Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] quale la metafisica del Parmenide è asse di un ragionamento volto a illustrare il nesso che congiunge Platone e Aristotele, ma lavorò anche a un così come «il miele» rende gradevole la medicina «per ingannare l’improvvida fanciullezza», il filosofo ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 83 (2015)
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente morto in battaglia o in prigionia.
Il capostipite del ramo si deve considerare Pizo o Piço, podestà di Reggio ... ...
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Sebastiano Gentile
Nacque a Mirandola nel 1463 da Giovan Francesco I e da Giulia Boiardo. Studiò diritto canonico a Bologna e Ferrara negli anni 1477-78. Tra il 1478 e il 1480 cadde la sua prima visita a Firenze, dove conobbe, tra gli altri, Angelo Poliziano e Girolamo Benivieni (che ricorda P. nella ... ...
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Filosofo (Mirandola, od. prov. Modena, 1463 - Firenze 1494).
Le vicende biografiche
Figlio di Gian Francesco I e di Giulia Boiardo, all’età di quattordici anni P. si recò a Bologna (1477) per studiare diritto canonico; nel 1479 è a Ferrara (nello stesso anno, in un viaggio a Firenze, conobbe Poliziano ... ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale: egli scrisse a tal fine un documento ... ...
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Bohdan Kieszkowski
Filosofo, nato il 24 febbraio 1463, morto, forse avvelenato, il 17 novembre 1494. Studiò il diritto canonico a Bologna (1477-79), poi lettere a Ferrara con Giambattista Guarino, e dal 1480-82 filosofia a Padova, dove ascoltò l'averroista Nicoletto Vernia. Nel 1482 si recò a Pavia ... ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] generi già descritti e propri del continente europeo.
Sul piano della medicina e delle conoscenze affini, ).
Non s'intende diminuire in alcun modo l'importanza dell'immenso lavoro di Konrad von Gesner, in particolare della sua Historia animalium (1551 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Lombroso
Valeria Babini
Caso eccezionale nella storia culturale italiana per la fama delle sue opere, discusse in tutto il mondo, Cesare Lombroso fu psichiatra, antropologo, sociologo, ma incarnò [...] mente e del comportamento dell’uomo (moral). Affrontando questioni al confine tra medicina, giurisprudenza uomo normale non è nemmeno colto, non è nemmeno erudito, non fa che lavorare e mangiare – fruges consumere natus» (L’uomo di genio, cit., 18946 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] da un’austera religiosità. Abbandonati gli studi di medicina, Mazzini si laureò in legge, ma mostrò il lavoro; e il sistema economico doveva basarsi sull’unione di capitale e lavoro, sulla tutela della proprietà privata e sul rifiuto del conflitto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] cartesianesimo attento soprattutto a temi connessi con la medicina e l’anatomia, che Giannone avrebbe poi utilizzato ’Illuminismo, da Montesquieu, a Voltaire, sino a Gibbon.
Del febbrile lavoro che impegnò il Giannone a Vienna in difesa dell’Istoria ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] Ibn Tibbon apprese le scienze, la matematica e la medicina; studiò filosofia, in particolare la Guida dei perplessi di qui collaborò con Michele Scoto nel lavoro di traduzione, dall'arabo all'ebraico, di parte del Commento di Averroè alle opere ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] questo periodo conseguì anche la laurea in medicina, ma quando, sei anni dopo, si che gli verrà attribuito da alcuni nel corso del suo periodo francese. D'ora in poi il nel suo tempo (come emerge dal suo lavoro filologico sui testi di Ippocrate e di ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] termini che, risultato del grande progresso della medicina, indicano contemporaneamente gli aspetti centrali del nuovo metodo ‒ cioè alla vera filosofia della Natura. Impegnandosi in un lavoro così faticoso, Bacon riconosce che il tempo e le forze ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] ossessivo lavoro di divisione, suddivisione, classificazione, che scompone, pezzo dopo pezzo, ogni frammento del volto 'uomo delinquente studiato in rapporto alla antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie. Si può nascere ...
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Tecniche del corpo
Francesco Spagna
Per tecniche del corpo si intende, in senso ampio, tutto ciò che il corpo rende possibile in termini di movimento delle membra, di muscolatura, di articolazioni, [...] le attività fisiche o il lavoro anche a stomaco vuoto (Laughlin 1968). La flessibilità del corpo umano consente un' del paziente, e la capacità del terapeuta di trasmettere anche a distanza flussi energetici di natura mistica. I confini tra medicina ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...