Papirologa (Trieste 1877 - Firenze 1952); prof. di papirologia nell'univ. di Firenze. Collaborò con G. Vitelli in campagne di scavo in Egitto, nella pubblicazione dei Papiri fiorentini e dei Papiri greci e latini (che poi continuò da sola dopo la morte di Vitelli, 1935), nell'edizione del De exilio di Favorino e delle Diegèseis di Callimaco. Pubblicò da sola: Papiri greci delle collezioni italiane ...
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In psicanalisi, il desiderio materno di uccidere i propri bambini. Il motivo è per lo più costituito da sentimenti di odio per il padre dei bambini. ...
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Scrittore francese (Médéa 1849 - Parigi 1926). Figlio di un medico militare, approdò alla letteratura dopo una giovinezza avventurosa (combatté tra i franchi tiratori nella guerra franco-prussiana, fu [...] marinaio, istitutore, facchino, attore). Figura quasi leggendaria, fu poeta romantico e appassionato (Chanson des gueux, 1876; Les caresses, 1877; La mer, 1886; Mes paradis, 1894; Interludes, 1922), romanziere ...
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Poeta tragico greco (sec. 4º a. C.), autore di una Medea, di cui sono conservati pochi frammenti e che secondo una tradizione antica sarebbe stata plagiata da Euripide; ma la critica considera N. posteriore [...] a questo ...
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Letterato friulano (Porcia 1682 - Tamai, Brugnera, 1743), autore di due tragedie (Medea, 1721; Seiano, 1722), più noto per un Progetto ai letterati d'Italia perché scrivano la loro vita (1728), cui aderì [...] G. B. Vico scrivendo l'autobiografia ...
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BENCINI, Alberto
Renato Frezzotti
Nacque a La Spezia da Guido e da Medea Tardini il 15 ag. 1897. Trasferitasi la sua famiglia a Siena nel 1911, vi compì tutti gli studi sino alla laurea in medicina [...] e chirurgia, conseguita con il massimo dei voti il 16 luglio 1920.
Al congedo dal servizio militare, alla fine del 1921, entrò nella clinica oculistica dell'università di Siena, allora diretta da A. Bietti, ...
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Attrice spagnola (n. Hospitalet de Llobregat 1935). Si rivelò giovanissima nel ruolo di Medea, che doveva interpretare più volte nel corso della sua carriera; dal 1959 formò col marito Armando Moreno una [...] propria compagnia, che contribuì alla rinascita del teatro in lingua catalana e in seguito divenne una delle principali di Spagna. Dotata di grande temperamento e presenza scenica, ha recitato in un repertorio ...
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Autore (sec. 3º d. C.; secondo alcuni sec. 2º, o anche sec. 1º) di una tragedia Medea, centone di versi virgiliani con i cori in dimetri anapestici, in cui è svolta la trama della Medea di Seneca. ...
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CALDORA (Candola), Antonio
Marina Raffaeli Cammarota
Nato intorno al 1400 da Giacomo e da Medea d'Eboli, ricevette la sua formazione militare alla scuola del padre. Seguendo le imprese paterne, il C. [...] si affacciò assai presto sulla scena delle lotte fra Angioini e Aragonesi: nel 1424 partecipò alla difesa di Napoli e poi alla vittoriosa battaglia dell'Aquila contro Braccio da Montone, del 2 giugno; ...
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Oratore e poeta tragico latino (1º sec. d. C.), di cui si ricordano delle tragedie (Medea, Tieste, e le praetextae: Catone e Domizio), destinate solo alla recitazione. È l'interlocutore principale del [...] Dialogus de oratoribus di Tacito, dove sostiene che è preferibile dedicarsi alla poesia che all'eloquenza. Molto probabilmente errata è la sua identificazione col retore Materno, condannato a morte da ...
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colchico1
còlchico1 agg. [dal lat. Colchĭcus, gr. Κολχικός] (pl. m. -ci). – Della Colchide, antico nome di una regione asiatica sulla costa orient. del Mar Nero, famosa per il mito degli Argonauti e come patria di Medea: l’arte della maga...
colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere di piante delle liliacee (lat. scient. Colchicum),...