PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] (1600). Nel 1581 fu a Mantova e a Roma, dove lavorò al Tractatus de sensibus Scripturarum e all’incompiuta Selva di tutti ’Oratorio di medicina o di essercitii spirituali, 1621), mandò in stampa IlCompendiode gli Annali ecclesiastici del padre Cesare ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] rilievo 'internazionale' del Medioevo. Prima di fermarsi in maniera definitiva alla corte inglese, lavora presso numerosi patrons ai temi della malattia e, più in generale, della medicina (Pietro da Eboli, Riccardo di San Germano e Riccardo ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] . era a Mantova per le nozze del duca Guglielmo con Eleonora d'Asburgo: il tra cui il figlio Giovanni Antonio -, alla cui composizione lavorò negli ultimi anni di vita.
Il G. si spense conversazione si pone come medicina delle cattive disposizioni d' ...
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PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] a lettere, poi a medicina, quindi a matematica, senza scrittura, e di più per il lavoro d’ufficio, spinsero Parise a cambiare lacunosa, ma aggiornata nella ristampa 2001 del vol. I e 2005 del vol. II); L’odore del sangue, cit.; I movimenti remoti ...
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GIUSSANI (Giussano), Giovan Pietro
Massimo Ceresa
Franco Pignatti
Nacque a Milano tra il 1548 e il 1552, figlio del senatore Ottone e di Susanna Vegio, figlia dell'archiatra e senatore Scipione.
La [...] di S. Maria di Carugate.
Il G. si laureò in filosofia e medicina e fu accolto nel Collegio dei nobili medici il 19 maggio 1572. L soprattutto la mancanza di modestia nell'affrontare un lavorodel genere senza consultarsi con storici più affermati. Il ...
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PARATORE, Ettore
Cesare Questa
– Nacque a Chieti il 23 agosto 1907, figlio unico di Emanuele, professore di scienze in scuole secondarie e medico originario di Barcellona-Pozzo di Gotto, e di Laura [...] era morto nel 1920), volle farlo iscrivere a medicina perché continuasse la professione paterna, ma Ettore, a tema di lavori precedenti: Anatomie Plautine, cit.; De musica, cit.; Seneca tragico, cit., la II ed. della Storia del teatro latino, cit ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] romanzi secenteschi), in La critica del testo. Problemi di metodo ed esperienze di lavoro. Atti del Convegno…, Lecce… 1984, Roma ), pp. 139-142, 236-241; L. Bisello, Medicina della memoria. Aforistica ed esemplarità nella scrittura barocca, Firenze ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] medicina intrapresi a Padova. Arrestato per alcune intemperanze studentesche e ricondotto forzatamente a Trieste nei primi giorni del Re di Milano nel dicembre del 1852, un altro lavoro, Cuore ed arte, a giudizio del Croce "un magnifico pasticcio", ...
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COLOMBO, Michele
Francesco Tateo
Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si [...] tomo V del Giornale per servire alla storia ragionata della medicina edito a Venezia, e l'esperienza del microscopio, fatta farà rifiutare poi ogni altra offerta di lavoro.
Inizia nel 1798 l'epoca più proficua del C., sia per la molteplicità delle ...
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FLORIO, Daniele
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 10 marzo 1710, quartogenito del conte Sebastiano e di Lavinia Antonini dei conti di Saciletto.
Entrambe le famiglie erano state comprese nella [...] onde per due anni frequentò con assiduità i corsi di medicina e chirurgia di G.B. Morgagni, col quale ebbe anche compilata al momento della morte dell'autore, mentre numerosi lavoridel F. furono pubblicati postumi, specialmente in pubblicazioni per ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...