Ragionamento, psicologia del
Paolo Legrenzi
Fin da Aristotele la logica formale - le procedure che permettono di operare delle inferenze, cioè trarre conclusioni da premesse - è stata considerata alla [...] , la cui durata degli studi è superiore; e infine studenti di medicina, che studiano per molti anni. Alla fine il grafico in fig. lungo inizia guadagnando di meno quando entra nel mercato dellavoro. Di nuovo, la semplificazione dei dati osservati, il ...
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TOSSICOMANIA
Eugenio Paroli
. Il concetto di "tossicomania" (comp. di "tossico" e "mania", espresso dai termini francese sevrage [servitù] e anglosassone addiction [dedizione]), è stato oggetto di una [...] che della farmacologia, della psicobiologia e della medicina legale.
Tra i fattori disponenti alla t. di stupefacenti e dalle quali le realtà ambientali della famiglia, dellavoro e i problemi della comunità sono ignorati e contestati.
La fase ...
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PENNELLO
Carlo Alberto PETRUCCI
Lidia MORELLI
Lucia MORPURGO
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. Nella sua forma più comune è un mazzo di peli fissato all'estremità di un manico di legno o costretto nel cannello di una penna d'uccello. [...] estese: certo furono usati per impacchi e per spennellature in medicina, e specialmente in oculistica, come appare dai sigilli di qualità, la forma, le dimensioni del pennello variano considerevolmente a seconda dellavoro che esso è chiamato a ...
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(XIII, p. 471; App. I, p. 539; II, I, p. 817; III, I, p. 509; IV, I, p. 640)
Negli ultimi quindici anni l'editoria italiana ha subito numerose trasformazioni, legate ai mutamenti del consumo librario, [...] dell'informatica, dell'economia e gestione d'impresa, della medicina e della biologia. L'Archivolto (1986), edizioni e giuridici, destinati in prevalenza agli enti locali, al mondo dellavoro, all'università.
Roma. − Lucarini (1976), narrativa, ...
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Bioarte e manipolazione naturale. Bioarte, biologia molecolare e transgenesi. Bioarte e ingegneria tissutale. Bioarte e bioattivismo. Bioarte, identità e privacy. Bibliografia
La b. è una forma di espressione [...] esposto a una determinata luce. Il significato dellavoro risiedeva nella crescita del coniglio e nella maniera in cui l tessuto» (Dizionario di medicina, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2010, ad vocem). È il caso del progetto di ricerca Tissue ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] di Siria, dedicandosi alla filosofia, alla teologia e alla medicina. Il patriarca monofisita Ignazio II lo consacrò vescovo di parlare degli esercizî spirituali che si fanno nei monasteri, dellavoro spirituale che il monaco ha da compiere nella sua ...
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KROLL, Lucien
Daniela Colafranceschi
Architetto belga, nato a Bruxelles il 17 marzo 1927. Ha condotto i suoi studi presso l'Athénée Royal de Huy, l'Ecole Nationale Supérieure de la Cambre, l'Institut [...] della facoltà di Medicina a Woluwé-Saint Lambert, a Bruxelles (1968-71), lunghi e molteplici sono stati gli incontri con gli studenti; anche in questo caso problemi di realizzazione, difficoltà burocratiche, interruzioni dellavoro, hanno ''colorato ...
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PETTY, Sir William
Anna Maria Ratti
Economista e statistico, nato a Romsey (Hampshire) il 26 maggio 1623 e morto a Londra il 16 dicembre 1687. Imbarcatosi giovanissimo come mozzo su una nave mercantile [...] ammesso al collegio dei gesuiti di Caen. Studiò quindi scienze naturali e medicina in Olanda, a Parigi (dove fu in contatto con T. (riconobbe p. es. l'importanza della divisione dellavoro, intuì una giustificazione economica dell'interesse e, per ...
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SWAMMERDAM, Jan
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato ad Amsterdam il 12 febbraio 1637, morto ivi il 17 febbraio 1680. Figlio di un farmacista di Amsterdam, aiutò il padre nel raccogliere e ordinare [...] i materiali del museo di curiosità naturali ch'esso possedeva, e si recò indi a Leida (1661) a studiare medicina, laureandosi nel 1667 , la perfezione della sua tecnica e la prodigiosa intensità dellavoro a cui si sottopose nei brevi anni in cui durò ...
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Biochimico e farmacologo statunitense, nato a Shangai il 6 aprile 1920. Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia insieme a E.G. Krebs, per gli studi sul ruolo svolto [...] Dal 1956 al 1990 ha insegnato presso la School of Medicine della University of Washington a Seattle, dove dal 1990 è normale la glicemia, e nei muscoli per l'espletamento dellavoro muscolare. L'enzima specifico che catabolizza il glicogeno è la ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...