Giace senza mangiare, abbandonato il corpo ai doloriconsumandosi sempre nelle lacrimegiacché si è resa conto di aver subito ingiusto oltraggio dal suo uomonon solleva lo sguardo, non distoglie il volto [...] scogli le navi (vv. 1323-50, cf. vv.1359-60). E sempre dal mare, da un frammento caduto della nave Argo in disarmo – profetizza Medea ex machina (vv. 1385-9) – arriverà in futuro la morte per Giasone; così nel film di Von Trier, l’eroe, il quale si ...
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Il rapporto tra lingua, genere e identità autoriale ha da sempre rappresentato un tema di dibattito socio-culturale di tale rilevanza da sollevare, tra gli studiosi, un quesito fondamentale sulla rappresentazione [...] questo mai. Mai. Appassita, appassita, ma sicura. Ora sì, lo so per certo. E sola’). Yerma è anche paragonabile a Medea. Uccidere un figlioPunto di contatto tra le due «princesas enamoradas sin ser correspondidas» (Rey 1994, p. 113) è l’infanticidio ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] il colpo di sole suscita un riso più cinico.Da ultimo, Alvy dice alla signora anziana di essere geloso di Annie «Like Medea», ma l’eroina sembra fuori luogo, così nel doppiaggio si preferisce l’eroe shakespeariano: «Come Otello». Tuttavia è proprio l ...
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Montalbano incontra per la prima volta Topolino nel 2012, in Una cena speciale, racconto di Capodanno in giallo (Sellerio), a un cenone con Lidia in un ristorante vicino a Vigata, la “Forchetta”, dove [...] Editore-Università di Cagliari, 2013, pp. 129-158.Ladogana, R., L’arte italiana del Novecento nel Montalbano di Andrea Camilleri, in «Medea», vol. II, n. 1, giugno, 2016.Marci, G., Ruggerini, M. E., Narrare l’arte, illustrare le parole, in «Quaderni ...
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Il canto XXXIII del Paradiso di Dante inizia con la preghiera di San Bernardo alla Madonna: gli occhi di Maria fissano San Bernardo e poi si alzano verso Dio, Dante è colto dall’impossibilità di esprimere [...] d’oro, che si trovava in un bosco sacro della Colchide, sulle rive del Mar Nero, custodito dal re Eeta, il padre di Medea. Si trattava di un simbolo di regalità, risalente a una storia ancor più antica: era il vello dell’ariete inviato da Zeus per ...
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In Grecia, confidenzialmente, la chiamano Maria; in Italia, invece, la Callas. È stata definita la Divina, la Diva, la Tigre, la Pasionaria del canto, la Guernica della vocalità. Certamente un mito. Le [...] fratelli, si ritira e gli subentra Herbert Graf. Ancora una volta, l’interpretazione è memorabile.L’11 dicembre del 1961, con Medea, il sipario del Teatro alla Scala si chiude per sempre su Maria Callas (Maria Callas in scena - Gli anni alla Scala ...
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E questo scambio continuo delle cose non cessa mai, talora convergendo tutte quante in una cosa sola con Amore, talaltra di nuovo separandosi ciascuna nell’inimicizia dell’Odio. (Empedocle, DK 31 B 17,1-8) Già [...] delle donne rifiutate non si esprime solo con le parole, ma anche e soprattutto con i fatti. Se Didone va via sdegnata, Medea parla, agisce e uccide. La sua collera investe tutti, persino i propri figli. La principessa della Colchide si macchia di ...
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colchico1
còlchico1 agg. [dal lat. Colchĭcus, gr. Κολχικός] (pl. m. -ci). – Della Colchide, antico nome di una regione asiatica sulla costa orient. del Mar Nero, famosa per il mito degli Argonauti e come patria di Medea: l’arte della maga...
colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere di piante delle liliacee (lat. scient. Colchicum),...
(gr. Μήδεια, lat. Medēa)
Mitologia
Eroina della mitologia greca, figlia di Eeta re della Colchide, fratello di Circe e di Pasifae, e della Oceanide Idyia. Ma secondo un'altra tradizione sua madre sarebbe stata la dea Ecate e sua sorella...
Comune della prov. di Gorizia (7,3 km2 con 945 ab. nel 2008). Dal 1928 al 1955 ha fatto parte del comune di Cormons.
Sul colle di M. sorge l’imponente Ara Pacis, sacrario eretto nel 1951, dedicato ai caduti della Seconda guerra mondiale.