniziati gli studî di medicina, li abbandonò presto per dedicarsi al giornalismo letterario nel Globe, partecipando al movimento romantico: [...] di V. Hugo, ancora oggi assai discussa, si debbono le poesie del suo Livre d'amour (1843). I saggi che pubblicò sulla Revue de due riprese nel Moniteur, e da ultimo nel Temps: questo lavoro d'un ventennio formò la serie dei celebri "Lundis", raccolti ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] del mito: "l'azione della tragedia non consiste in altro che nella rivelazione gradualmente approfondita e ritardata ad arte - paragonabile al lavoro una scienza di confine, oscillante non solo tra medicina e psicologia, cioè tra l'ambito delle ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] tentare di tradurre in 'scienza umana' il suo lavoro. Se l'atteggiamento dello scienziato nei confronti della scientifica e filosofica. È il caso del narratore e drammaturgo austriaco (ma con studi di medicina alle spalle) A. Schnitzler (1862- ...
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VARESE, Carlo
Luigi Fassò
Storico e romanziere, nato a Tortona nel 1792, morto a Rovezzano (Firenze) nel settembre 1866. Laureatosi in medicina a Pavia, esercitò la sua professione a Voghera fino al [...] 1859 alla morte.
La medicina e le competizioni politiche, una Storia della repubblica di Genova, lavorò infatti, con intenti patriottici e Torino 1860, XVII, pp. 89-121; G. Agnoli, Albori del romanzo storico in Italia, Piacenza 1906, pp. 129-147; L ...
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ZIMMERMANN, Johann Georg
Filosofo e scrittore tedesco, nato l'8 dicembre 1728 a Brugg nella Svizzera, morto il 7 ottobre 1795 a Hannover. Laureato in medicina a Gottinga nel 1781, visitò la Francia e [...] ricerca costante di relazioni con gli Svizzeri più noti del tempo: fu amico del poeta e naturalista A. von Haller che lo protesse nuova ediz. a cura di R. Weber, 1884), il lavoro suo più importante, diretto contro l'ascetismo monacale, e Vom ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...