FELETTI (Felletti), Raimondo
Salvatore Vicario
Nacque a Comacchio (Ferrara) il 17 dic. 1851 da Ilario e da Luigia Guidi, e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Bologna il 30 giugno 1878.
Nominato [...] medici. Dal 1924 al 1927 fuanche preside della facoltà di medicina e chirurgia. Lasciò l'insegnamento, per raggiunti limiti d'età del processo tubercolare eseguendo prove intradermiche con dosi di tubercolina a scalare; nonché il più ampio lavoro ...
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BINI, Lucio
Egisto Taccari
Nacque a Roma il 18 sett. 1908; compiuti gli studi classici, si iscrisse nel 1926 alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Roma. Negli anni dal 1926 al 1931 [...] dal B. in collaborazione col Cerletti in uno scritto del 1937, comparso sulle Arch. suisses de neurologie et Morì in Roma il 15 agosto 1964.
Bibl.: T. Bazzi,Necrologio, in Il Lavoro neuropsichiatrico, XXXV (1964), pp. 690-692; A. Ederli, L. B. ( ...
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CARCÒ, Paolo
Mario Cherubino
Nacque a Catania il 15 agosto 1900 da Salvatore e da Giuseppa Rosolia. Si laureò in medicina e chirurgia a Napoli, all'età di ventitré anni. Tornato nella sua città natale, [...] clinica otorinolaringoiatrica presso la facoltà di medicina di Messina, prima tappa di una nella ricerca e nella didattica, talché, alla morte del suo maestro, la facoltà di Catania non ebbe di studioso.
I suoi lavori (alcuni ancora oggi sono testo ...
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DE GIAXA (De Giasca), Vincenzo
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Nato a Zara il 17 luglio 1848 da Girolamo e Vincenza Bettini, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Vienna nel 1870.
Nominato protomedico di Trieste, [...] del così detto "mal barbone", che stava decimando i bufali del Salernitano. I suoi lavori più Necrologi, in Annali d'igiene, XXXVIII (1928), pp. 271 s.; in Annali di medicina navale e coloniale, XXXIV (1928), pp. 255 s.; in Policlinico, sez. pratica, ...
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BUSINCO, Armando
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Nacque a Jerzu (Nuoro) l'11 giugno 1886 da Nicolò e da Rosa Corgiolu, e si laureò in medicina e chirurgia a Cagliari nel 1912. Dedicatosi allo studio dell'anatomia patologica sotto [...] degli insegnamenti dell'anatomia patologica per la facoltà di medicina, e dell'anatomia patologica degli animali per la sull'arteriosclerosi, sulla splenomegalia malarica. In un lavorodel 1921 espose un interessante studio, sugli effetti dei ...
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GABRIELI (Gabrielli), Gaspare
Delfina Giovannozzi
Figlio di Ludovico, nobile padovano, nacque a Padova nel 1494. Studiò medicina nel celebre ateneo patavino. All'età di 31 anni fu ammesso nel Collegio [...] del mondo vegetale, dal quale ebbe modo di imparare non solo l'arte medica, ma anche la lingua greca, strumento fondamentale per avvicinare i testi della medicina professione, rifiutando le numerose offerte di lavoro, come insegnante e medico, che gli ...
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CARAZZI, Davide
Baccio Baccetti
Nacque a San Bonifacio (Verona) il 27 genn. 1858 da Bartolommeo e Giulia Grassi. Si laureò in scienze matematiche fisiche e naturali a Padova nel 1883. Fu dapprima professore [...] comune fra medicina e scienze biologiche, ecc., erano esposte con acume notevole. Tutto questo lavoro di cronista di studi superiori di Firenze,1919-1920, pp. 13-37; Ancora sulla struttura del protoplasma, in Rass. di sc. biol., II (1920), pp. 17-20; ...
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DE NANZIO, Ferdinando
Agostino Macrì
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 2 ag. 1802 da Protasio e da Anna Raynaldi. Compiuti nel paese natale i primi studi, di carattere letterario, si trasferì a Napoli [...] dovette superare molte difficoltà per svolgere il proprio lavoro. Egli riuscì comunque a organizzare una struttura medicina veterinaria napoletana, ma del mondo veterinario italiano.
Bibl.: S. Baldassarre, La Regia Scuola superiore di medicina ...
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GRAZIADEI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Calavino, presso Trento, il 2 luglio 1744, da un altro Giovan Battista, medico, e da Teresa Sardagna. La famiglia era antica in [...] nel 1895 da G. Festi). Negli anni successivi esercitò la medicina in patria, finché nel 1784 si trasferì a Fano in tutte autografate dall'autore, del quale però non compare il nome).
Nella prefazione di questo lavoro - certamente impegnato, eppure ...
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BENNATI, Francesco
Domenico Celestino
Nato a Mantova nel 1798, studiò medicina e chirurgia presso le universìtà di Pavia e di Padova, e, distintosi in modo particolare, proseguì gli studi a spese del [...] osservazioni sulla voce di alcuni cantanti del teatro dell'Opera italiana a Parigi; un ultimo suo lavoro, Le timbre de la voix, fu pubblicato postumo (Paris 1838). Egli fu socio della Società reale di medicina e chinirgia di Edimburgo, membro della ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...