ARLUNO, Bernardino
Nicola Raponi
Nacque a Milano nel 1478 da Boniforte e Agnese Tanci. Il padre, membro autorevole del collegio dei "fisici" di Milano, fu medico di chiara fama e alla medicina si dedicarono [...] prima di conseguire la laurea in medicina era stato scrivano nella cancelleria di Milano, che fu invece l'ultimo lavoro dell'Arluno. Da una lettera al Senato . 706)con dedica a Carlo V, recante la data del 1º sett. 1534.
Bibl.: F. Picinelli, Ateneo ...
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CORRADO, Corradino
Magda Vigilante
Nacque nel 1852 a Torino. Rimasto orfano ancora fanciullo, il C. fu affidato alla tutela di uno zio che si occupò della sua istruzione, avvenuta dapprima al collegio [...] per due anni all'università di Torino la facoltà di medicina, trasferendosi in seguito a quella di lettere, più testimoniano la varietà degli interessi culturali del C., ma anche una certa genericità di lavoro.
Il ritorno alla produzione poetica con ...
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DONIA, Matteo
Maria Muccillo
Nacque attorno alla metà del sec. XVI a Palermo. Nulla si sa della sua famiglia, ma si può supporre che appartenesse alla migliore società palermitana, come si desume da [...] a questo proposito dai documenti.
Il D. scrisse anche di medicina, ma le opere a lui attribuite sono rimaste manoscritte e, , pubblicato a Palermo nel 1595, che è forse il primo lavorodel D., come si rileva dalla dedica a F. Bisso, archiatra ...
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GIGLIARELLI, Raniero
Andrtea Proietti
Nacque ad Assisi il 14 apr. 1850 da Michele, che dirigeva l'azienda familiare di gestione dei forni di Assisi e Trevi, e da Geltrude Bergamini. Dopo gli studi in [...] concorso Riberi per ricerche sulla malaria presentando un lavoro, corredato di grafici, carte e statistiche, poi Abbasso i medici?!, ibid. 1884; Le passioni della medicina (Lamentazioni del dott. Antonio). In occasione dell'XI Congresso medico tenuto ...
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COLONNA, Angelo Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque in Corsica, a Piedigriggio di Giovellina, sito nella parte centro-orientale dell'isola, da una nobile famiglia, che costituiva un ramo della [...] i suoi meriti presso i Colonna sono piuttosto da riferire al lavoro che veniva compilando sulla loro grande casata. L'opera, medicina, lettere, dottrina e scienze del regno di Corsica e di altre parti del mondo. L'opera, che reca la data del ...
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CACCIA (Cazza), Giovanni Agostino
Renato Pastore
Nacque a Novara in un anno da ritenersi compreso nel primo decennio del secolo XVI.
La congettura - essendo distrutti gli atti di nascita dell'Archivio [...] di iniziare gli studi universitari di medicina - presto interrotti ("Non volli "dal dì da lavoro", denunciando i propri XXXVII(1901), pp. 180-87; A. M. Viglio, Un poeta-soldato novarese del '500 e il suo tempo, in Miscell. stor. novarese, 1906, pp. ...
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LUGARI, Niccolò
Fiammetta Cirilli
Nacque a Cremona nel 1447 da Martino, di nobile famiglia cittadina, e da una non meglio nota Caterina. Fonte principale per la sua scarna biografia è l'Oratio qua deflet [...] cui ebbe due figli: Maria, morta tredicenne, e Girolamo, futuro professore di medicina e filosofia.
Tornato a Cremona dopo aver compiuto i diciannove anni, il L. fu allievo del grammatico parmense Luca Pizzo (Affò, p. 289) o Pico (Crotti), alla cui ...
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BONAMICI, Diomede
Giulio Prunai
Nato a Livorno il 23 genn. 1823 da Carlo e da Carlotta Olivero, studiò medicina presso la università di Pisa e si perfezionò, più tardi, in pediatria a Parigi. Prese [...] B. si dedicò quindi all'esercizio della medicina, nel cui campo acquistò notevole fama; dapprima , a raccogliere una bibliografia generale italiana, ma questo lavoro fu interrotto dal trasferimento del Bartoli a Firenze. Il B. seguitò per proprio ...
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BENCI, Amerigo
Yves Renouard-Eugenio Ragni
Figlio di Giovanni di Amerigo, uno dei principali collaboratori di Cosimo de' Medici, il B. nacque, forse, a Firenze, nella prima metà del sec. XV, dopo il [...] sue pietre preziose, dei suoi libri e dei suoi strumenti di lavoro, quando nel 1502 - secondo altri nel 1506 - abbandonò padre) appartenne il codice contenente il volgarizzamento del Liber de medicina veterinaria di Giordano Rufo Calabro (cfr. A ...
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BACCELLI, Girolamo
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Di nobile casato, nacque a Firenze nel 1514 (o 1515) da Domenico e da Lucrezia dei Cini. Si dedicò con passione alla medicina e agli studi letterari; fu membro dell'Accademia Fiorentina, [...] risale puntualmente al Petrarca. Il verso sciolto è ancora piuttosto stentato nell'uso del B., forse soltanto per la ragione che non poté sottoporre l'opera a un adeguato e definitivo lavoro di lima.
In versi sciolti il B. tradusse anche l'Iliade, ma ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...