FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] ed il rimanente Dottori di legge, e Medicina, Chirurghi e Ingegneri" (Ruffini, p. del Sud; quelle al Comitato napoletano presentano un F. più autentico, il tenace costruttore di piani insurrezionali spesso incline ad illudersi e a giocare un lavoro ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] trovò lavoro in una legazione secondaria: nel 1653 era segretario del marchese Mirogli, residente del conte del pure non ingentissima, ricchezza, visto che il B. esercitava la medicina senza mercede? Il giovane Ole Borch fece propria l'opinione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovan Battista Della Porta
Saverio Ricci
Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le [...] l’astrologia necessaria in medicina, agricoltura e navigazione. La di scienza agraria Villae è la magia al lavoro nei campi. L’agricoltura costituisce il modello » (Gabrieli 1996, p. 396). Nell’estate del 1614 Della Porta era dato per spacciato, e ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] fisica, né in medicina, né in metafisica, produrrà opere importanti in tutti questi campi del sapere. Descartes non (o il suo limite) a principio di lavoro, come si vede nella lettera a Mersenne del 31 marzo 1638: "Riguardo a questo problema ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] il chirurgo primario di Rimini è diretto il suo primo lavoro, l'epistola sotto il nome di Marco Chillenio,Delle virtù de' vescicatorj contro le censure del signor dottor G. B..., in Miscellanea di medicina,che contiene dissertazioni,lettere..., I ...
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BAJ, Enrico
Federica De Rosa
Nacque a Milano il 31 ottobre 1924, primogenito di Angelo e di Maria Luisa Rastelli, entrambi ingegneri. Il padre proveniva da una famiglia milanese di costruttori; la [...] Nel 1942, compiuti gli studi classici, s’iscrisse alla facoltà di medicina di Milano; l’anno successivo si trasferì a Gavirate, sfollato istintuale, che aprirono un filone nuovo nell’ambito del suo lavoro, sulla cui linea si collocano i Feltri, ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] distogliere solo temporaneamente il L. dai due poli fondamentali del suo lavoro: la pittura, la politica.
La lezione di di P. Gobetti - a orientare il giovane, laureando in medicina, a un maggiore impegno nella pittura. Arcadia (Roma, Fondazione C ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] di corte Antonio Musa Brasavola gli dedicò un'opera di medicina, il filosofo bresciano Vincenzo Maggi, professore nello Studio 1567, volendo adempiere alle ultime volontà del padre, fece terminare i lavori nel palazzo dei Diamanti: risale infatti a ...
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FIAMMA (Flamma, de Flama), Galvano
Paolo Tomea
Nacque verosimilmente in Milano, sul cadere dell'anno 1283 come egli stesso riferisce nella Chronica parva (ed. Reichert, p. 102). Si ignorano i nomi e [...] del 1308 o del 1309 - il F. fu inviato per qualche tempo a Pavia, presso il convento di S. Tommaso, in cui professò teologia, tenendo tuttavia anche lezioni extraordinariae sulla Fisica di Aristotele agli studenti secolari di medicina il lavoro sia ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] del 1102. Ebbe, come egli stesso ricorda, una formazione culturale varia. Avrebbe studiato a Bologna la logica, la medicina auctoritates citate dal C. è in effetti rivelatrice del metodo di lavoro: Palladio con 103 citazioni sta in testa, seguito ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...