Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] fanno anche dei salti in avanti di vari millimetri.
Medicina
Lo stesso che sperma.
Banca del s. Struttura dove possono essere conservati per un sterilità o di persone che per motivi di lavoro sono esposte a sostanze genotossiche.
Zoologia
In ...
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Psichiatra e psicanalista austriaco (Dobrzcynica, Galizia, 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 1957) naturalizzato statunitense. Pensatore originale ed eterodosso, critico verso la prassi psicoanalitica freudiana [...] 1930).
Vita e opere
Laureatosi in medicina a Vienna nel 1922, fu assistente diresse consultori di igiene sessuale per i lavoratori a Vienna e più tardi a Berlino e stato una modificazione durevole del carattere del paziente nella direzione della ...
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Alcol alifatico primario, C2H5OH, detto anche etanolo, o spirito di vino, o metilcarbinolo.
Chimica
Si presenta come un liquido limpido, volatile, incolore, di odore etereo, di sapore pungente, miscibile [...] da miscele di CO e H2 può essere considerata come una variante del processo Fischer-Tropsch. La miscela CO e H2, secondo le condizioni non fornisce energia per il lavoro muscolare; esso è largamente usato in medicina e in chirurgia come antisettico ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] a Firenze grammatica e retorica, si addottorò in medicina e filosofia (1647), studiò di tutto, conobbe in materia biologica, rimangono a modello di lavoro sperimentale, per la chiara formulazione del problema con mente sgombra dai molti preconcetti ...
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Medico e psicoterapeuta (Vienna 1870 - Aberdeen 1937). È stato l'iniziatore della "psicologia individuale". In Praxis und Theorie der Individualpsychologie (1920) definì i meccanismi di formazione di una [...] abbandonandola presto per la medicina interna. Nel 1898 uscì il suo primo lavoro: Gesundheitsbuch für das Schneidergewerbe, fissava il concetto, essenziale al nuovo corso di idee, del "piano di vita", vera e propria finalità psichica della ...
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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; [...] trasferitosi a Parigi nel 1834 si iscrisse alla facoltà di medicina, contemporaneamente lavorando come preparatore al Collège de France nel laboratorio del fisiologo F. Magendie. Nel 1843 si laureò in medicina con la tesi Du suc gastrique et de son ...
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Neurologo e psicologo (Sorali, Vjatka, 1857 - Leningrado 1927). Sulla base dell'esistenza dei "riflessi associativi", come li denominò nel 1908, B. costruì una teoria riflessologica generale che fu il [...] nome è legato specialmente il nucleus angularis del nervo vestibolare.
Vita e opere
Dopo un soggiorno all'estero dove lavorò con P. E. Flechsig, W . di neurologia e psichiatria all'Accademia di medicina militare di Pietroburgo e dal 1908 diresse l ...
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Medico (Tiefenbronn 1758 - Montrouge, Parigi, 1828). Creatore della frenologia. Studiò medicina prima a Strasburgo e poi a Vienna, dove si laureò nel 1785. Fra il 1796 e il 1801 propagandò a Vienna [...] alle singole inclinazioni, tendenze, facoltà. Il suo lavoro neuroanatomico mise in chiaro che il sistema nervoso si dei primi otto nervi cranici e le connessioni delle fibre del midollo allungato con i gangli basali. In collaborazione con Spurzheim ...
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Farmacologo svedese (Uppsala 1923 - Göteborg 2018), prof. di farmacologia presso le università di Lund (dal 1956) e di Göteborg (dal 1959), dove ha svolto le sue ricerche più rilevanti e dove è diventato [...] , tra i quali il premio internazionale Feltrinelli del presidente della Repubblica italiana, nel 1999. Per premio Nobel per la medicina o la fisiologia. C. è stato uno dei pionieri e dei fondatori della neurofarmacologia e il suo lavoro ha posto le ...
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Medico (Ragusa di Dalmazia 1668 - Roma 1707). Lavorò a Firenze con R. Bellini e a Bologna fu allievo di M. Malpighi; dal 1696 (o 1695) prof. di chirurgia e anatomia alla Sapienza di Roma, passando poi [...] (1700) alla medicina teorica. Reagì all'impostazione astratta di indirizzi medici ancora prevalenti, richiamandosi al principio ippocratico dell'osservazione diretta e razionale del malato (De praxi medica, 1696), tentando talora anche spiegazioni ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...