ALBERTONI, Pietro
Vincenzo Cappelletti
Fisiologo, nacque a Gazzoldo degli Ippoliti (Mantova) il 22 sett. 1849 da Giovanni, medico-chirurgo. A sedici anni si arruolò garibaldinò, e combatté a Bezzecca. [...] sviluppo: altri lavori di questi anni riguardano la pratica medica e uno, molto importante, la medicina legale (Sul sull'Azione di alcune sostanze medicamentose sulla eccitabilità del cervello e contributo alla patogenesi della epilessia, quello ...
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ANTONELLI, Giovanni
Michele Zappella
Nacque a L'Aquila il 15 marzo 1838, dal patrizio aquilano Gregorio e da Antonietta Giuli-Capponi.
Si iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Napoli [...] Laini). In collaborazione,con E. De Renzi, pubblicò in questo periodo un lavoro (Sui movimenti del cuore, Napoli 1863), nel quale sosteneva per la prima volta la teoria miogena del ritmo cardiaco, enunciata in seguito, dopo più di un decennio, dallo ...
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Bentivoglio, Fabrizio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Milano il 4 gennaio 1957. Dotato di una forte espressività e di notevoli capacità tecniche, e in particolare sintonia [...] .Dopo aver abbandonato gli studi di medicina ed essersi lasciato alle spalle una breve esperienza di calciatore professionista, ha frequentato la scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavorando con Giorgio Strehler e poi con ...
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ACERBI, Enrico
Alberto Caracciolo
Nato a Castano Primo (Milano) il 25 ott. 1785 da padre chirurgo, iniziò intorno al 1810 la professione medica, che unì ad una frequente applicazione alle lettere, testimoniata [...] anche dalla sua collaborazione alla Biblioteca italiana.Lavorò dal 1818 nell'Ospedale Maggiore di Milano, Giambattista Monteggia,Milano 1816; Elogio del medico Giannini,Milano 1819; Annotazioni di medicina pratica, anno primo,Milano 1819. ...
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ALBORGHETTI, Federico
Gianni Gervasoni
Nato a Mapello (Bergamo) il 2 apr. 1825, studiò medicina all'università di Pavia, ma dovette interrompere gli studi in seguito agli avvenimenti del '48. A Bergamo [...] esercito sardo alla campagna del 1849, combattendo a Novara. A Torino si laureò poi in medicina e in lettere: le opere, oltre quella citata, si posson.o ricordare un pregevole lavoro su La spedizione degli Italiani in Polonia nel 1863,Bergamo 1863, l ...
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Biologo italiano (Torino 1912 - Lexington, Massachusetts, 1991), naturalizzato statunitense dal 1947. Fu allievo di G. Levi a Torino; lavorò per qualche tempo presso l'Istituto di fisica di Roma col gruppo [...] (Cambridge, Mass.) dal 1958 al 1965. Premio Nobel per la medicina o la fisiologia (1969), insieme a M. Delbrück e A. , per le fondamentali ricerche sulla moltiplicazione e la mutabilità del batteriofago. Egli dimostrò che le mutazioni sono eventi pre- ...
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Medico, naturalista e letterato (Riva del Garda 1484 - Agen 1558); il nome gli deriva dalla sua pretesa discendenza dai Della Scala di Verona. Studente di medicina e di storia naturale a Bologna (dal 1514 [...] al 1519), passò nel 1525 ad Agen come medico del vescovo Angelo della Rovere. Iniziò la sua attività letteraria con scritti (1531 e 1536) opere botaniche di Teofrasto e del supposto Aristotele (De plantis) e con un lavoro su G. Cardano (De ...
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Diritto
I. del contratto Ha luogo ogni volta che il contenuto di un contratto sia determinato non solo dalla volontà delle parti, ma anche dalla legge e, in via subordinata, dagli usi e dall’equità (art. [...] libera circolazione anche per i fattori produttivi (capitale e lavoro). L’ultimo stadio, infine, è rappresentato dall’ materiali a uno stato di unificazione di essi.
Medicina
In fisiologia del sistema nervoso, la coordinazione e la confluenza di ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] alla carriera ecclesiastica per darsi agli studî di medicina. Ma non conseguì regolarmente il titolo dottorale, impegnandosi importanza del fattore lavoro. ▭ Alla filosofia di L., con cui l'Inghilterra degli inizî del sec. 18° prese coscienza del suo ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] sua ricca biblioteca. Nell'estate del 1762 si trasferì a Königsberg per studiarvi medicina; ma subito si rivolse alla riflette una superiore unitarietà. Così, in cinque anni di intenso lavoro, H. operava su tutta la scacchiera dei suoi interessi, ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...